Metotrexato Mylan: Scheda Tecnica e Prescrivibilità

Metotrexato Mylan

Metotrexato Mylan

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Metotrexato Mylan: ultimo aggiornamento pagina: (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

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Metotrexato Mylan 5 mg=0,133 mL, soluzione iniettabile in siringa preriempita 37,5 mg/mL Metotrexato Mylan 7,5 mg=0,200 mL, soluzione iniettabile in siringa preriempita 37,5 mg/mL Metotrexato Mylan 10 mg=0,267 mL, soluzione iniettabile in siringa preriempita 37,5 mg/mL Metotrexato Mylan 12,5 mg=0,33 mL, soluzione iniettabile in siringa preriempita 37,5 mg/mL Metotrexato Mylan 15 mg=0,400 mL, soluzione iniettabile in siringa preriempita 37,5 mg/mL Metotrexato Mylan 17,5 mg=0,467 mL, soluzione iniettabile in siringa preriempita 37,5 mg/mL Metotrexato Mylan 20 mg=0,533 mL, soluzione iniettabile in siringa preriempita 37,5 mg/mL Metotrexato Mylan 22,5 mg=0,600 mL, soluzione iniettabile in siringa preriempita 37,5 mg/mL Metotrexato Mylan 25 mg=0,667 mL, soluzione iniettabile in siringa preriempita 37,5 mg/mL Metotrexato Mylan 27,5 mg=0,733 mL, soluzione iniettabile in siringa preriempita 37,5 mg/mL Metotrexato Mylan 30 mg=0,800 mL, soluzione iniettabile in siringa preriempita 37,5 mg/mL

 

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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Ogni siringa da 0,133 mL contiene 5 mg di metotrexato. Ogni siringa da 0,200 mL contiene 7,5 mg di metotrexato. Ogni siringa da 0,267 mL contiene 10 mg di metotrexato. Ogni siringa da 0,333 mL contiene 12,5 mg di metotrexato. Ogni siringa da 0,400 mL contiene 15 mg di metotrexato. Ogni siringa da 0,467 mL contiene 17,5 mg di metotrexato. Ogni siringa da 0,533 mL contiene 20 mg di metotrexato. Ogni siringa da 0,600 mL contiene 22,5 mg di metotrexato. Ogni siringa da 0,667 mL contiene 25 mg di metotrexato. Ogni siringa da 0,733 mL contiene 27,5 mg di metotrexato. Ogni siringa da 0,800 mL contiene 30 mg di metotrexato.

Inoltre, questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per mL, cioè essenzialmente ‘senza sodio’.

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

 

03.0 Forma farmaceutica

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Soluzione iniettabile, in siringa preriempita.

Soluzione trasparente giallognola, pH 7,0-9,0, osmolalità circa 250 mOsm/kg.

 

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Metotrexato Mylan è indicato per il trattamento di:

artrite reumatoide in fase attiva in pazienti adulti;

forme poliartritiche di artrite idiopatica giovanile grave in fase attiva (JIA), quando la risposta ai farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) è risultata inadeguata; psoriasi volgare severa, recidivante e disabilitante, che non risponde adeguatamente alla terapia e artrite psoriasica severa in pazienti adulti; induzione della remissione in pazienti adulti con malattia di Crohn moderata steroido-dipendente, in associazione con corticosteroidi e per il mantenimento della remissione, come monoterapia, nei pazienti che hanno risposto al metotrexato.

 

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Metotrexato Mylan deve essere prescritto solo da medici che hanno un’esperienza nell’uso del metotrexato e una completa comprensione dei rischi associati alla terapia con metotrexato.

Normalmente, la somministrazione deve essere eseguita da operatori sanitari. Se la condizione clinica lo permette, il medico curante può, in alcuni casi, demandare la somministrazione sottocutanea al paziente stesso. In questi casi, il medico ha l’obbligo di fornire istruzioni dettagliate per la somministrazione. Metotrexato Mylan viene iniettato una volta alla settimana.

In caso di autosomministrazione del metotrexato, i pazienti devono ricevere istruzioni ed essere preparati alla corretta tecnica di iniezione La prima iniezione di Metotrexato Mylan deve essere effettuata sotto la diretta supervisione del medico.

Avvertenza importante sul dosaggio di Metotrexato Mylan (metotrexato)

Nel trattamento dell’artrite reumatoide in fase attiva, forme poliartritiche di artrite idiopatica giovanile severa in fase attiva, psoriasi volgare severa recidivante e disabilitante, artrite psoriasica severa e malattia di Crohn moderata, Metotrexato Mylan (metotrexato) deve essere usato solo una volta alla settimana. Errori di dosaggio nell’uso di Metotrexato Mylan (metotrexato) possono causare gravi reazioni avverse, tra cui il decesso. Leggere molto attentamente questo paragrafo del riassunto delle caratteristiche del prodotto.

Il paziente deve essere esplicitamente informato sul fatto che la frequenza di somministrazione è di una volta alla settimana. È consigliabile stabilire un giorno fisso e adeguato della settimana come giorno di iniezione.

L’eliminazione del metotrexato è ridotta in pazienti con un “terzo spazio” di distribuzione (asciti, versamenti pleurici). Questi pazienti necessitano di un attento monitoraggio della tossicità e richiedono una riduzione della dose o, in alcuni casi, l’interruzione della somministrazione di metotrexato (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).

Dosaggio in pazienti adulti con artrite reumatoide:

La dose iniziale raccomandata è 7,5 mg di metotrexato una volta alla settimana, somministrato per via sottocutanea. In funzione dell’attività individuale della malattia e della tollerabilità del paziente, la dose iniziale può essere aumentata gradualmente di 2,5 mg alla settimana. In generale non deve essere superata la dose settimanale di 25 mg. Tuttavia, dosi superiori a 20 mg/settimana sono associate a un notevole aumento della tossicità, in particolare a soppressione del midollo osseo. La risposta al trattamento è attesa dopo circa 4-8 settimane. Una volta raggiunto il risultato terapeutico desiderato, la dose deve essere ridotta gradualmente fino alla dose minima efficace di mantenimento.

Dosaggio in bambini (a partire dai 3 anni di età) e adolescenti di età inferiore a 16 anni affetti da forme poliartritiche di artrite idiopatica giovanile (JIA) La dose raccomandata è 10-15 mg/m² di superficie corporea/una volta alla settimana, somministrata per via sottocutanea. Nei casi di refrattarietà alla terapia, la dose settimanale può essere aumentata fino a 20 mg/m2 di superficie corporea/una volta alla settimana. Tuttavia, in caso di aumento della dose, si consiglia di aumentare la frequenza di monitoraggio.

I pazienti con JIA devono essere sempre affidati a reumatologi specializzati nel trattamento di bambini/adolescenti.

L’uso in bambini di età inferiore ai 3 anni non è raccomandato a causa di insufficienti dati di sicurezza ed efficacia disponibili per questa popolazione (vedere paragrafo 4.4).

Dosaggio in pazienti con psoriasi volgare e artrite psoriasica

Si raccomanda di somministrare una dose di prova di 5-10 mg per via parenterale una settimana prima della terapia per individuare eventuali reazioni avverse idiosincrasiche. La dose iniziale raccomandata è 7,5 mg di metotrexato una volta alla settimana, somministrato per via sottocutanea. La dose può essere aumentata gradualmente ma, in genere, non deve mai superare una dose settimanale di 25 mg di metotrexato. Dosi superiori a 20 mg alla settimana possono essere associate ad un aumento significativo della tossicità, in particolare a soppressione del midollo osseo. In genere, la risposta al trattamento è attesa dopo circa 2-6 settimane. Una volta raggiunto il risultato terapeutico desiderato, la dose deve essere ridotta gradualmente fino alla dose minima efficace di mantenimento.

La dose deve essere aumentata gradualmente ma, in genere, non deve mai superare la dose massima settimanale raccomandata di 25 mg. Solo in pochi casi eccezionali, una dose maggiore potrebbe essere clinicamente giustificata, ma non deve eccedere la dose massima settimanale di 30 mg di metotrexato, poiché la tossicità aumenta notevolmente.

Dosaggio in pazienti adulti con malattia di Crohn

Trattamento di induzione:

25 mg/settimana somministrati per via sottocutanea.

Dopo che i pazienti hanno risposto adeguatamente alla terapia combinata , i corticosteroidi devono essere ridotti gradualmente. La risposta al trattamento è attesa dopo 8-12 settimane.

Trattamento di mantenimento:

15 mg/settimana somministrati per via sottocutanea, come monoterapia, se il paziente è entrato in remissione.

Pazienti con compromissione renale:

Il metotrexato deve essere usato con cautela nei pazienti con funzionalità renale compromessa. La dose deve essere aggiustata come segue: Clearance della creatinina >50 mL/min 100%

Clearance della creatinina 20-50 mL/min 50%

Clearance della creatinina <20 mL/min Metotrexato Mylan non deve essere utilizzato Vedere paragrafo 4.3.

Pazienti con compromissione epatica

Il metotrexato deve essere somministrato con grande cautela, o non deve essere somministrato, ai pazienti con significativa malattia del fegato, in atto o pregressa, soprattutto se dovuta all’alcool. Il metotrexato è controindicato nei casi in cui la bilirubina sia  5 mg/dL (85,5 µmol/L).

Vedere anche paragrafo 4.3.

Uso in pazienti anziani

Nei pazienti anziani deve essere presa in considerazione la riduzione della dose in ragione della ridotta funzionalità epatica e renale e delle ridotte riserve di folati associate all’età più avanzata.

Uso in pazienti con un “terzo spazio” di distribuzione (versamenti pleurici, asciti):

In pazienti con un “terzo spazio” di distribuzione, il tempo di dimezzamento del metotrexato può aumentare fino a 4 volte, pertanto può essere necessaria una riduzione della dose o, in taluni casi, l’interruzione della somministrazione di metotrexato (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).

Modo di somministrazione

Questo medicinale è solo monouso.

Metotrexato Mylan può essere somministrato solo per via sottocutanea perché la siringa contiene un ago integrato per uso s.c.

La durata complessiva del trattamento è decisa dal medico.

Nota:

Il passaggio dal trattamento orale alla somministrazione per via parenterale può rendere necessaria una riduzione della dose in considerazione della variabilità della biodisponibilità del metotrexato dopo la somministrazione orale In accordo alle attuali linee guida di trattamento, può essere presa in considerazione l’integrazione di acido folico.

 

04.3 Controindicazioni

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Metotrexato Mylan è controindicato in caso di:

ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; compromissione epatica severa (vedere paragrafo 4.2); abuso di alcool;

compromissione renale severa (clearance della creatinina inferiore a 20 mL/min., vedere paragrafi 4.2 e 4.4); discrasie ematiche preesistenti quali ipoplasia del midollo osseo, leucopenia, trombocitopenia o anemia significativa; infezioni gravi, acute o croniche quali tubercolosi, HIV o altre sindromi da immunodeficienza; ulcere del cavo orale e storia di ulcera gastrointestinale in fase attiva;

gravidanza e allattamento (vedere paragrafo 4.6); vaccinazione concomitante con vaccini vivi.

 

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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I pazienti devono essere chiaramente informati che la terapia deve essere somministrata una volta alla settimana e non tutti i giorni.

I pazienti in terapia devono essere sottoposti ad appropriati controlli in modo da individuare e valutare tempestivamente la comparsa di possibili effetti tossici o reazioni avverse. Il metotrexato deve quindi essere somministrato da, o sotto la loro supervisione, medici che abbiano conoscenza ed esperienza nell’uso della terapia con antimetaboliti. A causa delle possibili reazioni tossiche gravi, anche fatali, il paziente deve essere adeguatamente informato dal medico dei possibili rischi e delle misure di sicurezza raccomandate.

Leucoencefalopatia multifocale progressiva (LMP)

Sono stati segnalati casi di leucoencefalopatia multifocale progressiva (LMP) in pazienti trattati con metotrexato, per lo più in associazione ad altri farmaci immunosoppressori. La LMP può essere fatale e se ne deve tenere conto nella diagnosi differenziale in pazienti immunosoppressi in caso di comparsa o peggioramento di sintomi neurologici.

Popolazione pediatrica

L’uso in bambini di età inferiore a 3 anni non è raccomandato a causa di insufficienti dati di sicurezza ed efficacia disponibili per questa popolazione (vedere paragrafo 4.2).

Esami e misure di sicurezza raccomandati

Prima di iniziare o ricominciare la terapia con metotrexato dopo un periodo di interruzione: Conta ematica completa con conta differenziale e conta piastrinica, enzimi epatici, bilirubina, albumina sierica, radiografia del torace e test di funzionalità renale. Se clinicamente indicato, escludere tubercolosi ed epatite.

Durante la terapia (almeno una volta al mese per i primi sei mesi e in seguito ogni tre mesi): Prendere in considerazione l’aumento della frequenza del monitoraggio in caso di aumento della dose.

Esame della bocca e della gola per individuare eventuali cambiamenti della mucosa.

Conta ematica completa con conta differenziale e conta piastrinica. La soppressione del midollo osseo provocata dal metotrexato può manifestarsi improvvisamente e a dosaggi apparentemente sicuri. Una riduzione drastica della conta leucocitaria o piastrinica comporta la sospensione immediata del medicinale e l’avvio di un’adeguata terapia di supporto. I pazienti devono essere sollecitati a riferire tutti i segni e i sintomi che fanno sospettare un’infezione. I pazienti che assumono in concomitanza altri medicinali mielotossici (ad es., leflunomide), devono essere attentamente monitorati con conta ematica e conta piastrinica.

Prove di funzionalità epatica: il trattamento non deve essere iniziato o deve essere interrotto in presenza di anomalie persistenti o significative nelle prove di funzionalità epatica, in altri esami non invasivi sulla fibrosi epatica o nella biopsia epatica. Nei pazienti sono stati segnalati, con una frequenza del 13-20%, aumenti temporanei delle transaminasi fino a due o tre volte il limite superiore del valore normale. Aumenti persistenti degli enzimi epatici e/o una diminuzione dell’albumina sierica possono essere indicativi di grave epatotossicità. Nel caso di aumento persistente degli enzimi epatici, si deve prendere in considerazione la riduzione della dose o l’interruzione della terapia.

Le alterazioni istologiche, la fibrosi e più raramente la cirrosi epatica potrebbero non essere precedute da prove della funzionalità epatica anormali. Esistono casi di cirrosi in cui i livelli delle transaminasi sono normali. Pertanto, in aggiunta alle prove di funzionalità epatica, per il monitoraggio della condizione epatica devono essere presi in considerazione metodi diagnostici non invasivi. La biopsia epatica deve essere presa in considerazione su base individuale tenendo conto delle comorbidità del paziente, dell’anamnesi e dei rischi correlati alla biopsia. Fattori di rischio per l’epatotossicità comprendono il pregresso abuso di alcol, l’aumento persistente degli enzimi epatici, l’anamnesi di patologie epatiche, l’anamnesi familiare di patologie epatiche ereditarie, il diabete mellito, l’obesità, il contatto precedente con farmaci o prodotti chimici epatotossici e il trattamento prolungato con metotrexato.

Durante il trattamento con metotrexato non devono essere somministrati altri medicinali epatotossici a meno che non siano chiaramente necessari. Il consumo di alcol deve essere evitato (vedere paragrafi 4.3 e 4.5). Nei pazienti che assumono in concomitanza altri medicinali epatotossici, deve essere effettuato un monitoraggio più attento degli enzimi epatici.

Nei pazienti con diabete mellito insulino-dipendente deve essere prestata maggiore cautela poiché durante la terapia con metotrexato in casi isolati si è sviluppata cirrosi epatica senza alcun aumento delle transaminasi.

La funzionalità renale deve essere monitorata mediante test di funzionalità renale ed esame delle urine (vedere paragrafi 4.2 e 4.3). Poiché il metotrexato viene eliminato principalmente per via renale, in caso di compromissione renale possono verificarsi aumenti delle concentrazioni nel siero, che possono portare a effetti indesiderati gravi. Laddove la funzionalità renale può essere compromessa (ad es., negli anziani), il monitoraggio deve essere più frequente. Un monitoraggio frequente deve essere applicato in particolare nel caso in cui siano somministrati contemporaneamente medicinali in grado di influenzare l’eliminazione del metotrexato e causare danni renali (ad es., medicinali antinfiammatori non steroidei) o che potenzialmente possono portare alla compromissione dell’emopoiesi. Anche la disidratazione può aumentare la tossicità del metotrexato.

Valutazione dell’apparato respiratorio: vigilanza sui sintomi di compromissione della funzionalità polmonare e, se necessario, test di funzionalità polmonare. L’interessamento polmonare richiede una diagnosi veloce e l’interruzione del metotrexato. I sintomi polmonari (in particolare una tosse secca e non produttiva) o una polmonite non specifica che si manifesti durante la terapia con metotrexato, possono essere indicativi di una lesione potenzialmente pericolosa e richiedono l’interruzione del trattamento e un’attenta indagine. Può insorgere polmonite interstiziale acuta o cronica, spesso associata a eosinofilia ematica, e sono stati registrati alcuni decessi. La tipica patologia polmonare indotta da metotrexato, sebbene clinicamente variabile, si presenta con febbre, tosse, dispnea, ipossiemia e infiltrati alla radiografia del torace; va esclusa la presenza di infezioni. La compromissione polmonare richiede una diagnosi precoce e l’interruzione della terapia con metotrexato. Questa lesione può insorgere a tutti i dosaggi.

Inoltre, sono stati segnalati casi di emorragia alveolare polmonare in relazione all’uso di metotrexato per il trattamento di patologie reumatologiche o affini. Tale evento può essere anche associato a vasculite e ad altre comorbidità. In caso di sospetta emorragia alveolare polmonare, si consiglia di eseguire tempestivamente esami per confermare la diagnosi.

A causa del suo effetto sul sistema immunitario, il metotrexato può compromettere la risposta alle vaccinazioni e influire sul risultato dei test immunologici. Occorre prestare particolare attenzione anche in presenza di infezioni croniche inattive (ad es., herpes zoster, tubercolosi, epatite B o C) a causa di un’eventuale attivazione. La vaccinazione con vaccini vivi non deve essere eseguita durante la terapia con metotrexato.

Nei pazienti che ricevono metotrexato a bassa dose possono comparire linfomi maligni, e in questo caso la terapia deve essere interrotta. Se il linfoma non mostra segni di regressione spontanea, occorre iniziare una terapia citotossica.

In rari casi la somministrazione concomitante di antagonisti dei folati quali trimetoprim/sulfametossazolo ha indotto una pancitopenia megaloblastica acuta.

La dermatite da radiazioni e le scottature solari possono riapparire durante la terapia con metotrexato (reazione da richiamo). Le lesioni psoriasiche possono esacerbare a seguito dell’uso concomitante di radiazioni ultraviolette e metotrexato.

L’eliminazione del metotrexato è ridotta in pazienti con un “terzo spazio” di distribuzione (asciti, versamenti pleurici). Questi pazienti necessitano di un attento monitoraggio della tossicità e richiedono una riduzione della dose o, in alcuni casi, l’interruzione della somministrazione di metotrexato. I versamenti pleurici e le asciti devono essere drenati prima di iniziare il trattamento con metotrexato (vedere paragrafo 5.2).

La diarrea e la stomatite ulcerosa possono essere effetti tossici e richiedono l’interruzione della terapia, in caso contrario possono verificarsi enteriti emorragiche e decessi per perforazione intestinale.

Le preparazioni vitaminiche o altri medicinali che contengono acido folico, acido folinico o derivati possono ridurre l’efficacia del metotrexato.

Per il trattamento della psoriasi, il metotrexato deve essere limitato alla psoriasi severa, recidivante e disabilitante, che non risponde adeguatamente ad altre forme di terapie, ma solo quando la diagnosi è confermata da una biopsia e/o da un consulto dermatologico.

Nei pazienti oncologici in terapia con metotrexato sono state segnalate encefalopatia/leucoencefalopatia, che non possono essere escluse per la terapia con metotrexato in indicazioni non oncologiche.

Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per dose, cioè essenzialmente ‘senza sodio’.

Fertilità e riproduzione

Fertilità

È stato segnalato che il metotrexato causa oligospermia, disfunzione mestruale e amenorrea negli esseri umani, durante la terapia e per un breve periodo di tempo successivo alla cessazione della stessa e causa compromissione della fertilità, influenzando la spermatogenesi e l’oogenesi durante il periodo della sua somministrazione. Tali effetti sembrano essere reversibili con la sospensione della terapia.

Teratogenicità – rischio riproduttivo

Negli esseri umani, il metotrexato causa embriotossicità, aborto e difetti fetali. Pertanto, con le pazienti in età fertile devono essere discussi i possibili rischi di effetti sulla riproduzione, sull’interruzione di gravidanza e sulle malformazioni congenite (vedere paragrafo 4.6). L’assenza di gravidanza deve essere confermata prima che venga utilizzato Metotrexato Mylan. Se vengono trattate pazienti in età sessualmente matura, devono essere utilizzati metodi contraccettivi efficaci durante il trattamento e successivamente per almeno sei mesi.

Per consigli sulla contraccezione per gli uomini, vedere paragrafo 4.6.

 

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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Protossido d’azoto

L’uso di protossido di azoto potenzia l’effetto del metotrexato sui folati, determinando un aumento di tossicità come mielosoppressione severa e imprevista e stomatite. Sebbene tale effetto possa essere ridotto mediante somministrazione di calcio folinato, l’uso concomitante deve essere evitato.

Alcool, medicinali epatotossici, medicinali ematotossici

La probabilità che il metotrexato induca effetti epatotossici è aumentata dal regolare consumo di alcool e dall’assunzione concomitante di altri medicinali epatotossici (vedere paragrafo 4.4). I pazienti che assumono in concomitanza altri medicinali epatotossici (ad es., leflunomide) devono essere monitorati con particolare attenzione. Lo stesso vale per la somministrazione concomitante di medicinali ematotossici (ad es., leflunomide, azatioprina, retinoidi, sulfasalazina). La somministrazione concomitante di metotrexato e leflunomide può aumentare l’incidenza di pancitopenia ed epatotossicità.

Il trattamento in associazione con metotrexato e retinoidi, quali acitretina o etretinato, aumenta il rischio di epatotossicità.

Antibiotici orali

Gli antibiotici orali quali tetracicline, cloramfenicolo e antibiotici ad ampio spettro non assorbibili, inibendo la flora batterica intestinale o sopprimendo il metabolismo batterico, possono interferire con la circolazione enteroepatica del metotrexato.

Antibiotici

Gli antibiotici quali penicilline, glicopeptidi, sulfonamidi, ciprofloxacina e cefalotina, possono, in casi individuali, ridurre la clearance renale del metotrexato, provocando aumenti delle concentrazioni di metotrexato nel siero con conseguente comparsa di tossicità ematologica e gastrointestinale.

Medicinali con elevato legame con le proteine plasmatiche

Il metotrexato è legato alle proteine plasmatiche e può essere sostituito da altri medicinali che si legano alle proteine quali salicilati, ipoglicemizzanti, diuretici, sulfonamidi, difenilidantoina, tetracicline, cloramfenicolo, acido p-aminobenzoico e antinfiammatori acidi, con conseguente potenziale aumento della tossicità quando utilizzati in concomitanza.

Probenecid, acidi organici deboli, pirazoli e agenti antinfiammatori non steroidei

Probenecid, gli acidi organici deboli quali diuretici dell’ansa e i derivati pirazolonici (fenilbutazone), possono ridurre l’eliminazione del metotrexato con possibili concentrazioni più elevate nel siero e potenziale aumentata tossicità ematologica. Esiste anche la possibilità di aumentata tossicità quando il metotrexato è somministrato a bassa dose in associazione a medicinali antinfiammatori non steroidei o salicilati.

Medicinali con reazioni avverse sul midollo osseo

In caso di trattamento con medicinali che possono essere responsabili di reazioni avverse sul midollo osseo (ad es., sulfonamidi, trimetoprim/sulfametossazolo, cloramfenicolo, pirimetamina), occorre prestare attenzione alla possibilità di grave compromissione dell’emopoiesi.

Medicinali che provocano carenza di folati

La somministrazione concomitante di medicinali che provocano carenza di folati (ad es., sulfonamidi, trimetoprim/sulfametossazolo) può provocare un aumento della tossicità del metotrexato. È quindi consigliata una particolare attenzione alle carenze di acido folico preesistenti.

Prodotti che contengono acido folico o folinico

Le preparazioni vitaminiche o altri medicinali che contengono acido folico, acido folinico o derivati possono ridurre l’efficacia del metotrexato.

Altri medicinali antireumatici

In generale, non è prevedibile un aumento degli effetti tossici del metotrexato quando Metotrexato Mylan viene somministrato contemporaneamente ad altri medicinali antireumatici (ad es., sali d’oro, penicillamina, idrossiclorochina, sulfasalazina, azatioprina, ciclosporina).

Sulfasalazina

Sebbene l’associazione di metotrexato e sulfasalazina possa causare un aumento dell’efficacia del metotrexato e, di conseguenza, un maggior numero di effetti indesiderati a causa dell’inibizione della sintesi dell’acido folico indotta da sulfasalazina, tali effetti indesiderati sono stati osservati solo in rari casi individuali nel corso di vari studi.

Mercaptopurina

Il metotrexato aumenta i livelli di mercaptopurina nel plasma. L’associazione di metotrexato e mercaptopurina può quindi richiedere un aggiustamento della dose.

Inibitori della pompa protonica

Una somministrazione concomitante di inibitori di pompa protonica quali omeprazolo o pantoprazolo può portare ad interazioni: la somministrazione concomitante di metotrexato e omeprazolo ha portato a una ritardata eliminazione del metotrexato per via renale. L’associazione con pantoprazolo ha fatto registrare un caso di inibizione dell’eliminazione per via renale del metabolita 7-idrossimetotrexato con mialgia e tremore.

Teofillina

Il metotrexato può ridurre la clearance della teofillina; i livelli di teofillina devono essere monitorati se utilizzata in concomitanza con il metotrexato.

Bevande contenenti caffeina o teofillina

Un consumo eccessivo di bevande contenenti caffeina o teofillina (caffè, bibite contenenti caffeina, tè nero) deve essere evitato durante la terapia con metotrexato.

 

04.6 Gravidanza e allattamento

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Donne in età fertile/contraccezione per le donne

Le donne non devono iniziare una gravidanza durante il trattamento con metotrexato e devono utilizzare misure contraccettive efficaci durante il trattamento e per almeno i 6 mesi successivi (vedere paragrafo 4.4). Prima di iniziare la terapia, le donne in età fertile devono essere informate del rischio di malformazioni associate al metotrexato e deve essere esclusa con certezza la possibilità di una gravidanza in atto tramite l’impiego di misure adeguate, ad esempio con l’esecuzione di un test di gravidanza. Durante il trattamento, i test di gravidanza devono essere ripetuti come clinicamente richiesto (ad esempio dopo qualsiasi intervallo nella contraccezione).

Le pazienti con potenziale riproduttivo devono essere informate in merito alla prevenzione e alla pianificazione della gravidanza.

Contraccezione negli uomini

Non è noto se il metotrexato sia presente nel liquido seminale. Alcuni studi sugli animali hanno mostrato che il metotrexato è genotossico, quindi il rischio di effetti genotossici sulle cellule spermatiche non può essere completamente escluso. La limitata evidenza clinica non indica un aumento del rischio di malformazioni o di aborto spontaneo a seguito dell’esposizione paterna a metotrexato a bassa dose (inferiore a 30 mg/settimana). Per dosi più elevate non vi sono dati sufficienti per stimare i rischi di malformazioni o di aborto spontaneo a seguito dell’esposizione paterna.

A titolo precauzionale, si raccomanda ai pazienti di sesso maschile sessualmente attivi o alle loro partner di utilizzare metodi contraccettivi affidabili durante il trattamento del paziente di sesso maschile e per almeno 6 mesi dopo la cessazione dell’assunzione di metotrexato. Gli uomini non devono donare il liquido seminale durante la terapia e nei 6 mesi successivi alla sospensione della terapia con metotrexato.

Gravidanza

Il metotrexato è controindicato durante la gravidanza nelle indicazioni non oncologiche (vedere paragrafo 4.3). Qualora la gravidanza dovesse verificarsi durante il trattamento o nei sei mesi successivi al trattamento con metotrexato, è necessario consultare un medico riguardo al rischio di effetti dannosi sul bambino associati al trattamento ed eseguire esami ecografici per confermare lo sviluppo normale del feto.

Negli studi sugli animali il metotrexato ha evidenziato tossicità riproduttiva, soprattutto durante il primo trimestre (vedere paragrafo 5.3). Negli esseri umani il metotrexato ha mostrato di essere teratogeno; sono stati riportati casi di morte fetale, aborti spontanei e/o anomalie congenite (ad esempio, craniofacciali, cardiovascolari, del sistema nervoso centrale e a carico degli arti).

Il metotrexato è un potente teratogeno umano, con un aumentato rischio di aborti spontanei, limitazione della crescita intrauterina e malformazioni congenite in caso di esposizione durante la gravidanza.

Sono stati segnalati aborti spontanei nel 42,5% delle donne in gravidanza esposte al trattamento con metotrexato a bassa dose (inferiore a 30 mg/settimana), a fronte di un tasso riportato del 22,5% in pazienti affette dalla medesima malattia trattate con farmaci diversi dal metotrexato.

Si sono verificati casi di gravi difetti alla nascita nel 6,6% dei nati vivi nelle donne esposte al trattamento con metotrexato a bassa dose (inferiore a 30 mg/settimana) durante la gravidanza, a fronte di circa il 4% dei nati vivi in pazienti affette dalla medesima malattia trattate con farmaci diversi dal metotrexato.

Non sono disponibili dati sufficienti in merito all’esposizione al metotrexato a dosi superiori a 30 mg/settimana durante la gravidanza, ma sono attesi tassi più elevati di aborti spontanei e di malformazioni congenite.

Quando la somministrazione del metotrexato è stata sospesa prima del concepimento, le gravidanze hanno avuto un decorso normale.

Allattamento

Il metotrexato è secreto nel latte materno. A causa di possibili reazioni avverse gravi nel neonato, il metotrexato è controindicato durante l’allattamento (vedere paragrafo 4.3). Pertanto, l’allattamento al seno deve essere interrotto prima e durante la somministrazione.

Fertilità

Il metotrexato influisce sulla spermatogenesi e sull’oogenesi e può ridurre la fertilità. Negli esseri umani, è stato segnalato che il metotrexato causa oligospermia, disfunzione mestruale e amenorrea. Nella maggior parte dei casi questi effetti sembrano essere reversibili dopo la sospensione della terapia.

 

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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Durante il trattamento possono manifestarsi sintomi a carico del sistema nervoso centrale quali stanchezza (comune) e capogiro (non comune); Metotrexato Mylan altera lievemente o moderatamente la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.

I pazienti devono essere informati della necessità di prestare cautela all’inizio del trattamento con Metotrexato Mylan e, in caso manifestino questi effetti, devono evitare attività potenzialmente pericolose come guidare veicoli e usare macchinari.

 

04.8 Effetti indesiderati

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Gli effetti indesiderati più rilevanti sono la soppressione dell’emopoiesi e le patologie gastrointestinali. Per classificare gli effetti indesiderati in base alla frequenza sono utilizzati i seguenti titoli: molto comune (1/10); comune (1/100, <1/10); non comune (1/1 000, <1/100); raro (1/10 000, <1/1 000); molto raro (<1/10 000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

Tumori benigni, maligni e non specificati (inclusi cisti e polipi)

Molto raro: sono stati segnalati singoli casi di linfomi che in vari casi sono regrediti dopo l’interruzione del trattamento con metotrexato. In uno studio recente, non è stato possibile stabilire se la terapia con metotrexato aumenti l’incidenza dei linfomi.

Patologie del sistema emolinfopoietico Comune: leucopenia, anemia, trombocitopenia. Non comune: pancitopenia.

Molto raro: agranulocitosi, gravi depressioni del midollo osseo, disturbi linfoproliferativi (vedere la “descrizione” sottostante).

Disturbi del metabolismo e della nutrizione Non comune: precipitazione di diabete mellito.

Patologie del sistema nervoso

Comune: cefalea, stanchezza, sonnolenza.

Non comune: capogiro, confusione, depressione.

Molto raro: compromissione della vista, dolore, astenia muscolare o parestesia/ipoestesia, cambiamenti del gusto (gusto metallico), convulsioni, meningismo, paralisi.

Non nota: leucoencefalopatia.

Patologie dell’occhio Raro: disturbi della vista. Molto raro: retinopatia.

Patologie cardiache

Raro: pericardite, versamento pericardico, tamponamento pericardico.

Patologie vascolari

Raro: ipotensione, eventi tromboembolici.

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

Comune: polmonite, alveolite/polmonite interstiziale spesso associata a eosinofilia. I sintomi che indicano una lesione polmonare potenzialmente grave (polmonite interstiziale) sono: tosse secca e non produttiva, respiro corto e febbre.

Raro: fibrosi polmonari, polmonite da Pneumocystis carinii, dispnea e asma bronchiale, versamento pleurico.

Non nota: emorragia alveolare polmonare.

Patologie gastrointestinali

Molto comune: stomatite, dispepsia, nausea, perdita di appetito. Comune: ulcere orali, diarrea.

Non comune: faringite, enterite, vomito. Raro: ulcere gastrointestinali.

Molto raro: ematemesi, emorragia, megacolon tossico.

Patologie epatobiliari (vedere paragrafo 4.4) Molto comune: transaminasi elevate.

Non comune: cirrosi, fibrosi e degenerazione grassa del fegato, riduzione dell’albumina serica. Raro: epatite acuta.

Molto raro: insufficienza epatica.

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Comune: esantema, eritema, prurito.

Non comune: fotosensibilizzazione, perdita di capelli, aumento di noduli reumatici, herpes zoster, vasculite, eruzioni cutanee erpetiformi, orticaria.

Raro: aumento della pigmentazione, acne, petecchie, ecchimosi.

Molto raro: sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica (sindrome di Lyell), aumento delle modificazioni pigmentarie delle unghie, paronichia acuta, foruncolosi, telangiectasia.

Non nota: esfoliazione cutanea/dermatite esfoliativa.

Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Non comune: artralgia, mialgia, osteoporosi.

Non nota: osteonecrosi della mandibola/mascella (secondaria ai disturbi linfoproliferativi) Patologie renali e urinarie

Non comune: infiammazione e ulcera della vescica urinaria, compromissione renale, disturbi della minzione.

Raro: insufficienza renale, oliguria, anuria, disturbi elettrolitici.

Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Non comune: infiammazione e ulcera della vagina.

Molto raro: perdita della libido, impotenza, ginecomastia, oligospermia, disturbi mestruali, perdite vaginali.

Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione

Raro: reazioni allergiche, shock anafilattico, vasculite allergica, febbre, congiuntivite, infezione, sepsi, guarigione compromessa delle ferite, ipogammaglobulinemia.

Molto raro: danni locali (formazione di ascessi sterili, lipodistrofia) in sede di iniezione in seguito alla somministrazione sottocutanea.

Non nota: edema.

La comparsa e il livello di gravità degli effetti indesiderati dipendono dal livello di dosaggio e dalla frequenza di somministrazione. Tuttavia, poiché effetti indesiderati gravi possono manifestarsi anche a dosi più basse, è indispensabile che i pazienti siano monitorati regolarmente dal medico ad intervalli brevi.

La somministrazione sottocutanea di metotrexato è localmente ben tollerata. Sono state osservate solo lievi reazioni cutanee locali che si sono ridotte durante la terapia.

Descrizione di reazioni avverse selezionate

Linfoma/disturbi linfoproliferativi: sono stati segnalati casi singoli di linfoma e di altri disturbi linfoproliferativi che in vari casi sono regrediti dopo l’interruzione del trattamento con metotrexato.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema di segnalazione nazionale all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni- avverse.

 

04.9 Sovradosaggio

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Sintomi di sovradosaggio

La tossicità del metotrexato colpisce principalmente il sistema emopoietico.

Misure di trattamento in caso di sovradosaggio

Il folinato di calcio è l’antidoto specifico per neutralizzare gli effetti tossici indesiderati del metotrexato.

Nei casi di sovradosaggio accidentale, una dose di folinato di calcio pari o superiore alla dose tossica di metotrexato deve essere somministrata per via endovenosa o intramuscolare entro un’ora, seguita da ulteriori dosi fino ad ottenere livelli di metotrexato nel siero inferiori a 10-7 mol/L.

Nei casi di sovradosaggio massiccio, possono essere necessari idratazione e alcalinizzazione urinaria per prevenire la precipitazione del metotrexato e/o dei suoi metaboliti nei tubuli renali. Né l’emodialisi né la dialisi peritoneale hanno dato prova di un miglioramento nell’eliminazione del metotrexato. È stata segnalata un’efficace eliminazione del metotrexato con un’emodialisi intermittente acuta utilizzando un dializzatore ad alto flusso.

 

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Categoria farmacoterapeutica: altri immunosoppressori, codice ATC: L04AX03.

Medicinale antireumatico per il trattamento di malattie reumatiche infiammatorie croniche e forme poliartritiche di artrite idiopatica giovanile. Agente immunomodulante e antinfiammatorio per il trattamento della malattia di Crohn.

Meccanismo d’azione

Il metotrexato è un antagonista dell’acido folico appartenente alla classe degli agenti citotossici conosciuti come antimetaboliti. Agisce mediante inibizione competitiva dell’enzima diidrofolato reduttasi e di conseguenza inibisce la sintesi del DNA. Tuttavia, non è ancora stato chiarito se l’efficacia del metotrexato nella cura di psoriasi, artrite psoriasica, poliartrite cronica e malattia di Crohn, sia dovuta ad un effetto antinfiammatorio o immunosoppressore e in che misura un aumento della concentrazione di adenosina extracellulare indotto da metotrexato nei siti di infiammazione contribuisca ad ottenere questi effetti.

Efficacia e sicurezza clinica

Uno studio con iniezioni settimanali di metotrexato in un gruppo di pazienti con malattia di Crohn cronicamente attiva (nonostante almeno tre mesi di terapia con prednisone) ha mostrato che il metotrexato era più efficace del placebo nel migliorare i sintomi e nel ridurre il fabbisogno di prednisone. Complessivamente 141 pazienti sono stati randomizzati in rapporto 2:1 a ricevere metotrexato (2 mg alla settimana) o placebo. Dopo 16 settimane, 37 pazienti (39,4%) nel gruppo metotrexato erano in remissione, rispetto a 9 pazienti (19,4%, P=0,025;) nel gruppo placebo. I pazienti nel gruppo metotrexato hanno ricevuto complessivamente meno prednisone e il loro punteggio medio dell’Indice di Attività della Malattia di Crohn era significativamente inferiore rispetto a quello dei pazienti nel gruppo placebo (rispettivamente P=0,026 e P=0,002) [Feagan et al (1995)].

Uno studio con pazienti che erano entrati in remissione dopo 16-24 settimane di trattamento con 25 mg di metotrexato ha mostrato che una bassa dose di metotrexato mantiene la remissione. I pazienti sono stati randomizzati al trattamento con metotrexato a una dose di 15 mg i.m. una volta alla settimana o con placebo per 40 settimane. Alla settimana 40, 26 pazienti (65%) erano in remissione nel gruppo metotrexato e un numero inferiore ha avuto necessità di prednisone per la recidiva (28%), rispetto al gruppo placebo (rispettivamente 39%; P=0,04 e 58%, P=0,01) [Feagan et al (2000)].

Gli eventi avversi osservati negli studi condotti con metotrexato per la malattia di Crohn a dosi cumulative non hanno mostrato un profilo di sicurezza del metotrexato diverso da quello già noto. Pertanto, con l’uso del metotrexato per il trattamento della malattia di Crohn devono essere adottate cautele simili a quelle previste per le altre indicazioni del metotrexato nelle malattie reumatiche e non reumatiche (vedere paragrafi 4.4 e 4.6).

 

05.2 Proprietà farmacocinetiche

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Assorbimento

La biodisponibilità dell’iniezione sottocutanea è quasi del 100%.

Distribuzione

Circa il 50% del metotrexato è legato alle proteine del siero. Dopo la distribuzione nei vari tessuti corporei, concentrazioni elevate sotto forma di poliglutammati si trovano soprattutto nel fegato, nei reni e nella milza, dove possono rimanere per settimane o mesi. Se somministrato a basse dosi, solo quantità minime di metotrexato passano nel liquor.

Biotrasformazione

Circa il 10% della dose di metotrexato somministrato è metabolizzato dal fegato. Il metabolita principale è 7-idrossimetotrexato.

Eliminazione

L’escrezione avviene principalmente per via renale come metotrexato immodificato, attraverso filtrazione glomerulare e secrezione attiva nel tubulo prossimale.

Circa il 5-20% del metotrexato e l’1-5% del 7-idrossimetotrexato sono eliminati per via biliare. Si evidenzia una marcata circolazione enteroepatica.

L’emivita terminale media è di 6-7 ore e dimostra una notevole variabilità (3-17 ore). Il tempo di emivita può prolungarsi fino a 4 volte in più di quello normale in pazienti con un “terzo spazio” di distribuzione (versamento pleurico, asciti).

L’eliminazione è notevolmente ritardata in caso di insufficienza renale, mentre non è nota in caso di insufficienza epatica.

 

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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Gli studi sugli animali dimostrano che il metotrexato compromette la fertilità, è embriotossico, fetotossico e teratogeno. Il metotrexato è mutageno in vivo e in vitro. Poiché non sono stati condotti studi formali di carcinogenesi e gli studi sulla tossicità cronica nei roditori non sono adeguati, il metotrexato è considerato non classificabile relativamente alla sua carcinogenicità per gli esseri umani.

 

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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Cloruro di sodio Idrossido di sodio Acido cloridrico (per aggiustamento del pH) Acqua per preparazioni iniettabili

 

06.2 Incompatibilità

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In assenza di studi di compatibilità, questo medicinale non deve essere miscelato con altri medicinali.

 

06.3 Periodo di validità

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24 mesi

 

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Conservare a temperatura inferiore a 30 °C. Non refrigerare o congelare.

Tenere la siringa preriempita nell’imballaggio esterno per proteggere il medicinale dalla luce.

 

06.5 Natura e contenuto della confezione

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Siringa preriempita di vetro incolore di 1 mL di capacità, con sistema di sicurezza.

Metotrexato Mylan è disponibile in confezioni da 1 siringa preriempita con ago per iniezione s.c. incorporato e sistema di sicurezza. Nella confezione sono incluse salviette imbevute di alcool. Nella seguente tabella sono riportati i volumi di riempimento di per ciascun dosaggio:

Dosaggio Volume Codice colore
5 mg 0,133 mL Bianco
7,5 mg 0,200 mL Rosso
10 mg 0,267 mL Verde
12,5 mg 0,333 mL Azzurro
15 mg 0,400 mL Viola
17,5 mg 0,467 mL Rosa
20 mg 0,533 mL Bordeaux
22,5 mg 0,600 mL Verde scuro
25 mg 0,667 mL Blu scuro
27,5 mg 0,733 mL Giallo
30 mg 0,800 mL Arancione

 

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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La manipolazione e lo smaltimento devono avvenire come per altre preparazioni citotossiche in conformità alla normativa locale. Il personale sanitario in stato di gravidanza deve astenersi dal manipolare e/o somministrare Metotrexato Mylan.

Il metotrexato non deve venire a contatto con la pelle o con le mucose. In caso di contaminazione, l’area colpita deve essere immediatamente sciacquata con abbondante quantità di acqua.

Esclusivamente monouso.

Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale per gli agenti citotossici.

 

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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Mylan S.p.A.

Via Vittor Pisani, 20 20124 Milano Italia

 

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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050613013 – "5 MG SOLUZIONE INIETTABILE IN SIRINGA PRERIEMPITA" 1 SIRINGA DA 5 MG/0,133 ML IN VETRO CON AGO E TAMPONE IMBEVUTO DI ALCOL 050613025 – "7,5 MG SOLUZIONE INIETTABILE IN SIRINGA PRERIEMPITA" 1 SIRINGA DA

7,5 MG/0,200 ML IN VETRO CON AGO E TAMPONE IMBEVUTO DI ALCOL

050613037 – "10 MG SOLUZIONE INIETTABILE IN SIRINGA PRERIEMPITA" 1 SIRINGA DA

10 MG/0,267 ML IN VETRO CON AGO E TAMPONE IMBEVUTO DI ALCOL

050613049 – "12,5 MG SOLUZIONE INIETTABILE IN SIRINGA PRERIEMPITA" 1 SIRINGA DA

12,5 MG/0,333 ML IN VETRO CON AGO E TAMPONE IMBEVUTO DI ALCOL

050613052 – "15 MG SOLUZIONE INIETTABILE IN SIRINGA PRERIEMPITA" 1 SIRINGA DA

15 MG/0,400 ML IN VETRO CON AGO E TAMPONE IMBEVUTO DI ALCOL

050613064 – "17,5 MG SOLUZIONE INIETTABILE IN SIRINGA PRERIEMPITA" 1 SIRINGA DA

17,5 MG/0,467 ML CON AGO E TAMPONE IMBEVUTO DI ALCOL

050613076 – "20 MG SOLUZIONE INIETTABILE IN SIRINGA PRERIEMPITA" 1 SIRINGA DA

20 MG/0,533 ML CON AGO E TAMPONE IMBEVUTO DI ALCOL

050613088 – "22,5 MG SOLUZIONE INIETTABILE IN SIRINGA PRERIEMPITA" 1 SIRINGA DA

22,5 MG/0,600 ML CON AGO E TAMPONE IMBEVUTO DI ALCOL

050613090 – "25 MG SOLUZIONE INIETTABILE IN SIRINGA PRERIEMPITA" 1 SIRINGA DA

25 MG/0,667 ML CON AGO E TAMPONE IMBEVUTO DI ALCOL

050613102 – "27,5 MG SOLUZIONE INIETTABILE IN SIRINGA PRERIEMPITA" 1 SIRINGA DA

27,5 MG/0,733 ML CON AGO E TAMPONE IMBEVUTO DI ALCOL

050613114 – "30 MG SOLUZIONE INIETTABILE IN SIRINGA PRERIEMPITA" 1 SIRINGA DA

30 MG/0,800 ML CON AGO E TAMPONE IMBEVUTO DI ALCOL

 

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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Data della prima autorizzazione:

 

10.0 Data di revisione del testo

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Documento messo a disposizione da A.I.FA. in data: 16/09/2023

 


FARMACI EQUIVALENTI (stesso principio attivo)

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