Levofloxacina An 5 Cpr Riv 250 M: Scheda Tecnica

Levofloxacina An 5 Cpr Riv 250 M

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Levofloxacina An 5 Cpr Riv 250 M: ultimo aggiornamento pagina: (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

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Levofloxacina Aristo 250 mg compresse rivestite con film

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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Ogni compressa rivestita con film contiene 250 mg di levofloxacina (come emidrato). Eccipiente(i) con effetti noti

Ogni compressa rivestita con film contiene 12,6 mg di lattosio (come monoidrato ) Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

03.0 Forma farmaceutica

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Compressa rivestita con film

Compressa ottagonale di colore rosa-arancio chiaro, rivestita con film, biconvessa, con una linea di incisione su entrambi i lati.

La compressa può essere divisa in due dosi uguali.

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Levofloxacina Aristo 250 mg compresse rivestite con film è indicato negli adulti per il trattamento delle infezioni indicate di seguito (vedere paragrafi 4.4 e 5.1).

Sinusite batterica acuta

Esacerbazioni acute della broncopneumopatia cronica ostruttiva, inclusa la bronchite

Polmonite acquisita in comunità

Infezioni complicate della cute e dei tessuti molli

Cistite non complicata (vedere paragrafo 4.4)

Levofloxacina Aristo deve essere utilizzato per le infezioni indicate in precedenza soltanto quando l’uso di antibatterici comunemente raccomandati per il trattamento iniziale di queste infezioni sia considerato inadeguato.

Pielonefrite acuta e infezioni complicate delle vie urinarie (vedere paragrafo 4.4)

Prostatite batterica cronica

Antrace da inalazione (profilassi post-esposizione e trattamento curativo (vedere paragrafo 4.4)) Levofloxacina Aristo compresse rivestite con film può essere utilizzato anche come completamento del trattamento in pazienti che abbiano evidenziato miglioramenti durante il trattamento iniziale con levofloxacina per via endovenosa.

Prestare attenzione alle linee guida ufficiali sull’uso corretto degli agenti antibatterici.

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Levofloxacina Aristo compresse rivestite con film deve essere somministrato una o due volte al giorno. Il dosaggio dipende dal tipo e dalla gravità dell’infezione e dalla sensibilità del patogeno ritenuto causa dell’infezione.

Levofloxacina Aristo compresse rivestite con film può essere utilizzato anche come completamento del trattamento in pazienti che abbiano evidenziato miglioramenti durante il trattamento iniziale con levofloxacina per via endovenosa; considerata la bioequivalenza della forma parenterale e di quella orale, può essere utilizzato lo stesso dosaggio.

Posologia

Per Levofloxacina Aristo compresse rivestite con film è raccomandata la posologia descritta di seguito:

Dosaggio nei pazienti con funzione renale normale

(clearance della creatinina > 50 ml/min)

Indicazioni Regime di dosaggio giornaliero
(in funzione della gravità dell’infezione)
Durata del trattamento (in funzione della gravità dell’infezione)
Sinusite batterica acuta 500 mg una volta al giorno 10-14 giorni
Esacerbazioni batteriche acute della broncopneumopatia cronica ostruttiva, inclusa la
bronchite
500 mg una volta al giorno 7-10 giorni
Polmonite acquisita in
comunità
500 mg una o due volte al
giorno
7-14 giorni
Pielonefrite acuta 500 mg una volta al giorno 7-10 giorni
Infezioni complicate delle vie
urinarie
500 mg una volta al giorno 7-14 giorni
Cistite non complicata 250 mg una volta al giorno 3 giorni
Prostatite batterica cronica 500 mg una volta al giorno 28 giorni
Infezioni complicate della cute
e dei tessuti molli
500 mg una o due volte al
giorno
7-14 giorni
Antrace da inalazione 500 mg una volta al giorno 8 settimane

Popolazioni speciali

Pazienti con compromissione renale

(clearance della creatinina ≤ 50 ml/min)

Regime di dosaggio
250 mg/24 ore 500 mg/24 ore 500 mg/12 ore
Clearance della creatinina prima dose:
250 mg
prima dose: 500 mg prima dose: 500 mg
50-20 ml/min poi: 125 mg/24 ore poi: 250 mg/24 ore poi: 250 mg/12 ore
19-10 ml/min poi: 125 mg/48 ore poi: 125 mg/24 ore poi: 125 mg/12 ore
< 10 ml/min
(incluse emodialisi e CAPD)*
poi: 125 mg/48 ore poi: 125 mg/24 ore poi: 125 mg/24 ore

* In seguito a emodialisi o a dialisi peritoneale ambulatoriale continua (CAPD) non sono necessarie dosi supplementari.

Pazienti con ompromissione epatica

Non è richiesto alcun aggiustamento della dose, poiché levofloxacina non viene metabolizzata in misura rilevante dal fegato e viene escreta principalmente per via renale.

Anziani

Non è richiesto alcun aggiustamento della dose negli anziani, se non quello imposto da considerazioni sulla funzione renale (vedere paragrafo 4.4 "Tendinite e rottura del tendine" e "Prolungamento dell’intervallo QT").

Popolazione pediatrica

Levofloxacina è controindicata nei bambini e negli adolescenti nel periodo della crescita (vedere paragrafo 4.3).

Metodo di somministrazione

Levofloxacina Aristo compresse rivestite con film devono essere deglutite intere con una sufficiente quantità di liquido. Le compresse possono essere divise in corrispondenza della linea di incisione, allo scopo di adattare la dose. Le compresse possono essere ingerite in corrispondenza dei pasti o tra i pasti. Levofloxacina Aristo compresse rivestite con film deve essere preso almeno due ore prima o dopo la somministrazione di sali di ferro, sali di zinco, antiacidi contenenti magnesio o alluminio o didanosina (soltanto le formulazioni di didanosina con alluminio o magnesio contenenti agenti tamponanti) e sucralfato, per evitare l’eventuale riduzione dell’assorbimento (vedere paragrafo 4.5).

04.3 Controindicazioni

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Le compresse di levofloxacina non devono essere usate:

nei pazienti che abbiano manifestato ipersensibilità a levofloxacina o ad altri chinoloni o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1;

nei pazienti epilettici;

nei pazienti con anamnesi di disturbi tendinei correlati alla somministrazione di fluorochinoloni;

nei bambini o negli adolescenti nel periodo della crescita;

durante la gravidanza;

nelle donne che allattano con latte materno.

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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L’uso di levofloxacina deve essere evitato nei pazienti che in passato hanno manifestato reazioni avverse gravi durante l’uso di medicinali contenenti chinoloni o fluorochinoloni (vedere paragrafo 4.8). Il trattamento di questi pazienti con levofloxacina deve essere iniziato solo in assenza di opzioni terapeutiche alternative e dopo un’attenta valutazione del rapporto rischio-beneficio (vedere anche paragrafo 4.3).

Reazioni avverse al farmaco gravi, prolungate, disabilitanti e potenzialmente irreversibili

Casi molto rari di reazioni avverse al farmaco gravi, prolungate (con durata di mesi o anni), disabilitanti e potenzialmente irreversibili a carico di diversi sistemi dell’organismo, talvolta multipli

(muscoloscheletrico, nervoso, psichiatrico e sensorio), sono stati segnalati in pazienti che ricevevano chinoloni e fluorochinoloni, indipendentemente dall’età e da fattori di rischio preesistenti. La somministrazione di levofloxacina deve essere interrotta immediatamente ai primi segni o sintomi di qualsiasi reazione avversa grave e i pazienti devono essere avvisati di consultare il medico prescrittore.

È molto probabile che lo S. aureus resistente alla meticillina sia co-resistente ai fluorochinoloni, compresa levofloxacina. Pertanto levofloxacina non è raccomandata per il trattamento di infezioni da MRSA note o sospette, a meno che i risultati delle analisi di laboratorio confermino la sensibilità dell’organismo a levofloxacina (e gli agenti antibatterici generalmente consigliati per il trattamento delle infezioni da MRSA siano considerati inappropriati).

Levofloxacina può essere utilizzata nel trattamento della sinusite batterica acuta e dell’esacerbazione acuta della bronchite cronica, quando tali infezioni siano state adeguatamente diagnosticate.

La resistenza ai fluorochinoloni dell’E. coli, il patogeno che rappresenta la causa più comune di infezioni delle vie urinarie, varia tra i vari paesi dell’Unione europea. Si consiglia ai medici di tenere conto della prevalenza locale di resistenza dell’E. coli ai fluorochinoloni.

Antrace da inalazione: l’uso nell’uomo è basato sui dati di sensibilità in vitro del Bacillus anthracis, sui dati sperimentali sugli animali e su una quantità limitata di dati sull’uomo. I medici devono fare riferimento ai documenti di consenso nazionali e/o internazionali relativi al trattamento dell’antrace.

Tendinite e rottura di tendine

Tendiniti e rotture di tendine (in particolare, ma non solo, a carico del tendine di Achille), talvolta bilaterali, possono manifestarsi già entro 48 ore dopo l’inizio del trattamento con chinoloni e fluorochinoloni e sono state segnalate fino a diversi mesi dopo l’interruzione del trattamento. Il rischio di tendinite e rottura di tendine è maggiore nei pazienti che ricevono dosi giornaliere di 1.000 mg di levofloxacina, nei pazienti anziani, nei pazienti con compromissione renale, nei pazienti sottoposti a trapianto di organi solidi e in quelli trattati contemporaneamente con corticosteroidi. Pertanto, l’uso concomitante di corticosteroidi deve essere evitato.

Ai primi segni di tendinite (per es. gonfiore con dolore, infiammazione), il trattamento con levofloxacina deve essere interrotto e deve essere preso in considerazione un trattamento alternativo. L’arto o gli arti affetti devono essere adeguatamente trattati (per es. immobilizzazione). I corticosteroidi non devono essere usati in presenza di segni di tendinopatia.

Malattia da Clostridium difficile

Se durante o dopo la terapia con levofloxacina (anche diverse settimane dopo il trattamento) si manifesta diarrea, in particolare in forma grave, persistente e/o con sanguinamento, può essere sintomatica della malattia da Clostridium difficile (CDAD). La gravità della CDAD può variare da lieve a potenzialmente fatale e la sua forma più grave è la colite pseudomembranosa (vedere paragrafo 4.8). Pertanto è importante considerare questa diagnosi per i pazienti che manifestano diarrea grave durante o dopo il trattamento con levofloxacina. Se si sospetta o si ha conferma di CDAD, è necessario interrompere il trattamento con Levofloxacina Aristo compresse rivestite con film e iniziare immediatamente un trattamento appropriato. In questa situazione clinica i medicinali anti-peristaltici sono controindicati.

Pazienti predisposti ad attacchi convulsivi

I chinoloni possono abbassare la soglia convulsiva e scatenare attacchi convulsivi. Levofloxacina è controindicata nei pazienti con un’anamnesi di epilessia (vedere paragrafo 4.3) e, come altri chinoloni, deve essere usata con estrema cautela nei pazienti predisposti ad attacchi convulsivi o in trattamento concomitante con principi attivi che riducono la soglia convulsiva cerebrale, come

teofillina (vedere paragrafo 4.5). In caso di crisi convulsive (vedere paragrafo 4.8), il trattamento con levofloxacina deve essere interrotto.

Pazienti con deficit di G-6-fosfato-deidrogenasi

Pazienti con difetti latenti o evidenti nell’attività della glucosio-6-fosfato-deidrogenasi possono essere predisposti a manifestare reazioni emolitiche quando vengono trattati con agenti antibatterici chinolonici. Pertanto, se deve essere utilizzata levofloxacina in questi pazienti, è necessario monitorare la potenziale insorgenza di emolisi.

Pazienti con compromissione renale

Poiché levofloxacina viene escreta principalmente dai reni, nei pazienti con compromissione renale la dose di levofloxacina deve essere aggiustata (vedere paragrafo 4.2).

Reazioni di ipersensibilità

Occasionalmente, dopo la somministrazione della dose iniziale, levofloxacina può causare reazioni di ipersensibilità gravi e potenzialmente fatali (ad es., da angioedema fino a shock anafilattico – vedere paragrafo 4.8). I pazienti devono interrompere immediatamente il trattamento e contattare il proprio medico o un medico del pronto soccorso, che adotterà le opportune misure di emergenza.

Reazioni bollose gravi

Con levofloxacina sono stati segnalati casi di reazioni cutanee bollose gravi, come sindrome di Stevens-Johnson o necrolisi epidermica tossica (vedere paragrafo 4.8). I pazienti devono essere istruiti affinché contattino immediatamente il proprio medico prima di continuare il trattamento, in caso di reazioni cutanee e/o a carico delle mucose.

Disglicemia

Come con tutti i chinoloni, sono stati segnalati disturbi della glicemia, comprendenti sia ipoglicemia sia iperglicemia, in genere nei pazienti diabetici che ricevono un trattamento concomitante con un agente ipoglicemizzante orale (ad esempio, glibenclamide) o con insulina. Sono stati segnalati casi di coma ipoglicemico. Nei pazienti diabetici si raccomanda un attento monitoraggio della glicemia (vedere paragrafo 4.8).

Prevenzione della fotosensibilizzazione

Con levofloxacina è stata segnalata l’insorgenza di fotosensibilizzazione (vedere paragrafo 4.8). Allo scopo di prevenirla, si raccomanda che i pazienti non si espongano inutilmente alla luce solare intensa né a quella artificiale dei raggi UV (ad esempio, lampade abbronzanti, solarium) nel corso del trattamento e per le 48 ore successive alla sua interruzione.

Pazienti trattati con antagonisti della vitamina K

A causa di un possibile aumento dei valori dei parametri di coagulazione (PT/INR) e/o del sanguinamento nei pazienti trattati con levofloxacina in associazione con un antagonista della vitamina K (ad esempio, warfarin), quando questi medicinali vengono somministrati in concomitanza, i parametri di coagulazione devono essere monitorati (vedere paragrafo 4.5).

Reazioni psicotiche

Nei pazienti in trattamento con chinoloni, compresa levofloxacina, sono state segnalate reazioni psicotiche. In casi molto rari queste sono degenerate in pensieri suicidi e comportamenti autolesionisti – a volte anche dopo una singola dose di levofloxacina (vedere paragrafo 4.8). Nel caso in cui il paziente sviluppi queste reazioni, levofloxacina deve essere sospesa e devono essere istituite misure appropriate. Si raccomanda cautela quando levofloxacina deve essere utilizzata in pazienti psicotici o in pazienti con un’anamnesi di malattie psichiatriche.

Prolungamento dell’intervallo QT

Si deve usare cautela quando si usano fluorochinoloni, inclusa levofloxacina, in pazienti con fattori di rischio noti per il prolungamento dell’intervallo QT, come ad esempio:

sindrome congenita dell’intervallo QT prolungato;

uso concomitante di medicinali noti per prolungare l’intervallo QT (ad esempio, antiaritmici di classe IA e III, antidepressivi triciclici, macrolidi, antipsicotici);

squilibri elettrolitici non compensati (ad esempio, ipopotassiemia, ipomagnesemia);

patologie cardiache (ad esempio, insufficienza cardiaca, infarto miocardico, bradicardia). Gli anziani e le donne possono essere più sensibili ai medicinali che prolungano l’intervallo QTc. Pertanto, è necessario prestare attenzione nell’utilizzo di fluorochinoloni, compresa levofloxacina, in queste popolazioni. (vedere paragrafi 4.2 Anziani, 4.5, 4.8 e 4.9).

Aneurisma e dissezione dell’aorta

Studi epidemiologici indicano un aumento del rischio di aneurisma e dissezione dell’aorta dopo l’assunzione di fluorochinoloni, specialmente nella popolazione anziana.

Pertanto, i fluorochinoloni devono essere utilizzati unicamente dopo un’attenta valutazione del rapporto beneficio/rischio e dopo aver preso in considerazione altre opzioni terapeutiche per i pazienti con un’anamnesi familiare positiva per casi di aneurisma, o per i pazienti a cui è stato diagnosticato in precedenza un aneurisma aortico e/o una dissezione dell’aorta, oppure in presenza di altri fattori di rischio o condizioni che predispongono all’aneurisma e alla dissezione dell’aorta (ad esempio sindrome di Marfan, sindrome di Ehlers-Danlos vascolare, arterite di Takayasu, arterite a cellule giganti, sindrome di Behcet, ipertensione, aterosclerosi nota).

In caso di dolori improvvisi all’addome, al torace o alla schiena, i pazienti devono essere avvisati della necessità di consultare immediatamente un medico al pronto soccorso.

Neuropatia periferica

Casi di polineuropatia sensoriale o sensitivo-motoria con conseguente parestesia, ipoestesia, disestesia o debolezza sono stati segnalati in pazienti trattati con chinoloni e fluorochinoloni. I pazienti in trattamento con levofloxacina devono essere avvisati di informare il medico prima di proseguire il trattamento qualora si manifestino sintomi di neuropatia quali dolore, bruciore, formicolio, intorpidimento o debolezza, in modo da evitare l’insorgenza di una condizione potenzialmente irreversibile (vedere paragrafo 4.8).

Patologie epatobiliari

Con levofloxacina sono stati segnalati casi di necrosi epatica che possono degenerare fino a insufficienza epatica fatale, in prevalenza nei pazienti con gravi malattie preesistenti, ad esempio sepsi (vedere paragrafo 4.8). I pazienti devono essere istruiti affinché interrompano il trattamento e contattino il proprio medico qualora sviluppino segni e sintomi di una malattia epatica, come anoressia, ittero, urine scure, prurito o dolorabilità addominale.

Esacerbazione della miastenia grave

I fluorochinoloni, compresa levofloxacina, sono caratterizzati da un’attività bloccante neuromuscolare e possono esacerbare la debolezza muscolare nei pazienti affetti da miastenia grave. Le reazioni avverse gravi individuate nel post-marketing, compresi i decessi e la necessità di supporto respiratorio, sono state associate all’uso di fluorochinoloni nei pazienti affetti da miastenia grave. Levofloxacina non è raccomandata nei pazienti con un’anamnesi nota di miastenia grave.

Disturbi della vista

In caso di compromissione della vista o di insorgenza di effetti a carico degli occhi, è necessario consultare immediatamente un oculista (vedere paragrafi 4.7 e 4.8).

Sovrainfezione

L’uso di levofloxacina, in particolare se prolungato, può comportare una proliferazione eccessiva di organismi non sensibili. Se durante la terapia si presenta una sovrainfezione, è necessario istituire misure appropriate.

Interferenze con i test di laboratorio

Nei pazienti trattati con levofloxacina, la determinazione degli oppiacei nelle urine può determinare risultati falsi-positivi. Può essere necessario confermare la positività agli oppiacei con metodi più specifici.

Levofloxacina può inibire la proliferazione del Mycobacterium tubercolosis e, quindi, determinare risultati falsi-negativi nella diagnosi batteriologica della tubercolosi.

Lattosio

Questo medicinale contiene lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.

Sodio

Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per compressa, cioè essenzialmente ‘senza sodio’.

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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Effetto di altri medicinali su Levofloxacina Aristo compresse rivestite con film

Sali di ferro, sali di zinco, antiacidi contenenti magnesio o alluminio, didanosina

L’assorbimento di levofloxacina risulta significativamente ridotto quando levofloxacina compresse viene somministrata in concomitanza con sali di ferro, antiacidi contenenti magnesio o alluminio, o didanosina (soltanto le formulazioni di didanosina con alluminio o magnesio contenenti agenti tamponanti). La somministrazione concomitante di fluorochinoloni e multivitaminici contenenti zinco potrebbe ridurre il loro assorbimento orale. Si raccomanda di non assumere preparazioni contenenti cationi bivalenti o trivalenti, come sali di ferro, sali di zinco, antiacidi contenenti magnesio o alluminio, o didanosina (soltanto le formulazioni di didanosina con alluminio o magnesio contenenti agenti tamponanti) 2 ore prima o dopo la somministrazione di levofloxacina compresse (vedere paragrafo 4.2). I sali di calcio hanno un effetto minimo sull’assorbimento orale di levofloxacina.

Sucralfato

La biodisponibilità di levofloxacina compresse diminuisce significativamente quando viene somministrata in concomitanza con sucralfato. Se il paziente deve essere trattato sia con sucralfato sia con levofloxacina, si raccomanda di somministrare sucralfato 2 ore dopo l’assunzione della compressa di levofloxacina (vedere paragrafo 4.2).

Teofillina, fembufene o farmaci antinfiammatori non steroidei simili

Nel corso di uno studio clinico non sono state rilevate interazioni farmacocinetiche tra levofloxacina e teofillina. Tuttavia, quando i chinoloni vengono somministrati in concomitanza con teofillina, farmaci antinfiammatori non-steroidei o altri agenti che riducono la soglia degli attacchi, può verificarsi una marcata riduzione della soglia convulsiva cerebrale.

Le concentrazioni di levofloxacina sono risultate più elevate di circa il 13% in presenza di fembufene rispetto a quando il medicinale veniva somministrato da solo.

Probenecid e cimetidina

Probenecid e cimetidina hanno avuto un effetto statisticamente significativo sull’eliminazione di levofloxacina. La clearance renale di levofloxacina è stata ridotta da cimetidina (24%) e da probenecid (34%). Questo è dovuto al fatto che entrambi i medicinali sono in grado di bloccare la

secrezione di levofloxacina a livello dei tubuli renali. Tuttavia, ai dosaggi testati nel corso dello studio, è improbabile che le differenze statisticamente significative a livello cinetico rivestano una rilevanza clinica.

Si raccomanda cautela quando levofloxacina viene somministrata in concomitanza con farmaci che influenzano la secrezione tubulare renale, come probenecid e cimetidina, in particolare nei pazienti con compromissione renale.

Altre informazioni rilevanti

Gli studi di farmacologia clinica hanno dimostrato che la farmacocinetica di levofloxacina non è stata influenzata in misura clinicamente rilevante dalla somministrazione concomitante con i seguenti farmaci: carbonato di calcio, digossina, glibenclamide, ranitidina.

Effetto di Levofloxacina Aristo compresse rivestite con film su altri medicinali

Ciclosporina

Quando è stata somministrata in concomitanza con levofloxacina l’emivita di ciclosporina è aumentata del 33%.

Antagonisti della vitamina K

Nei pazienti trattati con levofloxacina in associazione con un antagonista della vitamina K (ad esempio, warfarin) è stato segnalato un aumento dei valori dei parametri di coagulazione (PT/INR) e/o sanguinamento, che possono essere gravi. Pertanto, nei pazienti trattati con antagonisti della vitamina K devono essere monitorati i parametri di coagulazione (vedere paragrafo 4.4).

Medicinali noti per prolungare l’intervallo QT

Levofloxacina, come altri fluorochinoloni, deve essere usata con cautela nei pazienti trattati con medicinali noti per prolungare l’intervallo QT (ad esempio, antiaritmici di classe IA e III, antidepressivi triciclici, macrolidi, antipsicotici – vedere paragrafo 4.4 "Prolungamento dell’intervallo QT").

Altre informazioni rilevanti

In uno studio di interazione farmacocinetica, levofloxacina non ha influito sulla farmacocinetica di teofillina (che è un substrato per il CYP1A2), indicando che levofloxacina non è un inibitore del CYP1A2.

Altre forme di interazione

Alimenti

Non esistono interazioni clinicamente rilevanti con gli alimenti. Levofloxacina compresse può essere, pertanto, somministrata indipendentemente dall’assunzione di alimenti.

04.6 Gravidanza e allattamento

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Gravidanza

La quantità di dati riguardanti l’uso di levofloxacina in donne in gravidanza è limitata. Studi condotti sugli animali non indicano effetti nocivi diretti o indiretti in relazione alla tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).

Tuttavia, in assenza di dati sulla specie umana e dal momento che i dati sperimentali suggeriscono un rischio di danni provocati dai fluorochinoloni alle cartilagini atte a sostenere il peso degli organismi in crescita, levofloxacina non deve essere utilizzata dalle donne in gravidanza (vedere paragrafi 4.3 e 5.3).

Allattamento

Levofloxacina è controindicata per le donne che allattano con latte materno. Non si dispone di informazioni sufficienti sull’escrezione di levofloxacina nel latte materno; tuttavia, altri fluorochinoloni sono escreti nel latte materno. In assenza di dati sulla specie umana e dal momento che i dati sperimentali suggeriscono un rischio di danni provocati dai fluorochinoloni alle cartilagini atte a sostenere il peso degli organismi in crescita, levofloxacina non deve essere utilizzata dalle donne che allattano con latte materno (vedere paragrafi 4.3 e 5.3).

Fertilità

Levofloxacina non ha causato compromissione della fertilità o della capacità riproduttiva nei ratti.

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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Alcuni effetti indesiderati (ad esempio capogiri/vertigini, sonnolenza, disturbi visivi) possono compromettere le capacità di concentrazione e di reazione del paziente e costituire, pertanto, un fattore di rischio in situazioni in cui tali capacità assumono particolare importanza (ad esempio, nella guida di un’automobile o nell’utilizzo di macchinari).

04.8 Effetti indesiderati

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Le informazioni seguenti si basano su dati provenienti da studi clinici effettuati su più di 8.300 pazienti e su una vasta esperienza di post-marketing.

Le frequenze sono definite in base alle seguenti convenzioni: molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, < 1/10); non comune (≥ 1/1.000, < 1/100); raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

Nell’ambito di ciascun gruppo di frequenza, gli effetti indesiderati sono elencati in ordine di gravità decrescente.

Classificazion e per sistemi e organi Comune (1/100,
<1/10)
Non comune (1/1.000
, <1/100)
Raro (1/10.000,
<1/1.000)
Non nota (la frequenza non può esseredefinita sulla base dei
dati disponibili)
Infezioni ed Infezione
infestazioni micotica,
compresa
infezione
da
Candida
Resistenza
dei
patogeni
Patologie del Leucopeni Trombocitope Pancitopenia
sistema a nia Agranulocitosi
emolinfopoiet Eosinofilia Neutropenia Anemia emolitica
ico
Disturbi del Angioedema Shock anafilatticoa
sistema Ipersensibilit Shock
immunitario à (vedere anafilattoidea
paragrafo (vedere paragrafo
4.4) 4.4)
Classificazion e per sistemi e organi Comune (1/100,
<1/10)
Non comune (1/1.000
, <1/100)
Raro (1/10.000,
<1/1.000)
Non nota (la frequenza non può esseredefinita sulla base dei
dati disponibili)
Patologie Sindrome da
endocrine Inappropriata
Secrezione
dell’Ormone
Antidiuretico
(SIADH).
Disturbi del Anoressia Ipoglicemia, Iperglicemia
metabolismo in particolare Coma ipoglicemico
e della nei pazienti (vedere paragrafo
nutrizione diabetici 4.4)
(vedere
paragrafo
4.4)
Disturbi Insonnia Ansia Reazioni Disturbi psicotici
psichiatrici* Stato psicotiche con
confusion (ad esempio, comportamento
ale con autolesionista,
Nervosism allucinazioni, inclusi idea suicida
o paranoia) o tentativo di
Depressione suicidio (vedere
Agitazione paragrafo 4.4)
Sogni
anomali
Incubi
Patologie del Cefalea Sonnolenz Convulsioni Neuropatia
sistema Capogiri a Tremore (vedere sensitiva periferica
nervoso* Disgeusia paragrafi 4.3. (vedere paragrafo
e 4.4) 4.4)
Parestesia Neuropatia
periferica
sensomotoria
(vedere paragrafo
4.4)
Parosmia,
compresa anosmia
Discinesia
Disturbo
extrapiramidale
Ageusia
Sincope
Ipertensione
intracranica
benigna
Classificazion e per sistemi e organi Comune (1/100,
<1/10)
Non comune (1/1.000
, <1/100)
Raro (1/10.000,
<1/1.000)
Non nota (la frequenza non può esseredefinita sulla base dei
dati disponibili)
Patologie dell’occhio* Disturbi della vista come offuscament o della vista (vedere paragrafo
4.4)
Perdita transitoria della vista (vedere paragrafo 4.4)
Patologie Vertigini Tinnito Perdita dell’udito Compromissione dell’udito
dell’orecchio
e del
labirinto*
Patologie Tachicardia Tachicardia
cardiache Palpitazioni ventricolare, che
può comportare
arresto cardiaco
Aritmia
ventricolare e
torsioni di punta
(particolarmente in
pazienti con fattori
di rischio per
prolungamento
dell’intervallo QT),
Intervallo QT
dell’elettrocardiogramm
a prolungato (vedere
paragrafi 4.4.
e
4.9)
Patologie
vascolari
Ipotensione
Patologie Dispnea Broncospasmo
respiratorie, Polmonite allergica
toraciche e
mediastinich
e
Patologie Diarrea Dolore Diarrea
gastrointesti Vomito addominal emorragica, che in
nali Nausea e casi molto rari può
Dispepsia essere indicativa di
Flatulenza enterocolite,
Stipsi inclusa colite
pseudomembranos
a (vedere
paragrafo 4.4)
Pancreatite
Classificazion e per sistemi e organi Comune (1/100,
<1/10)
Non comune (1/1.000
, <1/100)
Raro (1/10.000,
<1/1.000)
Non nota (la frequenza non può esseredefinita sulla base dei
dati disponibili)
Patologie Aumento Aumento Ittero e gravi
epatobiliari degli enzimi della lesioni epatiche,
epatici bilirubina inclusi casi di
(ALT/AST, ematica insufficienza
fosfatasi epatica acuta
alcalina, fatale,
GGT) principalmente nei
pazienti con gravi
patologie
preesistenti
(vedere paragrafo
4.4)
Epatite
Patologie Eruzione Necrolisi
della cute e cutanea epidermica tossica
del tessuto Prurito Sindrome di
sottocutaneo Orticaria Stevens-Johnson
b Iperidrosi Eritema multiforme
Reazione di
fotosensibilità
(vedere paragrafo
4.4)
Vasculite
leucocitoclastica
Stomatite
Patologie del Artralgia Patologie dei Rabdomiolisi,
sistema Mialgia tendini rottura del tendine
muscolo (vedere (ad esempio, del
scheletrico e paragrafi 4.3 tendine di Achille –
del tessuto e 4.4), vedere paragrafi
connettivo* compresa 4.3 e 4.4)
tendinite (ad Rottura di
esempio del legamenti
tendine di Rottura muscolare
Achille) Artrite
Debolezza
muscolare
che può
risultare di
particolare
rilevanza nei
pazienti
affetti da
miastenia
grave
Classificazion e per sistemi e organi Comune (1/100,
<1/10)
Non comune (1/1.000
, <1/100)
Raro (1/10.000,
<1/1.000)
Non nota (la frequenza non può esseredefinita sulla base dei
dati disponibili)
(vedere paragrafo 4.4)
Patologie renali e urinarie Aumento della creatinina ematica Insufficienza renale acuta (ad esempio, dovuta a nefrite
interstiziale)
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministraz
ione2
Astenia Piressia Dolore (inclusi mal di schiena, dolore toracico e dolore alle estremità)

a

Le reazioni anafilattiche e anafilattoidi possono a volte manifestarsi anche dopo la prima dose

b Le reazioni muco-cutanee possono a volte manifestarsi anche dopo la prima dose

Casi molto rari di reazioni al farmaco gravi, prolungate (con durata di mesi o anni), disabilitanti e potenzialmente irreversibili a carico di diversi sistemi dell’organismo, talvolta multipli (incluse reazioni quali tendinite, rottura di tendine, artralgia, dolore gli arti, disturbi della deambulazione, neuropatie associate a parestesia, depressione, affaticamento, compromissione della memoria, disturbi del sonno e alterazione dell’udito, della vista, del gusto e dell’olfatto), sono stati segnalati in associazione con l’uso di chinoloni e fluorochinoloni, in alcuni casi indipendentemente da fattori di rischio preesistenti (vedere paragrafo 4.4).

Altri effetti indesiderati associati alla somministrazione di fluorochinoloni comprendono:

attacchi di porfiria in pazienti con porfiria.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione:

https://www.aifa.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa

04.9 Sovradosaggio

Indice

Secondo studi di tossicità condotti sugli animali o studi clinici di farmacologia effettuati con dosi sovra-terapeutiche, i segni più importanti che si possono prevedere in seguito a un sovradosaggio acuto di Levofloxacina Aristo compresse rivestite con film sono relativi al sistema nervoso centrale,

come confusione, capogiri, compromissione dello stato di coscienza, attacchi convulsivi, prolungamento dell’intervallo QT, e reazioni gastrointestinali, come nausea ed erosioni mucosali.

Nell’esperienza di post-marketing sono stati osservati effetti a carico del sistema nervoso centrale, tra cui stato confusionale, convulsioni, allucinazioni e tremore.

In caso di sovradosaggio, il trattamento deve essere sintomatico. A causa della possibilità di prolungamento dell’intervallo QT è necessario effettuare il monitoraggio dell’ECG. Per la protezione della mucosa gastrica possono essere impiegati antiacidi. Le emodialisi, incluse dialisi peritoneale e dialisi peritoneale ambulatoriale continua (CAPD), non sono efficaci nel rimuovere levofloxacina dall’organismo. Non esiste alcun antidoto specifico.

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

Indice

Categoria farmacoterapeutica: antibatterici chinolonici, fluorochinoloni. Codice ATC: J01MA12

Levofloxacina è un agente antibatterico sintetico appartenente alla classe dei fluorochinoloni ed è l’enantiomero S (-) del racemo ofloxacina.

Meccanismo d’azione

In quanto antibatterico fluorochinolonico, levofloxacina agisce sul complesso DNA-DNA-girasi e sulla topoisomerasi IV.

Relazione farmacocinetica/farmacodinamica

Il grado di attività battericida di levofloxacina dipende dal rapporto tra la concentrazione sierica massima (Cmax) o l’area sotto la curva (AUC) e la minima concentrazione inibente (MIC).

Meccanismo di resistenza

La resistenza a levofloxacina viene acquisita mediante un processo graduale con mutazioni del sito bersaglio in entrambi i tipi di topoisomerasi II, DNA girasi e topoisomerasi IV. Anche altri meccanismi di resistenza come le barriere di permeazione (comuni nello Pseudomonas aeruginosa) e i meccanismi di efflusso possono influire sulla sensibilità a levofloxacina.

È stata osservata resistenza crociata tra levofloxacina e altri fluorochinoloni. A causa del suo meccanismo di azione, generalmente non esiste resistenza crociata tra levofloxacina e altre classi di agenti antibatterici.

Breakpoint

La tabella seguente riporta i valori di breakpoint MIC (mg/l) raccomandati da EUCAST per levofloxacina, i quali dividono gli organismi sensibili da quelli mediamente sensibili e questi ultimi da quelli resistenti.

I breakpoint clinici espressi in MIC per levofloxacina raccomandati da EUCAST (versione 2.0, 01- 01-2012) sono i seguenti:

Sensibile Resistente
Enterobacteriaceae ≤ 1 mg/l > 2 mg/l
Pseudomonas spp.
Acinetobacter spp.
Staphylococcus spp.
S.pneumoniae 1 ≤ 2 mg/l > 2 mg/l
Streptococcus A, B, C, G ≤ 1 mg/l > 2 mg/l
H.influenzae 2, 3 ≤ 1 mg/l > 1 mg/l
M.catarrhalis 3 ≤ 1 mg/l > 1 mg/l
Breakpoint non correlati alla specie 4 ≤ 1 mg/l > 2 mg/l
tra 500 mg x 1 e 500 mg x 2.

I breakpoint per levofloxacina si riferiscono alla terapia a dosi elevate.

Possono verificarsi bassi livelli di resistenza ai fluorochinoloni (MIC di ciprofloxacina: 0,12-0,5 mg/l), ma non vi è alcuna prova del fatto che tale resistenza rivesta importanza clinica nelle infezioni del tratto respiratorio da H. influenzae.

Ceppi con valori MIC al di sopra del breakpoint di sensibilità sono molto rari o non sono stati riportati. L’identificazione e i test di sensibilità antimicrobici su uno qualsiasi di tali ceppi isolati deve essere ripetuta e se il risultato è confermato il ceppo isolato deve essere inviato a un laboratorio competente. Fino a quando non vi sono prove di risposta clinica per gli isolati con MIC confermato al di sopra dell’attuale breakpoint di resistenza, questi devono essere considerati resistenti.

I breakpoint si applicano a una dose orale tra 500 mg x 1 e 500 mg x 2 ed a una dose endovenosa

Per alcune specie la prevalenza di resistenza può variare dal punto di vista sia geografico sia temporale, pertanto è auspicabile ottenere informazioni locali sulla resistenza, in particolare quando devono essere trattate infezioni gravi. Se necessario, quando la prevalenza locale della resistenza è tale che l’utilità del farmaco, almeno in alcuni tipi di infezione, è discutibile, deve essere chiesto il parere di esperti.

Specie comunemente sensibili
Batteri aerobi Gram-positivi
Bacillus anthracis
Staphylococcus aureus sensibile alla meticillina
Staphylococcus saprophyticus Streptococchi, gruppo C e G Streptococcus agalactiae Streptococcus pneumoniae Streptococcus pyogenes Batteri aerobi Gram-negativi Eikenella corrodens Haemophilus influenzae Haemophilus para-influenzae Klebsiella oxytoca
Moraxella catarrhalis Pasteurella multocida Proteus vulgaris Providencia rettgeri Batteri anaerobi Peptostreptococcus Altro
Chlamydophila pneumoniae Chlamydophila psittaci Chlamydia trachomatis Legionella pneumophila Mycoplasma pneumoniae
Mycoplasma hominis Ureaplasma urealyticum
Specie per le quali la resistenza acquisita può essere un problema
Batteri aerobi Gram-positivi
Enterococcus faecalis
Staphylococcus aureus resistente alla meticillina
4
Staphylococcus spp.
coagulasi-negativo
Batteri aerobi Gram-negativi Acinetobacter baumannii
Citrobacter freundii Enterobacter aerogenes
Enterobacter cloacae Escherichia coli Klebsiella pneumoniae
Morganella morganii Proteus mirabilis Providencia stuartii Pseudomonas aeruginosa Serratia marcescens
Batteri anaerobi
Bacteroides fragilis
Ceppi intrinsecamente resistenti
Batteri aerobi Gram-positivi
Enterococcus faecium
4 È probabile che lo S.
aureus resistente alla meticillina sia co-resistente ai fluorochinoloni, compresa
levofloxacina.

05.2 Proprietà farmacocinetiche

Indice

Assorbimento

Somministrata per via orale, levofloxacina è rapidamente e quasi completamente assorbita, con il picco delle concentrazioni plasmatiche ottenuto entro 1-2 ore. La biodisponibilità assoluta è del 99- 100%. Gli alimenti esercitano un effetto scarso sull’assorbimento di levofloxacina.

Le condizioni di equilibrio vengono raggiunte entro 48 ore a seguito di un dosaggio di 500 mg una o due volte al giorno.

Distribuzione

Circa il 30-40% di levofloxacina si lega alle proteine sieriche.

Il volume medio di distribuzione di levofloxacina è di circa 100 l dopo dosi di 500 mg singole e ripetute e indica un’ampia distribuzione nei tessuti corporei.

Penetrazione nei tessuti e nei liquidi dell’organismo:

È stato dimostrato che levofloxacina penetra nella mucosa bronchiale, nel liquido degli epiteli di rivestimento, nei macrofagi alveolari, nel tessuto polmonare, nella cute (liquido delle vescicole), nel tessuto prostatico e nelle urine. Invece la penetrazione di levofloxacina nel liquor cerebro-spinale è scarsa.

Biotrasformazione

Levofloxacina viene metabolizzata in piccola parte nei metaboliti desmetil-levofloxacina e levofloxacina N-ossido. Questi metaboliti rappresentano meno del 5% della dose e sono escreti nelle urine. Levofloxacina è stabile dal punto di vista stereochimico e non è soggetta a inversione chirale.

Eliminazione

In seguito a somministrazione orale ed endovenosa, levofloxacina viene eliminata dal plasma in modo relativamente lento (t: 6-8 ore). L’escrezione avviene in prevalenza per via renale (> 85% della dose somministrata).

La media della clearance organica totale apparente di levofloxacina a seguito di una singola dose di 500 mg è stata di 175 ± 29,2 ml/min.

Il fatto che non esistano sostanziali differenze farmacocinetiche tra somministrazione orale ed endovenosa suggerisce che le vie di somministrazione possano essere intercambiabili.

Linearità

Levofloxacina rispetta un andamento farmacocinetico lineare nell’intervallo tra 50 e 1.000 mg.

Popolazioni speciali

Soggetti con insufficienza renale

La farmacocinetica di levofloxacina è influenzata dalla compromissione renale. Con la diminuzione della funzione renale diminuiscono anche l’eliminazione e la clearance renali, mentre aumentano le emivite di eliminazione, come descritto nella tabella seguente:

Farmacocinetica in caso di insufficienza renale a seguito di una singola dose di 500 mg somministrata per via orale

Clcr [ml/min] < 20 20 – 49 50 – 80
ClR [ml/min] 13 26 57
t1/2 [ore] 35 27 9

Anziani

Non esistono differenze significative nella farmacocinetica di levofloxacina tra giovani e anziani, ad eccezione di quelle associate alle differenze nella clearance della creatinina.

Differenze tra i sessi

Analisi separate effettuate su uomini e donne hanno mostrato differenze da piccole a marginali relative al sesso nella farmacocinetica di levofloxacina. Non esiste alcuna prova che tali differenze tra i sessi siano di rilevanza clinica.

05.3 Dati preclinici di sicurezza

Indice

I dati non clinici non rivelano rischi particolari per l’uomo sulla base di studi convenzionali di tossicità dopo singola dose, dopo dosi ripetute, di potenziale cancerogeno e di tossicità sulla riproduzione e sullo sviluppo.

Nei ratti levofloxacina non ha manifestato alcuna compromissione della fertilità o delle prestazioni riproduttive e il suo unico effetto sui feti è stato un ritardo nella maturazione causato da tossicità materna.

Levofloxacina non ha indotto mutazioni geniche nelle cellule batteriche o di mammiferi, ma in vitro ha indotto aberrazioni cromosomiche nelle cellule polmonari del criceto cinese. Tali effetti possono essere ascritti all’inibizione della topoisomerasi II. I test in vivo (micronucleo, scambio dei cromatidi cellulari, sintesi del DNA non programmato, test letale dominante) non hanno evidenziato alcun potenziale genotossico.

Alcuni studi condotti sul topo hanno dimostrato che levofloxacina presenta un’attività fototossica solo a dosi molto elevate. Levofloxacina non ha mostrato alcuna potenziale attività genotossica in un test di fotomutagenesi e ha ridotto lo sviluppo dei tumori in uno studio di fotocarcinogenesi.

Come altri fluorochinoloni, levofloxacina ha mostrato alcuni effetti sulla cartilagine dei ratti e dei cani (formazione di vesciche e cavità), soprattutto negli animali giovani.

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

Indice

Nucleo della compressa:

Lattosio monoidrato Povidone K30

Sodio amido glicolato (tipo A) Talco

Silice colloidale anidra Croscarmellosa sodica Glicerolo dibeenato

Rivestimento della compressa:

Ipromellosa Idrossipropilcellulosa Macrogol 6000

Titanio diossido (E171) Ossido di ferro giallo (E172) Ossido di ferro rosso (E172) Talco

06.2 Incompatibilità

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Non pertinente.

06.3 Periodo di validità

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3 anni.

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

06.5 Natura e contenuto della confezione

Indice

Le compresse rivestite con film sono confezionate in Bbister in PVC/TE/PVDC//Al e inseriti in una scatola.

Confezioni:

1, 3, 4, 5, 7, 10, 14, 20, 28compresse rivestite con film.

È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

Indice

Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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Aristo Pharma GmbH, Wallenroder Strasse 8-10, D-13435 Berlino, Germania (DE)

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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040217010 – " 250 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM " 1 COMPRESSA IN BLISTER PVC/TE/PVDC/AL

040217022 – " 250 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM " 3 COMPRESSE IN BLISTER PVC/TE/PVDC/AL

040217034 – " 250 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM " 5 COMPRESSE IN BLISTER PVC/TE/PVDC/AL

040217046 – " 250 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM " 7 COMPRESSE IN BLISTER PVC/TE/PVDC/AL

040217059 – " 250 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM " 10 COMPRESSE IN BLISTER PVC/TE/PVDC/AL

040217061 – " 250 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM " 14 COMPRESSE IN BLISTER PVC/TE/PVDC/AL

040217073 – " 250 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM " 28 COMPRESSE IN BLISTER PVC/TE/PVDC/AL

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

Indice

Data di prima autorizzazione: 28 Aprile 2011 Data di ultimo rinnovo AIC: 21 Febbraio 2015

10.0 Data di revisione del testo

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Documento messo a disposizione da A.I.FA. in data: ———-