Perindopril Indapamide Amlodipina Zentiva: Scheda Tecnica

Perindopril Indapamide Amlodipina Zentiva - Perindopril, Amlodipina E Indapamide - Perindopril/Indapamide/Amlodipina Zentiva รจ indicato come terapia di sostituzione per il trattamento ...

Perindopril Indapamide Amlodipina Zentiva

Perindopril Indapamide Amlodipina Zentiva รจ mutuabile (prescrivibile SSN)

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Perindopril Indapamide Amlodipina Zentiva: ultimo aggiornamento pagina: (Fonte: A.I.FA.)

Se sei un paziente, consulta anche il Foglietto Illustrativo (Bugiardino) di Perindopril Indapamide Amlodipina Zentiva

01.0 Denominazione del medicinale

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Lopridam 4 mg/ 1,25 mg/ 5 mg compresse Lopridam 4 mg/ 1,25 mg/ 10 mg compresse Lopridam 8 mg/ 2,5 mg/ 5 mg compresse Lopridam 8 mg/ 2,5 mg/ 10 mg compresse

 

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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Lopridam 4 mg/ 1,25 mg/ 5 mg compresse

Ogni compresa contiene 4 mg di perindopril erbumina equivalenti a 3,338 mg di perindopril, 1,25 mg di indapamide e 5 mg di amlodipina come amlodipina besilato.

Lopridam 4 mg/ 1,25 mg/ 10 mg compresse

Ogni compresa contiene 4 mg di perindopril erbumina equivalenti a 3,338 mg di perindopril, 1,25 mg di indapamide e 10 mg di amlodipina come amlodipina besilato.

Lopridam 8 mg/ 2,5 mg/ 5 mg compresse

Ogni compresa contiene 8 mg di perindopril erbumina equivalenti a 6,676 mg di perindopril, 2,5 mg di indapamide e 5 mg di amlodipina come amlodipina besilato.

Lopridam 8 mg/ 2,5 mg/ 10 mg compresse

Ogni compresa contiene 8 mg di perindopril erbumina equivalenti a 6,676 mg di perindopril, 2,5 mg di indapamide e 10 mg di amlodipina come amlodipina besilato.

Per lโ€™elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

 

03.0 Forma farmaceutica

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Compressa.

Lopridam 4 mg/ 1,25 mg/ 5 mg compresse: compresse rotonde di colore rosa scuro marmorizzato, del diametro di 7 mm con impresso "4 1.25 5" su un lato.

Lopridam 4 mg/ 1,25 mg/ 10 mg compresse: compresse rotonde di colore rosa marmorizzato, del diametro di 9,4 mm con impresso "4 1.25 10" su un lato.

Lopridam 8 mg/ 2,5 mg/ 5 mg compresse: compresse rotonde di colore rosa chiaro marmorizzato, del diametro di 9,4 mm con impresso "8 2.5 5" su un lato.

Lopridam 8 mg/ 2,5 mg/ 10 mg compresse: compresse rotonde di colore rosa scuro marmorizzato, del diametro di 9,4 mm con impresso "8 2.5 10" su un lato.

 

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Lopridam รจ indicato come terapia di sostituzione per il trattamento dellโ€™ipertensione essenziale, in pazienti adulti giร  controllati con lโ€™associazione perindopril/indapamide e amlodipina, assunti alla stessa dose.

 

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Posologia

I pazienti devono usare il dosaggio che corrisponde al loro precedente trattamento. La dose abituale di Lopridam รจ una compressa al giorno come dose singola.

Anziani (vedere paragrafo 4.4) Lโ€™eliminazione del perindoprilato diminuisce negli anziani (vedere paragrafo 5.2).

Il trattamento deve essere iniziato dopo aver considerato la risposta della pressione arteriosa e la funzionalitร  renale.

Danno renale (vedere paragrafo 4.4) Correlato a perindopril/indapamide In caso di danno renale grave (clearance della creatinina inferiore a 30 ml/min), il trattamento รจ controindicato.

In pazienti con danno renale moderato (clearance della creatinina pari a 30 – 60 ml/min), Lopridam 8 mg/ 2,5 mg/ 5 mg e Lopridam 8 mg/ 2,5 mg/ 10 mg compresse sono controindicati (vedere paragrafo 4.3).

In pazienti con una clearance della creatinina superiore o uguale a 60 ml/min, non รจ necessario modificare la dose. Il controllo medico periodico dovrร  prevedere un monitoraggio frequente della creatinina e del potassio.

Correlato ad amlodipina

Le modifiche delle concentrazioni plasmatiche dellโ€™amlodipina non sono correlate al grado di danno renale, pertanto si raccomanda il normale dosaggio. Amlodipina non รจ dializzabile (vedere paragrafo 5.2).

Compromissione epatica (vedere paragrafi 4.3, 4.4 e 5.2) In caso di grave compromissione epatica, il trattamento รจ controindicato.

In pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata, Lopridam deve essere somministrato con cautela, poichรฉ non sono state stabilite raccomandazioni di dosaggio per lโ€™amlodipina in questi pazienti.

Popolazione pediatrica

La sicurezza e lโ€™efficacia di Lopridam nei bambini e negli adolescenti non sono state stabilite. Lopridam non deve essere usato nei bambini e negli adolescenti.

Modo di somministrazione

La compressa deve essere assunta preferibilmente al mattino prima del pasto.

 

04.3 Controindicazioni

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Ipersensibilitร  ai principi attivi, ad altre sulfonammidi, ai derivati delle diidropiridine, a qualsiasi altro ACE inibitore o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Anamnesi di angioedema (edema di Quincke) correlato a precedente terapia con ACE inibitori (vedere paragrafo 4.4).

Uso concomitante con terapia a base di sacubitril/valsartan. Lopridam non deve essere iniziato prima che siano trascorse almeno 36 ore dallโ€™ultima dose di sacubitril/valsartan (vedere anche paragrafi 4.4 e 4.5).

Angioedema ereditario/idiopatico.

Secondo e terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafi 4.4 e 4.6).

Lโ€™uso concomitante con medicinali contenenti aliskiren รจ controindicato nei pazienti affetti da diabete mellito o compromissione renale (GFR <60 ml/min/1,73 m2) (vedere paragrafi 4.5 e 5.1).

Pazienti sottoposti a trattamenti extracorporei che portano il sangue a contatto con superfici caricate negativamente (vedere paragrafo 4.5).

Pazienti con stenosi bilaterale dell’arteria renale o stenosi dell’arteria renale nellโ€™unico rene funzionante (vedere paragrafo 4.4).

Danno renale grave (clearance della creatinina <30 ml/min).

Danno renale moderato (clearance della creatinina inferiore a 60 ml/min) per i dosaggi di Lopridam contenenti lโ€™associazione 8 mg/2,5 mg di perindopril/indapamide (es. Lopridam 8 mg/2,5 mg/5 mg e 8 mg/2,5 mg/10 mg).

Encefalopatia epatica.

Compromissione epatica grave.

Ipokaliemia.

La combinazione con agenti anti-aritmici cha causa torsione di punta (vedere paragrafo 4.5).

Allattamento (vedere paragrafo 4.6).

Pazienti in dialisi.

Pazienti con insufficienza cardiaca scompensata non trattata.

Ipotensione grave.

Shock (incluso shock cardiogeno).

Ostruzione del tratto di efflusso del ventricolo sinistro (es. stenosi aortica di grado elevato).

Insufficienza cardiaca con instabilitร  emodinamica dopo infarto acuto del miocardio.

 

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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Tutte le avvertenze relative a ogni componente, come elencato di seguito, si applicano anche allโ€™associazione fissa Lopridam.

Avvertenze

Duplice blocco del sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAAS)

Esiste lโ€™evidenza che l’uso concomitante di ACE inibitori, antagonisti del recettore dell’angiotensina II o aliskiren aumenta il rischio di ipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalitร  renale (inclusa lโ€™insufficienza renale acuta). Il duplice blocco del RAAS attraverso l’uso combinato di ACE inibitori, antagonisti del recettore dell’angiotensina II o aliskiren non รจ pertanto raccomandato (vedere paragrafi 4.5 e 5.1).

Se la terapia del duplice blocco รจ considerata assolutamente necessaria, ciรฒ deve avvenire solo sotto la supervisione di uno specialista e con uno stretto e frequente monitoraggio della funzionalitร  renale, degli elettroliti e della pressione sanguigna. Gli ACE inibitori e gli antagonisti del recettore dell’angiotensina II non devono essere usati contemporaneamente in pazienti con nefropatia diabetica.

Litio

La combinazione di litio con lโ€™associazione perindopril-indapamide รจ generalmente non raccomandata (vedere paragrafo 4.5).

Neutropenia/agranulocitosi/trombocitopenia e anemia

In pazienti trattati con ACE inibitori sono stati riscontrati casi di neutropenia/agranulocitosi/trombocitopenia e anemia. Nei pazienti con funzione renale normale e in assenza di altri fattori di complicazione, raramente compare neutropenia. Il perindopril deve essere somministrato con estrema cautela a pazienti con collagenopatie vascolari, trattati con agenti immunosoppressori, con allopurinolo o procainamide, o che presentino una combinazione di questi fattori di complicazione, specialmente in presenza di antecedente compromissione della funzionaliร  renale. Alcuni di questi pazienti hanno sviluppato infezioni gravi, che in alcuni casi non hanno risposto a una terapia antibiotica intensiva. Se questi pazienti vengono trattati con perindopril, si raccomanda di eseguire un controllo periodico della conta dei globuli bianchi e di invitarli a segnalare qualunque episodio di infezione (es. mal di gola, febbre) (vedere paragrafo 4.5 e 4.8).

Ipertensione renovascolare

Vi รจ un aumentato rischio di grave ipotensione e insufficienza renale quando i pazienti con stenosi bilaterale dell’arteria renale o stenosi dell’arteria nellโ€™unico rene funzionante vengono trattati con ACE inibitori (vedere paragrafo 4.3). Il trattamento con diuretici puรฒ essere un fattore che contribuisce. La perdita della funzionalitร  renale puรฒ verificarsi solo con piccoli cambiamenti nella creatinina sierica anche nei pazienti con stenosi unilaterale dell’arteria renale.

Ipersensibilitร /angioedema

Angioedema al volto, alle estremitร , alle labbra, alla lingua, alla glottide e/o alla laringe รจ stato raramente segnalato in pazienti trattati con ACE inibitori, perindopril incluso (vedere paragrafo 4.8). Ciรฒ puรฒ verificarsi in qualunque momento durante la terapia. In questi casi il trattamento con perindopril deve essere immediatamente sospeso e deve essere intrapreso un controllo appropriato per assicurare la completa risoluzione dei sintomi prima della dimissione del paziente. In queste situazioni quando lโ€™edema รจ limitato al volto e alle labbra, la reazione si รจ generalmente risolta senza trattamento, sebbene gli antistaminici siano stati utili nellโ€™alleviare i sintomi.

Un angioedema associato ad un edema laringeo puรฒ essere fatale. Nel caso in cui ci sia il coinvolgimento della lingua, della glottide o della laringe che possano provocare l’ostruzione delle vie aeree, deve essere somministrata prontamente una terapia appropriata, che puรฒ includere una soluzione di adrenalina sottocutanea a 1:1.000 (da 0,3 ml a 0,5 ml) e/o misure per il mantenimento della pervietร  delle vie aeree.

Nei pazienti di etnia nera trattati con ACE inibitori รจ stata riportata una maggiore incidenza di angioedema rispetto ai pazienti di altre etnie.

Pazienti con anamnesi di angioedema non correlato al trattamento con ACE inibitore possono presentare un rischio maggiore di comparsa di angioedema quando trattati con un ACE inibitore (vedere paragrafo 4.3).

Un aumentato rischio di angioedema รจ possibile con lโ€™uso concomitante di altri medicinali che possono causare angioedema (vedere paragrafo 4.3 e paragrafo 4.5).

Lโ€™uso concomitante degli ACE-inibitori e di sacubitril/valsartan รจ controindicato in considerazione dellโ€™aumento del rischio di angioedema. Il trattamento con sacubitril/valsartan non deve essere iniziato prima che siano trascorse almeno 36 ore dallโ€™ultima dose di perindopril. Il trattamento con perindopril non deve essere iniziato prima che siano trascorse almeno 36 ore dallโ€™ultima dose di sacubitril/valsartan (vedere paragrafi 4.3 e 4.5).

Lโ€™uso concomitante di ACE-inibitori e racecadotril, inibitori di mTOR (come sirolimus, everolimus, temsirolimus) e vildagliptin puรฒ determinare un aumento del rischio di angioedema (come rigonfiamento delle vie aeree o della lingua, associato o meno a difficoltร  respiratorie) (vedere paragrafo 4.5). Occorre cautela nellโ€™iniziare la terapia con racecadotril, inibitori di mTOR (come sirolimus, everolimus, temsirolimus) e vildagliptin in un paziente che sta giร  assumendo un ACE-inibitore.

รˆ stato riportato raramente angioedema intestinale in pazienti trattati con ACE inibitori. Questi pazienti presentavano dolore addominale (con o senza nausea o vomito); in alcuni casi non vi era una precedente anamnesi di angioedema del viso e i livelli di C-1 esterasi erano normali. Lโ€™angioedema รจ stato diagnosticato tramite procedure che includevano TAC addominale o ultrasuoni o con la chirurgia e i sintomi si sono risolti dopo la sospensione dellโ€™ACE inibitore. Lโ€™angioedema intestinale deve essere incluso nella diagnosi differenziale dei pazienti in trattamento con ACE inibitori che presentano dolore addominale.

Reazioni anafilattoidi durante trattamento di desensibilizzazione

In pazienti in terapia con ACE inibitori, sottoposti a un trattamento desensibilizzante per punture di imenotteri (api, vespe) sono stati riportati casi isolati di reazioni anafilattoidi severe e a rischio per la vita. Gli ACE inibitori devono essere impiegati con cautela in pazienti allergici desensibilizzati ed evitati in quelli che si stanno sottoponendo a immunoterapia. Tuttavia, tali reazioni possono essere prevenute sospendendo temporaneamente lโ€™ACE inibitore almeno 24 ore prima di intraprendere il trattamento, in quei pazienti che necessitano sia del trattamento con ACE inibitori che del trattamento di desensibilizzazione.

Reazioni anafilattoidi durante aferesi delle LDL

Raramente, in pazienti trattati con ACE inibitori sottoposti ad aferesi delle lipoproteine a bassa densitร  (LDL) con destran solfato sono stati riportati casi di reazioni anafilattoidi a rischio per la vita. Queste reazioni sono state evitate sospendendo temporaneamente il trattamento con lโ€™ACE inibitore prima di ogni aferesi.

Pazienti in emodialisi

In pazienti in dialisi con membrane ad alto flusso (ad es. AN 69) e in terapia concomitante con ACE inibitore sono state segnalate reazioni anafilattoidi. Per questi pazienti deve essere preso in considerazione lโ€™impiego di un tipo diverso di membrane per dialisi o di una classe diversa di agenti antipertensivi.

Aldosteronismo primario

I pazienti con aldosteronismo primario generalmente non rispondono ai farmaci anti-ipertensivi che agiscono attraverso l’inibizione del RAS. Pertanto, l’uso di Lopridam non รจ raccomandato in questi pazienti.

Gravidanza

La terapia con ACE inibitori non deve essere iniziata durante la gravidanza. A meno che il proseguimento della terapia con un ACE inibitore non sia considerato essenziale, per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere a trattamenti antipertensivi alternativi, con comprovato profilo di sicurezza per lโ€™uso in gravidanza. Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento con ACE inibitori deve essere interrotto immediatamente e, se appropriato, deve essere iniziata una terapia alternativa (vedere paragrafi 4.3 e 4.6).

Encefalopatia epatica

Quando รจ compromessa la funzionalitร  epatica, i diuretici tiazidici e affini possono provocare un’encefalopatia epatica. In questi casi, la somministrazione del diuretico deve essere immediatamente sospesa.

Effusione coroidale, miopia acuta e/o glaucoma secondario acuto ad angolo chiuso

La sulfonamide o i farmaci derivanti da sulfonamidi possono causare una reazione idiosincrasica, che determina effusione coroidale con difetti del campo visivo, miopia transitoria e/o glaucoma acuto ad angolo chiuso.

I sintomi comprendono diminuzione dellโ€™acuitร  visiva ad insorgenza acutaa o dolore oculare e in genere si manifestano entro poche ore o settimane dall’inizio della somministrazione del farmaco.

Il trattamento primario รจ quello di interrompere l’assunzione del farmaco il piรน rapidamente possibile. Puรฒ essere necessario prendere in considerazione il trattamento medico di urgenza o lโ€™intervento chirurgico se la pressione intraoculare rimane non controllata. I fattori di rischio per lo sviluppo del glaucoma acuto ad angolo chiuso possono includere unโ€™anamnesi positiva per allergia alle penicilline o alla sulfonamide.

Fotosensibilitร 

Sono stati riportati casi di reazioni di fotosensibilitร  con tiazidici e diuretici affini (vedere paragrafo 4.8). Se la reazione di fotosensibilitร  compare durante il trattamento, se ne raccomanda lโ€™interruzione. In caso sia comunque necessaria la ri- somministrazione del diuretico si raccomanda di proteggere le aree esposte al sole o ai raggi artificiali UVA.

Atleti

Gli atleti devono tenere in consideazione che questo medicinale contiene indapamide che puรฒ causare una risposta positiva ai test anti-doping.

Precauzioni di impiego

Funzionalitร  renale

In caso di danno renale grave (clearance della creatinina < 30 ml/min), il trattamento con lโ€™associazione perindopril/indapamide รจ controindicato.

In pazienti con danno renale moderato (clearance della creatinina < 60 ml/min), il trattamento con i dosaggi di Lopridam contenenti 8 mg/2,5 mg di perindopril/indapamide in associazione (es. Lopridam 8 mg/2,5 mg/5 mg e 8 mg/2,5 mg/10 mg) รจ controindicato.

In alcuni pazienti ipertesi senza lesione renale apparente preesistente e per i quali gli esami del sangue dei reni hanno mostrato una insufficienza renale funzionale, il trattamento deve essere sospeso ed eventualmente ripreso ad una posologia ridotta oppure con uno solo dei componenti.

La pratica corrente deve prevedere per questi pazienti un monitoraggio frequente del potassio e della creatinina, dopo due settimane di trattamento e successivamente ogni due mesi in periodo di stabilitร  terapeutica. รˆ stata riscontrata insufficienza renale principalmente nei pazienti con grave insufficienza cardiaca o sottostante insufficienza renale, compresa la stenosi dell’arteria renale.

Il farmaco รจ generalmente sconsigliato in caso di stenosi bilaterale dellโ€™arteria renale o di funzionalitร  ridotta ad un solo rene.

I diuretici tiazidici e affini sono pienamente efficaci solo quando la funzionalitร  renale รจ normale o solo lievemente compromessa (livelli di creatinina piรน bassi di circa 25 mg/l, ad es. 220 ยตmol/l nellโ€™adulto).

Negli anziani il valore dei livelli plasmatici di creatinina deve essere aggiustato in relazione allโ€™etร , peso e sesso del paziente in accordo alla formula di Cockroft: clcr = (140 โˆ’ etร ) x peso corporeo / 0,814 ร— livelli plasmatici di creatinina con: etร  espressa in anni peso corporeo in kg

livelli plasmatici di creatinina in ยตmol/l

risultato per 0,85.

Lโ€™ipovolemia, secondaria alla perdita di acqua e sodio causata dai diuretici allโ€™inizio del trattamento, determina una riduzione della filtrazione glomerulare. Ciรฒ puรฒ risultare in un aumento dellโ€™urea plasmatica e dei livelli di creatinina. Questa insufficienza renale funzionale transitoria รจ senza conseguenze negative nei pazienti con funzionalitร  renale normale ma puรฒ comunque peggiorare un danno renale preesistente.

Amlodipina puรฒ essere usata a dosaggi normali in pazienti con danno renale. Variazioni delle concentrazioni plasmatiche di amlodipina non sono correlate con il grado di danno renale.

Lโ€™amlodipina non รจ dializzabile.

Ipotensione e deplezione idroelettrolitica

– I pazienti trattati con perindopril/indapamide sono a rischio di ipotensione improvvisa in presenza di preesistente deplezione sodica (in particolare in individui con stenosi dell’arteria renale). Pertanto i segni clinici di deplezione idroelettrolitica, che possono sopraggiungere in occasione di un episodio intercorrente di diarrea o di vomito, devono essere sistematicamente ricercati. Deve essere effettuato un controllo regolare degli elettroliti plasmatici in questi pazienti.

Una marcata ipotensione puรฒ richiedere lโ€™esecuzione di una infusione endovenosa di soluzione salina isotonica.

Una ipotensione transitoria non costituisce controindicazione al proseguimento del trattamento. Una volta ristabilita una soddisfacente volemia e pressione arteriosa, รจ possibile riprendere il trattamento a dose ridotta oppure con uno solo dei componenti.

– Una marcata stimolazione del sistema renina-angiotensina-aldosterone, in particolare durante una marcata deplezione di acqua ed elettroliti (dieta rigida a basso contenuto di sodio o trattamento diuretico prolungato), รจ stata osservata con perindopril in pazienti la cui pressione sanguigna era inizialmente bassa, in casi di stenosi arteriosa renale, insufficienza cardiaca congestizia o cirrosi con edema e ascite.

Il blocco di questo sistema con un ACE inibitore puรฒ quindi causare, in particolare al momento della prima somministrazione e durante le prime due settimane di trattamento, unโ€™improvvisa caduta della pressione sanguigna e/o un aumento dei livelli plasmatici di creatinina, mostrando unโ€™insufficienza renale funzionale. Occasionalmente questa puรฒ essere ad insorgenza acuta, benchรฉ raramente, e dopo un intervallo di tempo variabile. In tali casi, il trattamento deve essere iniziato ad una dose piรน bassa, e aumentata progressivamente.

I livelli di sodio devono essere testati prima dellโ€™inizio del trattamento con indapamide, poi ad intervalli regolari. La riduzione dei livelli di sodio puรฒ essere inizialmente asintomatica e perciรฒ รจ essenziale un controllo regolare. Il controllo deve essere piรน frequente nei pazienti anziani e cirrotici (vedere paragrafi 4.8 e 4.9). Qualunque terapia diuretica puรฒ provocare iponatriemia, talvolta con conseguenze molto gravi. Lโ€™iponatriemia con ipovolemia puรฒ essere responsabile di disidratazione e ipotensione ortostatica. La perdita concomitante di ioni cloruro, puรฒ portare ad alcalosi metabolica secondaria compensatoria: lโ€™incidenza e la gravitร  di questo effetto sono lievi.

Livelli di potassio

L’associazione di indapamide con perindopril non esclude la comparsa di ipokaliemia, soprattutto nei pazienti diabetici o con insufficienza renale. Come per ogni altro antipertensivo in associazione con un diuretico, deve essere effettuato un controllo regolare del potassio plasmatico.

Gli ACE-inibitori possono provocare iperkaliemia poichรฉ inibiscono il rilascio di aldosterone. Tale effetto non รจ solitamente significativo nei pazienti con una funzionalitร  renale nella norma. Tuttavia, nei pazienti con una funzionalitร  renale compromessa e/o nei pazienti che assumono integratori di potassio (inclusi sostituti del sale), diuretici risparmiatori del potassio, trimetoprim o cotrimoxazolo, noto anche come trimetoprim/sulfametoxazolo, e soprattutto antagonisti dellโ€™aldosterone o bloccanti del recettore dellโ€™angiotensina, si puรฒ verificare iperkaliemia. I diuretici risparmiatori del potassio e i bloccanti del recettore dellโ€™angiotensina devono essere usati con cautela nei pazienti in terapia con ACE-inibitori e si devono contestualmente monitorare il potassio sierico e la funzionalitร  renale (vedere paragrafo 4.5).

– In alcuni pazienti in terapia con ACE inibitori, perindopril incluso, รจ stato osservato un aumento delle concentrazioni sieriche di potassio. I fattori di rischio per lโ€™insorgenza di iperkaliemia includono insufficienza renale, peggioramento della funzionalitร  renale, etร  (> 70 anni), diabete mellito, eventi concomitanti, in particolare disidratazione, scompenso cardiaco acuto, acidosi metabolica e uso concomitante di diuretici risparmiatori di potassio (ad es., spironolattone, eplerenone, triamterene o amiloride), integratori di potassio o sostituti del sale contenenti potassio; o quei pazienti che assumono altri farmaci associati ad un incremento del potassio sierico (es. eparina, co- trimossazolo noto anche come trimetoprim/sulfametossazolo, altri ACE inibitori, antagonisti dei recettori delโ€™angiotensina II, acido acetisalicilico ≥ 3 g/giorno, COX-2 inibitori e FANS non selettivi, agenti immunosopressori come ciclosporina o tacrolimus, trimetoprim ). L’uso di integratori di potassio, diuretici risparmiatori di potassio, o sostituti del sale contenenti potassio, in particolare nei pazienti con funzionalitร  renale compromessa, puรฒ portare ad un aumento significativo del potassio sierico. Lโ€™iperkaliemia puรฒ causare gravi, talvolta fatali aritmie. Se si ritiene opportuno lโ€™uso concomitante degli agenti sopra menzionati, essi devono essere utilizzati con cautela e deve essere effettuato un frequente monitoraggio del potassio sierico (vedere paragrafo 4.5).

La deplezione potassica con ipokaliemia rappresenta il rischio maggiore dei diuretici tiazidici e affini.

Il rischio di insorgenza della riduzione dei livelli di potassio (< 3,4 mmol/l) deve essere prevenuto in alcuni pazienti a rischio quali soggetti anziani e/o denutriti, politrattati o meno, pazienti cirrotici con edema e ascite, coronaropatici e pazienti con insufficienza cardiaca.

In questi casi, l’ipokaliemia aumenta la tossicitร  cardiaca dei glicosidi cardiaci ed il rischio di turbe del ritmo cardiaco.

Anche i soggetti con intervallo QT lungo, di origine sia congenita che iatrogena, sono a rischio. L’ipokaliemia, come pure la bradicardia, agisce come fattore predisponente alla comparsa di turbe gravi del ritmo cardiaco, soprattutto di torsioni di punta, che possono essere fatali.

In tutti questi casi, รจ necessario un controllo piรน frequente dei livelli di potassio. Il primo controllo del potassio plasmatico deve essere effettuato nel corso della prima settimana di trattamento.

Se si rilevano bassi livelli di potassio, si richiede la loro correzione.

Livelli di calcio

I diuretici tiazidici e affini possono ridurre l’escrezione urinaria di calcio e provocare un aumento leggero e transitorio dei livelli di calcio plasmatici. Un aumento marcato dei livelli di calcio puรฒ essere correlato ad un iperparatiroidismo non diagnosticato. In questi casi, il trattamento deve essere interrotto prima di testare la funzionalitร  paratiroidea.

Acido urico

Nei pazienti iperuricemici trattati con indapamide, puรฒ aumentare la tendenza ad attacchi di gotta.

Ipertensione renovascolare

Il trattamento dell’ipertensione renovascolare รจ la rivascolarizzazione. Tuttavia, gli inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina possono risultare utili per quei pazienti affetti da un’ipertensione renovascolare in attesa di un intervento chirurgico correttivo o quando esso non รจ possibile.

Se Lopridam รจ prescritto a pazienti con stenosi dellโ€™arteria renale accertata o sospetta, il trattamento deve essere iniziato in ambiente ospedaliero, a bassa dose e sotto controllo della funzionalitร  renale e dei livelli di potassio, poichรฉ alcuni pazienti hanno sviluppato un’insufficienza renale funzionale, rivelatasi reversibile con l’interruzione del trattamento.

Aterosclerosi

Il rischio di ipotensione รจ presente in tutti i pazienti, ma si dovrร  essere particolarmente prudenti in quei pazienti affetti da cardiopatia ischemica o insufficienza circolatoria cerebrale, iniziando il trattamento con perindopril ad un dosaggio ridotto.

Compromissione epatica

Raramente, gli ACE inibitori sono stati associati ad una sindrome che inizia con ittero colestatico e progredisce verso una necrosi epatica fulminante e (talora) verso la morte. Il meccanismo di tale sindrome non รจ noto. Pazienti in trattamento con ACE inibitori che sviluppano ittero o un marcato incremento degli enzimi epatici devono interrompere lโ€™assunzione dellโ€™ACE inibitore e ricevere una appropriata assistenza medica (vedere paragrafo 4.8).

Lโ€™emivita plasmatica di amlodipina รจ prolungata e i valori dellโ€™AUC sono maggiori in pazienti con funzionalitร  epatica compromessa; per questi pazienti non sono stati stabiliti specifici dosaggi. Amlodipina dovrebbe quindi essere inizialmente assunta al dosaggio piรน basso ed usata con cautela sia allโ€™inizio del trattamento che allโ€™aumentare del dosaggio. Nei pazienti con compromissione epatica grave puรฒ essere richiesto un graduale aggiustamento del dosaggio e un attento monitoraggio.

Insufficienza cardiaca/insufficienza cardiaca grave

I pazienti con insufficienza cardiaca devono essere trattati con cautela.

In uno studio clinico a lungo termine, controllato con placebo, in pazienti con insufficienza cardiaca grave (classe NYHA III e IV) lโ€™incidenza di edema polmonare รจ stata piรน elevata nel gruppo trattato con amlodipina rispetto al gruppo placebo (vedere paragrafo 5.1). I bloccanti dei canali del calcio, inclusa amlodipina, devono essere usati con cautela nei pazienti con insufficienza cardiaca congestizia, poichรฉ possono far aumentare il rischio di futuri eventi cardiovascolari e di mortalitร .

In pazienti con insufficienza cardiaca grave (grado IV) il trattamento con perindopril deve essere iniziato sotto insufficienza coronarica non deve essere interrotto: lโ€™ACE inibitore deve essere aggiunto al beta-bloccante.

Stenosi della valvola aortica o mitrale / cardiomiopatia ipertrofica

Gli ACE inibitori devono essere utilizzati con cautela in pazienti con ostruzione del tratto d’efflusso del ventricolo sinistro.

Crisi ipertensive

La sicurezza e lโ€™efficacia dellโ€™amlodipina nelle crisi ipertensive non รจ stata stabilita.

Pazienti diabetici

Nei pazienti con diabete mellito insulinodipendente (tendenza spontanea ad avere elevati livelli di potassio), il trattamento deve essere iniziato sotto supervisione medica con una dose iniziale ridotta.

Nei pazienti diabetici precedentemente trattati con agenti antidiabetici orali o insulina, i livelli di glicemia devono essere attentamente controllati durante il primo mese di trattamento con un ACE inibitore (vedere paragrafo 4.5) o durante i trattamento con indapamide, in particolare quando i livelli di potassio sono bassi.

Differenze etniche

Al pari di altri inibitori dellโ€™enzima di conversione dellโ€™angiotensina, perindopril รจ apparentemente meno efficace nel ridurre la pressione arteriosa in pazienti di etnia nera rispetto ai pazienti di altre etnie, probabilmente a causa di una maggiore prevalenza di ridotte concentrazioni di renina nella popolazione ipertesa di etnia nera.

Intervento chirurgico/anestesia

In caso di anestesia, specialmente se l’anestesia รจ effettuata con agenti a potenziale ipotensivo, gli inibitori dell’enzima di conversione dellโ€™angiotensina possono provocare ipotensione.

L’interruzione del trattamento, quando possibile, รจ quindi raccomandata un giorno prima dell’intervento chirurgico per gli inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina a lunga durata d’azione, come perindopril.

Tosse

A seguito dellโ€™uso di ACE inibitori รจ stata riportata la comparsa di tosse secca, essa รจ caratterizzata dalla sua persistenza e dalla sua scomparsa dopo lโ€™interruzione del trattamento. In presenza di questo sintomo si deve considerare una possibile eziologia iatrogena. Nel caso in cui la prescrizione di un inibitore dell’enzima di conversione dell’angiotensina sia tuttavia preferita, si puรฒ considerare di continuare il trattamento.

Anziani

Prima dell’inizio del trattamento con perindopril devono essere controllati la funzionalitร  renale e i livelli di potassio. La dose iniziale deve essere pertanto adattata in funzione della risposta pressoria, in particolare in caso di deplezione idroelettrolitica, per evitare la comparsa di improvvisa ipotensione.

Nei pazienti anziani lโ€™aumento del dosaggio di amlodipina deve avvenire con cautela (vedere paragrafi 4.2 e 5.2).

Popolazione pediatrica

La sicurezza e lโ€™efficacia di Lopridam nei bambini e negli adolescenti non sono state stabilite.

Avvertenze sugli eccipienti

Questo medicinale contiene meno di lmmol di sodio (23 mg) per compressa, pertanto si puรฒ dire โ€œlibero da sodioโ€.

 

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

Indice

I dati degli studi clinici hanno dimostrato che il duplice blocco del sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAAS) attraverso l’uso combinato di ACE inibitori, antagonisti del recettore dell’angiotensina II o aliskiren, รจ associato ad una maggiore frequenza di eventi avversi quali ipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalitร  renale (inclusa lโ€™insufficienza renale acuta) rispetto all’uso di un singolo agente attivo sul sistema RAAS (vedere paragrafi 4.3, 4.4 e 5.1). Farmaci che inducono iperkaliemia Alcuni farmaci o classi terapeutiche possono aumentare lโ€™incidenza di iperkaliemia: aliskiren, sali di potassio, diuretici risparmiatori di potassio, ACE inibitori, antagonisti dei recettori dellโ€™angiotensina II, FANS, eparine, agenti immunosoppressori come ciclosporina o tacrolimus, trimetoprim. Lโ€™associazione di questi farmaci aumenta il rischio di iperkaliemia.

Uso concomitante controndicato (vedere paragrafo 4.3)

Componente Interazione con Descrizione dellโ€™interazione
perindopril Aliskiren In pazienti diabetici o con danno renale, rischio di
iperkaliemia, peggioramento della funzionalitร  renale e
della morbilitร  cardiovascolare e aumento della mortalitร .
Sacubril/valsartan Lโ€™uso concomitante di ACE inibitori con
sacubitril/valsartan รจ controindicato in quanto questo
aumenta il rischio di angioedema (vedere paragrafo 4.3 e
4.4).
Trattamenti extracorporei Trattamenti extracorporei che portano il sangue a contatto
con superfici caricate negativamente come dialisi o
emofiltrazione con certe membrane ad alto flusso (ad
esempio membrane di poliacrilonitrile) e aferesi di
lipoproteine a bassa densitร  con destrano solfato a causa
dell’aumentato rischio di gravi reazioni anafilattoidi (vedere
paragrafo 4.3). Se รจ richiesto tale trattamento, si dovrebbe
prendere in considerazione l’uso di un diverso tipo di
membrana per dialisi o di una classe diversa di
antipertensivo.

Uso concomitante non raccomandato

Componente Interazione con Descrizione dellโ€™interazione
perindoprilper Aliskiren In pazienti diversi dai diabetici o con danno renale, rischio di iperkaliemia, peggioramento della funzionalitร  renale e della morbilitร  cardiovascolare e aumento della morbilitร  e della mortalitร  (vedere paragrafo 4.4).
Terapia concomitante con ACE inibitore e bloccante dei recettori dellโ€™angiotensina รˆ stato riportato in letteratura che in pazienti con malattia aterosclerotica conclamata, insufficienza cardiaca, o diabete con danno dโ€™organo terminale, la terapia concomitante con un ACE inibitore e un bloccante del recettore dellโ€™angiotensina รจ associata ad una piรน elevata frequenza di ipotensione, sincope, iperkaliemia e peggioramento della funzionalitร  renale (inclusa insufficienza renale acuta) in confronto allโ€™uso di un singolo agente del sistema renina- angiotensina-aldosterone. Il doppio blocco (ad es. associando un ACE inibitore con un antagonista del recettore dellโ€™angiotensina II) deve essere limitato a casi definiti singolarmente con stretto monitoraggio di
funzionalitร  renale, livelli di potassio e pressione sanguigna (vedere paragrafo 4.4).
Estramustina Rischio di un aumento degli effetti avversi come edema angioneurotico (angioedema).
Diuretici risparmiatori di potassio (ad es. triamterene, amiloride), potassio (sali), integratori di potassio o sostituti del sale contenenti potassio Sebbene il potassio sierico si mantenga generalmente nei limiti della norma, in alcuni pazienti trattati con perindopril si puรฒ sviluppare iperkaliemia., specialmente in associazione a compromissione renale (effetti additivi iperkaliemici). I diuretici risparmiatori del potassio (come spironolattone, triamterene o amiloride), gli integratori di potassio o i sostituti del sale contenenti potassio possono condurre ad un significativo aumento del potassio sierico. Pertanto, lโ€™associazione di perindopril con i farmaci sopra citati non รจ raccomandata. Se รจ indicato lโ€™uso concomitante, occorre utilizzare la debita cautela e monitorare frequentemente il potassio sierico. Per lโ€™uso dello spironolattone
nellโ€™insufficienza cardiaca, vedere paragrafo โ€œUso concomitante che necessita di particolari precauzioniโ€.
perindopril/ indapamide Litio Durante la somministrazione concomitante di litio con ACE inibitori sono stati riportati aumenti reversibili delle concentrazioni di litio nel siero e tossicitร . Lโ€™uso dellโ€™associazione di perindopril e indapamide con litio non รจ raccomandata, ma qualora si rendesse necessaria tale associazione, deve essere effettuato un attento controllo dei
livelli di litio nel siero (vedere paragrafo 4.4).
amlodipina Dantrolene (infusione) Negli animali, in seguito a somministrazione di verapamil e dantrolene per via endovenosa sono stati osservati fibrillazione ventricolare letale e collasso cardiovascolare associati a iperkaliemia. A causa del rischio di iperkaliemia, si raccomanda di evitare la somministrazione concomitante di bloccanti dei canali del calcio come amlodipina in pazienti soggetti ad ipertermia maligna e nel trattamento dellโ€™ipertermia maligna.

Uso concomitante che necessita di particolari precauzioni

Componente Interazione con Descrizione dellโ€™interazione
perindopril Antidiabetici (insulina, Studi epidemiologici hanno suggerito che la
agenti ipoglicemizzanti somministrazione concomitante di ACE inibitori e farmaci
orali) antidiabetici (insuline, agenti ipoglicemizzanti orali)
possono causare un aumento dellโ€™effetto di abbassamento
del glucosio ematico con rischio di ipoglicemia. Questo
fenomeno sembra verificarsi maggiormente durante le
prime settimane del trattamento in associazione e in
pazienti con danno renale.
Diuretici non Pazienti che assumono diuretici, e specialmente quelli che
risparmiatori di potassio presentano deplezione di volume e/o di sale, possono
presentare una eccessiva riduzione della pressione
sanguigna dopo lโ€™inizio della terapia con un ACE inibitore.
La possibilitร  di effetti ipotensivi puรฒ essere ridotta con
lโ€™interruzione del diuretico, con lโ€™aumento del volume o
con lโ€™assunzione di sale prima di iniziare la terapia con dosi
basse e progressive di perindopril.
Nellโ€™ipertensione arteriosa, quando la terapia diuretica
iniziale puรฒ aver causato deplezione di sale/volume, il
diuretico deve essere interrotto prima di iniziare lโ€™ACE
inibitore, nel qual caso un diuretico non risparmiatore di
potassio puรฒ essere successivamente reintrodotto o lโ€™ACE
inibitore deve essere iniziato con un basso dosaggio e
progressivamente aumentato.
Nellโ€™insufficienza cardiaca congestizia trattata con
diuretici, lโ€™ACE inibitore deve essere iniziato con un
dosaggio molto basso, possibilmente dopo la riduzione del
dosaggio del diuretico non risparmiatore di potassio
associato.
In tutti i casi, la funzionalitร  renale (livelli di creatinina) deve essere monitorata durante le prime settimane di terapia con ACE inibitore.
perindopril Diuretici risparmiatori di potassio (eplerenone, spironolattone) Con eplerenone o spironolattone a dosi tra 12,5 mg e 50 mg al giorno e con basse dosi di ACE inibitori:
nel trattamento dellโ€™insufficienza cardiaca di classe II-IV (NYHA) con frazione di eiezione <40%, e precedentemente trattata con ACE inibitori e diuretici dellโ€™ansa, rischio di iperkaliemia, potenzialmente letale, specialmente in caso di non osservanza delle raccomandazioni prescrittive di questa associazione.
Prima di iniziare lโ€™associazione, controllare lโ€™assenza di iperkaliemia e danno renale.
Uno stretto monitoraggio della kaliemia e creatinemia รจ
raccomandato una volta a settimana nel primo mese di trattamento e, successivamente, una volta al mese.
Racecadotril, inibitori di mTOR (ad es. sirolimus, everolimus, temsirolimus) Lโ€™uso concomitante di ACE-inibitori con racecadotril e inibitori di mTOR (come sirolimus, everolimus, temsirolimus) puรฒ determinare un aumento del rischio di angioedema (vedere paragrafo 4.4).
Trimetoprim, cotrimossazolo (trimetoprim/sulfametos- sazolo) Occorre esercitare la debita cautela anche nel somministrare perindopril in concomitanza con altri agenti che aumentano il potassio sierico, come trimetoprim e cotrimoxazolo (trimetoprim/sulfametoxazolo), in quanto รจ noto che trimetoprim agisce da diuretico risparmiatore del potassio come lโ€™amiloride (vedere paragrafo 4.4).
Ciclosprina Durante lโ€™uso concomitante di ACE-inibitori e ciclosporina si puรฒ manifestare iperkaliemia. Si raccomanda il monitoraggio del potassio sierico.
eparina Durante lโ€™uso concomitante di ACE-inibitori ed eparina si puรฒ manifestare iperkaliemia. Si raccomanda il monitoraggio del potassio sierico.
indapamide Farmaci che inducono torsione di punta Per il rischio di ipokaliemia, lโ€™indapamide deve essere somministrata con cautela in associazione a farmaci che inducono torsioni di punta come gli antiaritmici di classe IA (chinidina, idrochinidina, disopiramide); gli antiaritmici di classe III (amiodarone, dofetilide, ibutilide, bretilio, sotalolo); alcuni neurolettici (clorpromazina, ciamemazina, levomepromazina, tioridazina, trifluoperazina), benzamidi (amisulpride, sulpiride, sultopride, tiapride), butirrofenoni (droperidolo, aloperidolo), altri neurolettici (pimozide); altre sostanze quali bepridil, cisapride, difemanile, eritromicina ev, alofantrina, mizolastina, moxifloxacina, pentamidina, sparfloxacina, vincamina ev, metadone, astemizolo, terfenadina.
Prevenzione dellโ€™abbassamento dei livelli di potassio e correzione, se necessario: controllo dellโ€™intervallo QT.
Farmaci che riducono i livelli di potassio Amfotericina B (via ev), glucocorticoidi e mineralcorticoidi (via sistemica), tetracosactide, lassativi stimolanti: Aumento del rischio di riduzione dei livelli di potassio (effetto
additivo). Controllo dei livelli di potassio e correzione, se necessario; si richiede particolare attenzione nei casi trattati
con glicosidi cardioattivi. Utilizzare lassativi non stimolanti.
Preparazioni digitaliche La riduzione dei livelli di potassio favorisce gli effetti tossici delle preparazioni digitaliche. Controllo dei livelli di potassio e dellโ€™ECG e, se necessario, riconsiderare il
trattamento.
Allopurinolo Il trattamento concomitante con indapamide puรฒ aumentare l’incidenza delle reazioni di ipersensibilitร  all’allopurinolo.
perindopril/ indapamide Baclofene Potenziamento dell’effetto antipertensivo.
Controllo della pressione arteriosa e adattamento della dose dell’antipertensivo, se necessario.
Farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS) (compreso lโ€™acido acetilsalicilico ≥ 3g/die) Quando gli ACE inibitori vengono somministrati contemporaneamente a farmaci antiinfiammatori non steroidei (ad es. lโ€™acido acetilsalicilico a regimi di dosaggio antiinfiammatorio, inibitori delle COX-2 e FANS non selettivi), puรฒ verificarsi unโ€™attenuazione dellโ€™effetto antipertensivo. Lโ€™uso concomitante di ACE inibitori e di FANS puรฒ portare ad un aumento del rischio di peggioramento della funzionalitร  renale, compresa una possibile insufficienza renale acuta, e ad un aumento del potassio sierico, in particolare nei pazienti con preesistente bassa funzionalitร  renale. Tale combinazione deve essere somministrata con cautela, in particolare nei pazienti anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzionalitร  renale dopo lโ€™inizio della terapia concomitante
ed, in seguito, periodicamente.
amlodipina Inibitori del CYP3A4 Lโ€™uso concomitante di amlodipina con forti o inibitori del CYP3A4 potenti o moderati (inibitori della proteasi, antifungini azolici, macrolidi quali eritromicina o claritromicina, verapamil o diltiazem) puรฒ causare un aumento significativo dellโ€™esposizione allโ€™amlodipina che determina un aumentato rischio di ipotensione. Il significato clinico di queste variazioni farmacocinetiche puรฒ essere piรน pronunciato negli anziani. Possono essere richiesti un monitoraggio clinico dei pazienti e un
aggiustamento del dosaggio.
Tacrolimus Vi รจ il rischio di un aumento dei livelli ematici di tacrolimus quando รจ co-somministrato con amlodipina. Al fine di evitare fenomeni di tossicitร  da tacrolimus, la somministrazione di amlodipina in pazienti trattati con tacrolimus, richiede il monitoraggio dei livelli ematici di tacrolimus e aggiustamenti della dose di tacrolimus quando
opportuno.
Meccanismo Target degli inibitori di Rapamicina (mTOR) Gli inibitori di mTOR come sirolimus, temsirolimus e everolimus sono substrati del CYP3A. L’amlodipina รจ un debole inibitore del CYP3A. Con l’uso concomitante di inibitori di mTOR, l’amlodipina puรฒ aumentare
l’esposizione agli inibitori di mTOR.

Uso concomitante che richiede attenzione

Componente Interazioni con Descrizione dellโ€™interazione
perindopril Agenti antipertensivi e vasodilatatori Lโ€™uso concomitante di questi agenti puรฒ aumentare lโ€™effetto ipotensivo di perindopril. Lโ€™uso concomitante di nitroglicerina e altri nitrati, o altri vasodilatatori, puรฒ ulteriormente ridurre la pressione sanguigna.
Allopurinolo, citostatici o agenti immunosoppressori,
corticosteroidi sistemici o procainamide
La somministrazione concomitante con ACE inibitori puรฒ portare ad un incremento del rischio di leucopenia (vedere paragrafo 4.4).
Farmaci anestetici Gli ACE inibitori possono potenziare lโ€™effetto ipotensivo di alcuni farmaci anestetici (vedere paragrafo 4.4) .
Gliptine (linagliptina, saxagliptina, sitagliptina, vildagliptina) Aumento del rischio di angioedema, dovuto alla diminuzione dellโ€™attivitร  della dipeptidil peptidasi IV (DPP- IV) causata dalla gliptina, in pazienti co-trattati con un ACE inibitore.
Simpaticomimetici I simpaticomimetici possono ridurre gli effetti antipertensivi degli ACE inibitori.
Oro Raramente sono state riportate reazioni nitritoidi (i sintomi comprendono vampate al volto, nausea, vomito e ipotensione) in pazienti in trattamento con oro per via
iniettabile (sodio aurotiomalato) e concomitante terapia con ACE inibitori, incluso perindopril.
Diuretici risparmiatori di potassio (amiloride, spironolattone, triamterene) Mentre si fa uso delle combinazioni in alcuni pazienti, si puรฒ ancora verificare ipocaliemia o ipercaliemia (in particolare in pazienti con insufficienza renale o diabete). Si deve monitorare i livelli plasmatici di potassio e lโ€™ECG e,
se necessario, rivedere il trattamento.
Metformina Acidosi lattica dovuta alla metformina causata da una eventuale insufficienza renale funzionale legata ai diuretici e piรน specificamente ai diuretici dell’ansa. Non utilizzare la metformina se i livelli di creatinina plasmatica superano 15 mg/l (135 ยตmol/l) negli uomini e 12 mg/l (110 ยตmol/l) nelle
donne.
Mezzi di contrasto iodati In caso di disidratazione provocata dai diuretici, esiste un aumento del rischio di insufficienza renale acuta, in particolare ad alto dosaggio di mezzi di contrasto iodati.
Deve essere eseguita una reidratazione prima della somministrazione del mezzo iodato.
Calcio (sali) Rischio di un aumento dei livelli di calcio dovuto alla ridotta eliminazione del calcio nelle urine.
Ciclosporina, tacrolimus Rischio di aumento dei livelli di creatinina senza variazione dei tassi circolanti di ciclosporina, anche in assenza di deplezione idrosalina.
Corticosteroidi, tetracosactide (via sistemica) Riduzione dell’effetto antipertensivo (ritenzione idrosalina da parte dei corticosteroidi).
perindopril/ indapamide Antidepressivi imipramino-simili (triciclici), neurolettici Aumento dell’effetto antipertensivo e aumento del rischio di ipotensione ortostatica (effetto additivo).
amlodipina Induttori del CYP3A4 In seguito alla somministrazione di induttori noti del CYP3A4, le concentrazioni plasmatiche di amlodipina possono variare. Pertanto, la pressione arteriosa deve essere monitorata e si deve considerare la regolazione del dosaggio sia durante che dopo lโ€™uso concomitante del
medicinale in particolare con forti induttori del CYP3A4
(ad es. rifampicina, Hypericum perforatum).
La somministrazione di amlodipina con pompelmo o succo di pompelmo non รจ raccomandata in quanto la biodisponibilitร  puรฒ essere aumentata in alcuni pazienti determinando un aumento degli effetti di abbassamento della pressione.
Altri agenti antipertensivi Lโ€™effetto di abbassamento della pressione arteriosa dellโ€™amlodipina si aggiunge allโ€™effetto di abbassamento della pressione di altri medicinali con proprietร 
antipertensive.
Ciclosporina Non sono stati condotti studi di interazione farmacologica con ciclosporina e amlodipina in volontari sani o in altre popolazioni ad eccezione dei pazienti che hanno subito un trapianto renale, nei quali รจ stato osservato un aumento variabile della concentrazione di ciclosporina (in media 0%
– 40%). รˆ necessario prendere in considerazione il monitoraggio dei livelli di ciclosporina nei pazienti sottoposti a trapianto renale trattati con amlodipina ed effettuare una riduzione della dose di ciclosporina, se
necessario.
Simvastatina La co-somministrazione di dosi multiple di 10 mg di amlodipina con 80 mg di simvastatina ha portato ad un aumento del 77% dellโ€™esposizione alla simvastatina in confronto alla simvastatina in monosomministrazione.
Limitare la dose di simvastatina in pazienti trattati con amlodipina a 20 mg al giorno.
Atorvastatina, digossina, warfarin In studi clinici di interazione, amlodipina non ha influenzato la farmacocinetica di atorvastatina, digossina o
warfarin.

 

04.6 Gravidanza e allattamento

Indice

Lopridam non รจ raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza. Lopridam รจ controindicato durante il 2ยฐ e il 3ยฐ trimestre di gravidanza.

Lopridam รจ controindicato durante lโ€™allattamento. Una decisione deve pertanto essere presa, se interrompere lโ€™allattamento o se interrompere lโ€™assunzione di Lopridam, in base allโ€™importanza di questa terapia per la madre.

Gravidanza

Correlata a perindopril

Lโ€™uso di ACE inibitori non รจ raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.4). Lโ€™uso di ACE inibitori รจ controindicato durante il 2ยฐ e il 3ยฐ trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.3 e 4.4).

Lโ€™evidenza epidemiologica sul rischio di teratogenicitร  a seguito dellโ€™esposizione ad ACE inibitori durante il primo trimestre di gravidanza non ha dato risultati conclusivi; tuttavia non puรฒ essere escluso un piccolo aumento del rischio. A meno che non sia considerato essenziale il proseguimento della terapia con un ACE inibitore, per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere a trattamenti antipertensivi alternativi, con comprovato profilo di sicurezza per lโ€™uso in gravidanza.

Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento con ACE inibitori deve essere immediatamente interrotto e, se appropriato, si deve iniziare una terapia alternativa.

รˆ noto che nella donna lโ€™esposizione ad ACE inibitore durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza induce tossicitร  fetale (ridotta funzionalitร  renale, oligoidramnios, ritardo nellโ€™ossificazione del cranio) e tossicitร  neonatale (insufficienza renale, ipotensione, iperkaliemia) (vedere paragrafo 5.3).

Se dovesse verificarsi unโ€™esposizione ad un ACE inibitore dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda un controllo ecografico della funzionalitร  renale e del cranio. I neonati le cui madri abbiano assunto ACE inibitori devono essere attentamente osservati per quanto riguarda lโ€™ipotensione (vedere anche paragrafo 4.3 e 4.4).

Correlata ad indapamide

I dati relativi allโ€™uso dellโ€™indapamide in donne in gravidanza non esistono o sono in un numero limitato (meno di 300 gravidanze esposte). Lโ€™esposizione prolungata alla tiazide durante il terzo trimestre di gravidanza puรฒ ridurre il volume del plasma materno nonchรฉ il flusso sanguigno uteroplacentare, che possono provocare ischemia feto-placentare e ritardo della crescita.

Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti di tossicitร  riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Come misura precauzionale, รจ preferibile evitare lโ€™uso di indapamide durante la gravidanza.

Correlata ad amlodipina

La sicurezza di amlodipina durante la gravidanza non รจ stata stabilita.

Negli studi sugli animali รจ stata osservata tossicitร  riproduttiva in seguito a somministrazione di dosi elevate (vedere paragrafo 5.3). Lโ€™uso in gravidanza รจ raccomandato solo quando non cโ€™รจ unโ€™alternativa piรน sicura e quando la malattia stessa comporta un maggiore rischio per la madre e il feto.

Allattamento

Lopridam รจ controindicato durante lโ€™allattamento (vedere paragrafo 4.3).

Correlato a perindopril

Poichรฉ non sono disponibili dati riguardanti l’uso di perindopril durante l’allattamento, perindopril non รจ raccomandato e sono da preferire trattamenti alternativi con comprovato profilo di sicurezza per l’uso durante l’allattamento, specialmente in caso di allattamento di neonati o prematuri.

Correlato ad indapamide

Esistono informazioni insufficienti sullโ€™escrezione dellโ€™indapamide/metaboliti nel latte materno. Possono manifestarsi ipersensibilitร  ai farmaci derivati delle sulfonamidi e ipokaliemia. Non puรฒ essere escluso un rischio per i neonati/bambini.

Indapamide รจ molto simile ai diuretici tiazidici i quali sono stati associati, durante lโ€™allattamento, ad una diminuzione o anche a una soppressione della produzione di latte materno.

Indapamide รจ controindicato durante lโ€™allattamento.

Correlato ad amlodipina

Amlodipina รจ escreta nel latte materno. La proporzione della dose materna ricevuta dai neonati รจ stata stimata con un range di 3 โ€“ 7% con un massimo di 15%. Lโ€™effetto di amlodipina sui neonati non รจ noto.

Fertilitร 

Correlato a perindopril e indapamide

Studi di tossicitร  riproduttiva non hanno dimostrato effetti sulla fertilitร  nei ratti femmina e maschio (vedere paragrafo 5.3). Nellโ€™uomo non sono attesi effetti sulla fertilitร .

Correlato ad amlodipina

In alcuni pazienti trattati con bloccanti dei canali del calcio sono state riportate modificazioni biochimiche reversibili alla testa degli spermatozoi. Non sono disponibili dati clinici sufficienti sul potenziale effetto di amlodipina sulla fertilitร . In uno studio sui ratti, sono stati riportati effetti avversi sulla fertilitร  maschile (vedere paragrafo 5.3).

 

04.7 Effetti sulla capacitร  di guidare veicoli e sullโ€™uso di macchinari

Indice

Lopridam altera moderatamente la capacitร  di guidare veicoli o di usare macchinari. Se i pazienti che assumono Lopridam soffrono di capogiri, cefalea, affaticamento o nausea, la loro capacitร  di reazione puรฒ essere compromessa. Si raccomanda cautela soprattutto allโ€™inizio del trattamento.

 

04.8 Effetti indesiderati

Indice

Correlati a perindopril/ indapamide

Riassunto del profilo di sicurezza

La somministrazione di perindopril inibisce lโ€™asse renina-angiotensina-aldosterone e tende a ridurre la perdita di potassio causato dallโ€™indapamide.

Il quattro per cento dei pazienti in trattamento con lโ€™associazione perindopril arginina/indapamide 5 mg/1,25 mg ha esperienza di ipocaliemia (livelli di potassio ห‚ 3,4 mmol/l).

Il sei per cento dei pazienti in trattamento con lโ€™associazione perindopril arginina/indapamide 10 mg/2,5 mg ha esperienza di ipocaliemia (livelli di potassio ห‚ 3,4 mmol/l).

Le reazioni avverse segnalate piรน comunemente sono:

con perindopril: capogiri, cefalea, parestesia, disgeusia, compromissione della visione, vertigini, tinnito, ipotensione, tosse, dispnea, dolore addominale, costipazione, dispepsia, diarrea, nausea, vomito, prurito, eruzione cutanea, spasmi muscolari e astenia.

con indapamide: reazioni di ipersensibilitร , principalmente dermatologiche, in soggetti con una predisposizone alle allergie e reazioni asmatiche e eruzioni maculo-papulose.

Tabella delle reazioni avverse

Sono state osservate le seguenti reazioni avverse durante il trattamento con perindopril/indapamide classificate secondo la seguente frequenza: Molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1.000, <1/100); raro (≥1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non puรฒ essere definita sulla base dei dati disponibili).

Classificazione Reazioni avverse Frequenza
per sistemi e
organi secondo MedDRA
Perindopril Indapamide
Infezioni e
infestazioni
Riniti Molto raro
Patologie del sistema emolinfopoietico Eosinofilia Non comune*
Agranulocitosi (vedere paragrafo 4.4) Molto raro Molto raro
Anemia aplastica Molto raro
Pancitopenia Molto raro
Leucopenia Molto raro Molto raro
Neutropenia (vedere paragrafo 4.4) Molto raro
Anemia emolitica Molto raro Molto raro
Trombocitopenia (vedere paragrafo 4.4) Molto raro Molto raro
Disturbi del sistema immunitario Ipersensibilitร  (reazioni, principalmente dermatologiche, in soggetti con una predisposizone alle allergie e reazioni
asmatiche)
Comune
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Ipoglicemia (vedere paragrafi 4.4 e 4.5) Non comune*
Iperkaliemia reversibile su interruzione
(vedere paragrafo 4.4)
Non comune*
Iponatriemia (vedere paragrafo 4.4) Non comune* Non nota
Ipercalcemia Molto raro
Deplezione di potassio con ipokaliemia, particolarmente seria in alcune popolazioni ad alto rischio (vedere paragrafo 4.4) Non nota
Disturbi psichiatrici Alterazione dellโ€™umore Non comune
Disturbi del sonno Non comune
Stato onfusionale Molto raro
Patologie del sistema nervoso Capogiri Comune
Cefalea Comune Raro
Parestesia Comune Raro
Disgeusia Comune
Sonnolenza Non comune*
Sincope Non comune* Non nota
Possibilitร  di ictus secondario dovuto
ad eccessiva ipotensione in pazienti ad alto rischio (vedere paragrafo 4.4)
Molto raro
Possibilitร  di comparsa di encefalopatia
epatica in caso di insufficienza epatica (vedere paragrafi 4.3 e 4.4)
Non nota
Patologie dellโ€™occhio Compromissione della visione Comune Non nota
Miopia (vedere paragrafo 4.4) Non nota
Visione annebbiata Non nota
Effusione coroidale Non nota
Patologie
dellโ€™orecchio e del labirinto
Vertigini Comune Raro
Tinnito Comune
Patologie cardiache Palpitazioni Non comune*
Tachicardia Non comune*
Angina pectoris (vedere paragrafo 4.4) Molto raro
Aritmia (inclusa bradicardia, tachicardia ventricolare, fibrillazione atriale) Molto raro Molto raro
Infarto del miocardio, possibilmente secondario ad eccessiva ipotensione in pazienti ad alto rischio (vedere paragrafo 4.4) Molto raro
Torsione di punta (potenzialmente fatale) (vedere paragrafi 4.4 e 4.5) Non nota
Patologie vascolari Ipotensione (e effetti correlati allโ€™ipotensione) (vedere paragrafo 4.4) Comune Molto raro
Vasculite Non comune*
Patologie respiratorie,
toraciche e mediastiniche
Tosse (vedere paragrafo 4.4) Comune
Dispnea Comune
Broncospasmo Non comune
Polmonite eosinofila Molto raro
Patologie gastrointestinali Dolore addominale Comune
Costipazione Comune Raro
Diarrea Comune
Dispepsia Comune
Nausea Comune Raro
Vomito Comune Non comune
Secchezza della bocca Non comune Raro
Pancreatite Molto raro Molto raro
Patologie epatobiliari Epatite (vedere paragrafo 4.4) Molto raro Non nota
Funzione epatica anormale Molto raro
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Prurito Comune
Eruzione cutanea Comune
Eruzione maculo-papulosa Comune
Orticaria (vedere paragrafo 4.4) Non comune Molto raro
Angioedema (vedere paragrafo 4.4) Non comune Molto raro
Porpora Non comune
Iperidrosi Non comune
Reazione di fotosensibilitร  Non comune* Non nota
Pemfigoide Non comune*
Aggravamento della psoriasi Raro*
Eritema multiforme Molto raro
Necrolisi epidermica tossica Molto raro
Sindrome di Stevens-Johnson Molto raro
Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo Spasmi muscolari Comune
Possibile peggioramento di pre-esistente lupus
eritematoso sistemico
Non nota
Artralgia Non comune*
Mialgia Non comune*
Insufficienza renale Non comune
Insufficienza renale acuta Molto raro Molto raro
Patologie dellโ€™apparato
riproduttivo e della mammella
Disfunzione erettile Non comune
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Astenia Comune
Dolore al petto Non comune*
Malessere Non comune*
Edema periferico Non comune*
Piressia Non comune*
Affaticamento Raro
Esami diagnostici Aumento dellโ€™urea ematica Non comune*
Aumento della creatinina ematica Non comune*
Aumento della bilirubina ematica Raro
Aumento degli enzimi epatici Raro Non nota
Riduzione emoglobina e riduzione ematocrito (vedere paragrafo 4.4) Molto raro
Aumento del glucosio ematico Non nota
Aumento dellโ€™acido urico ematico Non nota
Elettrocardiogramma QT prolungato (vedere paragrafi 4.4 e 4.5) Non nota
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da
procedura
Caduta Non comune*

* frequenza calcolata dagli studi clinici per eventi avversi individuati da segnalazioni spontanee.

SIADH (sindrome da inappropriata secrezione di ormone antidiuretico) รจ stata riportata con altri ACE inibitori. La SIADH deve essere considerata una complicanza molto rara ma possibile della terapia associata alla terapia con ACE- inibitori, incluso perindopril.

Correlati ad amlodipina

Riassunto del profilo di sicurezza

Le reazioni avverse piรน comunemente segnalate durante il trattamento sono sonnolenza, capogiri, cefalea, palpitazioni, rossore, dolore addominale, nausea, caviglia gonfia, edema della lingua.

Tabella delle reazioni avverse

Sono state osservate le seguenti reazioni avverse durante il trattamento con amlodipina classificate secondo la seguente frequenza: Molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1.000, <1/100); raro (≥1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non puรฒ essere definita sulla base dei dati disponibili).

Allโ€™interno di ciascun gruppo di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine di gravitร  decrescente.

Classificazione per sistemi e organi
secondo MedDRA
Reazioni avverse Frequenza
Patologie del sistema emolinfopoietico Leucopenia, trombocitopenia Molto raro
Disturbi del
sistema immunitario
Reazioni allergiche Molto raro
Disturbi del metabolismo e della
nutrizione
Iperglicemia Molto raro
Disturbi psichiatrici Depressione, alterazioni dellโ€™umore
(inclusa ansia), insonnia
Non comune
Stato confusionale Raro
Patologie del sistema nervoso Sonnolenza, capogiri, cefalea
(specialmente allโ€™inizio del trattamento)
Comune
Tremore, disgeusia, sincope, ipoestesia,
parestesia
Non comune
Ipertonia, neuropatia periferica Molto raro
Patologie extrapiramidali Non nota
Patologie
dellโ€™occhio
Disturbi visivi (inclusa diplopia) Comune
Patologie
dellโ€™orecchio e del labirinto
Tinnito Non comune
Patologie cardiache Palpitazioni Comune
Aritmia (inclusa bradicardia, tachicardia
ventricolare e fibrillazione atriale)
Non comune
Infarto del miocardio Molto raro
Patologie vascolari Rossore Comune
Ipotensione Non comune
Vasculite Molto raro
Patologie respiratorie,
toraciche e mediastiniche
Dispnea Comune
Tosse, rinite Non comune
Patologie gastrointestinali Dolore addominale, nausea, dispepsia,
cambiamenti nelle abitudini intestinali (incluse diarrea e costipazione)
Comune
Vomito, secchezza della bocca Non comune
Pancreatite, gastrite, iperplasia gengivale Molto raro
Patologie epatobiliari Epatite, ittero, aumento degli enzimi epatici* Molto raro
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Alopecia, porpora, prurito,
decolorazione cutanea, iperidrosi, eruzione cutanea, esantema, orticaria
Non comune
Angioedema, eritema multiforme, dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson, edema di Quincke,
fotosensibilitร 
Molto raro
Necrolisi epidermica tossica Non nota
Patologie del sistema muscolo scheletrico e
del tessuto connettivo
Gonfiore alle caviglie, spasmi muscolari Comune
Artralgia, mialgia, dolore alla schiena Non comune
Patologie renali e urinarie Disordini della minzione, nicturia, aumento della frequenza urinaria Non comune
Patologie dellโ€™apparato
riproduttivo e della mammella
Impotenza, ginecomastia Non comune
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di
somministrazione
Edema Molto comune
Affaticamento, astenia Comune
Dolore al petto, dolore, malessere Non comune
Esami diagnostici Aumento di peso, diminuzione di peso Non comune

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo lโ€™autorizzazione del medicinale รจ importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari รจ richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione allโ€™indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse .

 

04.9 Sovradosaggio

Indice

Non ci sono informazioni riguardo il sovradosaggio con Lopridam.

Sintomi

Correlati a perindopril/indapamide

La reazione avversa piรน ricorrente, in caso di sovradosaggio, รจ l’ipotensione a volte associata a nausea, vomito, crampi, capogiri, sonnolenza, stato confusionale, oliguria che puรฒ progredire fino all’anuria (per ipovolemia). Possono sopraggiungere anche disturbi dell’equilibrio idrosalino (ridotti livelli di sodio, ridotti livelli di potassio).

Correlati ad amlodipina

Lโ€™esperienza nei casi di sovradosaggio intenzionale nellโ€™uomo รจ limitata.

I dati disponibili suggeriscono che a seguito di sovradosaggio si possono manifestare unโ€™eccessiva vasodilatazione periferica e una possibile tachicardia riflessa. รˆ stata riportata marcata e probabilmente prolungata ipotensione sistemica Gestione

Correlata a perindopril/ amlodipina

Le prime misure da prendere consistono nell’eliminare rapidamente il(i) prodotto(i) ingerito(i) con lavanda gastrica e/o somministrazione di carbone vegetale, quindi ripristinare l’equilibrio idroelettrolitico fino a normalizzazione in un centro specializzato.

In caso di marcata ipotensione, รจ consigliabile porre il paziente in posizione supina, con la testa abbassata. Se necessario, effettuare una infusione endovenosa di soluzione salina isotonica o qualunque altro metodo di espansione volemica.

Il perindoprilato, metabolita attivo del perindopril, รจ dializzabile (vedere paragrafo 5.2).

Correlata ad amlodipina

Un’ipotensione clinicamente significativa dovuta a sovradosaggio da amlodipina richiede un attivo supporto cardiovascolare comprendente il monitoraggio frequente della funzionalitร  cardiaca e respiratoria, l’elevazione degli arti inferiori ed unโ€™attenzione al volume dei fluidi circolanti e della diuresi.

Per il ripristino del tono vascolare e della pressione arteriosa puรฒ essere di aiuto un vasocostrittore, qualora non vi siano controindicazioni per il suo impiego. La somministrazione per via endovenosa di calcio gluconato puรฒ rivelarsi utile nellโ€™invertire gli effetti del blocco dei canali del calcio.

La lavanda gastrica puรฒ essere utile in alcuni casi. รˆ stato dimostrato che la somministrazione di carbone vegetale a volontari sani entro 2 ore dallโ€™assunzione di 10 mg di amlodipina riduce in maniera significativa lโ€™assorbimento di amlodipina.

Dal momento che amlodipina รจ in gran parte legata alle proteine, รจ improbabile che la dialisi risulti utile.

 

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

Indice

Categoria farmacoterapeutica: ACE inibitori, associazioni – ACE inibitori, bloccanti dei canali del calcio e diuretici, Codice ATC: C09BX01.

Lopridam รจ unโ€™associazione di tre componenti antipertensivi con meccanismo complementare per il controllo della pressione sanguigna nei pazienti con ipertensione: perindopril, un ACE inibitore, indapamide, un diuretico clorosulfonamidico, e amlodipina, un inibitore del flusso degli ioni calcio del gruppo delle diidropiridine.

Lโ€™associazione di queste sostanze ha un effetto antipertensivo additivo, che riduce ulteriormente la pressione sanguigna rispetto ai singoli componenti.

Meccanismo dโ€™azione

Correlato a perindopril

Perindopril รจ un inibitore dell’enzima di conversione (ACE inibitore) dell’angiotensina I in angiotensina II, sostanza vasocostrittrice; inoltre l’enzima stimola la secrezione di aldosterone da parte della corteccia surrenale e la degradazione della bradichinina, una sostanza vasodilatatrice, in eptapeptide inattivo.

Ne consegue:

una riduzione della secrezione di aldosterone,

un aumento dell’attivitร  della renina plasmatica, poichรฉ l’aldosterone non esercita piรน un feed-back negativo, un calo delle resistenze vascolari periferiche totali con un’attivitร  preferenziale a livello muscolare e renale, non accompagnata da ritenzione idrosalina nรฉ da tachicardia riflessa, in trattamento cronico.

L’azione antipertensiva di perindopril si manifesta anche nei pazienti con concentrazioni basse o normali di renina. Perindopril agisce per mezzo del suo metabolita attivo, perindoprilato. Gli altri metaboliti sono inattivi.

Perindopril riduce il carico di lavoro del cuore:

con un effetto vasodilatatorio venoso, probabilmente dovuto a cambiamenti del metabolismo delle prostaglandine: riduzione del pre-carico, con una riduzione delle resistenze periferiche totali: riduzione del post-carico.

Gli studi condotti in pazienti con insufficienza cardiaca hanno evidenziato:

un calo della pressione di riempimento ventricolare destra e sinistra,

una riduzione delle resistenze vascolari periferiche totali,

un aumento della gittata cardiaca ed un miglioramento dell’indice cardiaco,

un aumento dei flussi ematici muscolari regionali. Anche le prove da sforzo risultano migliorate.

Correlato ad indapamide

Indapamide รจ un derivato sulfonamidico a nucleo indolico, farmacologicamente correlato al gruppo dei diuretici tiazidici. Indapamide inibisce il riassorbimento sodico a livello del segmento corticale di diluizione. Aumenta l’escrezione urinaria del sodio e dei cloruri e, in minore quantitร , l’escrezione di potassio e di magnesio, accrescendo in questo modo la diuresi ed esercitando un’azione antipertensiva.

Correlato ad amlodipina

Amlodipina รจ un inibitore del flusso degli ioni calcio del gruppo delle diidropiridine (bloccante dei canali lenti del calcio o antagonista degli ioni calcio) e inibisce il flusso transmembrana degli ioni calcio a livello del cuore e della muscolatura liscia.

Il meccanismo dellโ€™azione antipertensivo di amlodipina รจ dovuto ad un effetto rilassante diretto sulla muscolatura liscia vascolare. Il meccanismo preciso in base al quale lโ€™amlodipina allevia lโ€™angina non รจ ancora stato completamente determinato ma lโ€™amlodipina riduce il carico ischemico totale in base ai seguenti due meccanismi dโ€™azione: Amlodipina dilata le arteriole periferiche, riducendo pertanto la resistenza periferica totale (post-carico) contro la quale lavora il cuore. Poichรฉ la frequenza cardiaca rimane stabile, questa riduzione del post-carico cardiaco riduce il consumo di energia miocardica e le richieste di ossigeno.

Il meccanismo dโ€™azione dellโ€™amlodipina probabilmente coinvolge anche la dilatazione delle arterie coronariche principali e delle arteriole coronariche, sia nelle regioni normalmente ossigenate che in quelle ischemiche. Questa dilatazione aumenta lโ€™apporto di ossigeno al miocardio nei pazienti con spasmo delle arterie coronariche (angina di Prinzmetal o variante).

Effetti farmacodinamici

Correlati a perindopril

Perindopril รจ attivo a tutti gli stadi dell’ipertensione: da leggera a moderata fino a grave. รˆ stata osservata una riduzione della pressione arteriosa sistolica e diastolica, in clinostatismo e in ortostatismo.

Lโ€™effetto antipertensivo รจ massimo tra 4 e 6 ore dopo una somministrazione unica e si mantiene per almeno 24 ore. L’inibizione residua dell’enzima di conversione dell’angiotensina alla 24a ora รจ elevata, รจ intorno all’80%.

Nei pazienti che rispondono, la normalizzazione della pressione arteriosa รจ raggiunta dopo un mese di trattamento e viene mantenuta senza tachifilassi.

La sospensione del trattamento non รจ accompagnata da fenomeni di rebound sullโ€™ipertensione.

Perindopril possiede proprietร  vasodilatatorie e restauratrici delle qualitร  elastiche dei grossi tronchi arteriosi, corregge modifiche istomorfometriche della resistenza arteriosa e determina una riduzione dell’ipertrofia ventricolare sinistra.

Se necessario, l’aggiunta di un diuretico tiazidico produce una sinergia di tipo additivo.

L’associazione di un inibitore dell’enzima di conversione dell’angiotensina e di un diuretico tiazidico riduce il rischio di ipokaliemia indotta dal diuretico somministrato in monoterapia.

Correlati ad indapamide

Indapamide, in monoterapia, produce un effetto antipertensivo che perdura per 24 ore. Tale effetto sopraggiunge a dosi alle quali le proprietร  diuretiche sono poco evidenti.

La sua attivitร  antipertensiva si esplica attraverso un miglioramento della compliance arteriosa ed una riduzione delle resistenze vascolari periferiche totali ed arteriolari.

Indapamide riduce l’ipertrofia ventricolare sinistra.

Oltre una certa dose, si ha un plateau dell’effetto antipertensivo dei diuretici tiazidici e affini, mentre gli effetti indesiderati aumentano. In caso di inefficacia del trattamento, non si deve aumentare la dose.

รˆ stato inoltre dimostrato a breve, medio e lungo termine nei pazienti ipertesi, che indapamide: non ha effetti sul metabolismo lipidico: trigliceridi, LDL-colesterolo e HDL-colesterolo,

non ha effetti sul metabolismo dei carboidrati, anche nei pazienti ipertesi diabetici.

Correlati a perindopril/indapamide

Nei pazienti ipertesi, di qualunque etร , lโ€™associazione perindopril arginina/indapamide 5 mg/1,25 mg esercita un effetto antipertensivo dose-dipendente sulla pressione arteriosa diastolica e sistolica in posizione supina ed eretta. Lโ€™effetto antipertensivo dura 24 ore. La riduzione della pressione sanguigna รจ raggiunta in meno di un mese senza tachifilassi; interrompendo il trattamento non si ha effetto rebound. La somministrazione concomitante del perindopril e dell’indapamide nel corso di studi clinici ha dimostrato effetti antipertensivi di tipo sinergico rispetto ai due medicinali somministrati separatamente.

Correlati ad amlodipina

Nei pazienti ipertesi, una somministrazione una volta al giorno determina riduzioni clinicamente significative della pressione arteriosa sia in clino che in ortostatismo nellโ€™arco delle 24 ore. A causa della lenta insorgenza dellโ€™azione, lโ€™ipotensione acuta non รจ una caratteristica della somministrazione di amlodipina.

Efficacia e sicurezza clinica

Correlate a perindopril

Dati degli studi clinici sul duplice blocco del sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAAS): Due grandi studi randomizzati e controllati (ONTARGET (ONgoing Telmisartan Alone and in combination with Ramipril Global Endpoint Trial) e VA Nephron-D (The Veterans Affairs Nephropathy in Diabetes)) hanno esaminato l’uso della combinazione di un ACE inibitore con un antagonista del recettore dellโ€™angiotensina II.

ONTARGET รจ stato uno studio condotto in pazienti con anamnesi di patologia cardiovascolare o cerebrovascolare, o diabete mellito di tipo 2 associato allโ€™evidenza di danno d’organo. VA NEPHRON-D รจ stato uno studio condotto in pazienti con diabete mellito di tipo 2 e nefropatia diabetica.

Questi studi non hanno dimostrato alcun significativo effetto benefico sugli esiti e sulla mortalitร  renale e/o cardiovascolare, mentre รจ stato osservato un aumento del rischio di iperpotassiemia, danno renale acuto e/o ipotensione rispetto alla monoterapia.

Questi risultati sono pertinenti anche per gli altri ACE inibitori e per gli antagonisti del recettore dell’angiotensina II, date le loro simili proprietร  farmacodinamiche.

Gli ACE inibitori e gli antagonisti del recettore dell’angiotensina II non devono quindi essere usati contemporaneamente in pazienti con nefropatia diabetica.

ALTITUDE (Aliskiren Trial in Type 2 Diabetes Using Cardiovascular and Renal Disease Endpoints) รจ stato uno studio volto a verificare il vantaggio di aggiungere aliskiren ad una terapia standard di un ACE inibitore o un antagonista del recettore dell’angiotensina II in pazienti con diabete mellito di tipo 2 e malattia renale cronica, malattia cardiovascolare, o entrambe. Lo studio รจ stato interrotto precocemente a causa di un aumentato rischio di eventi avversi. Morte cardiovascolare e ictus sono stati entrambi numericamente piรน frequenti nel gruppo aliskiren rispetto al gruppo placebo e gli eventi avversi e gli eventi avversi gravi di interesse (iperpotassiemia, ipotensione e disfunzione renale) sono stati riportati piรน frequentemente nel gruppo aliskiren rispetto al gruppo placebo.

Correlate a perindopril/indapamide

PICXEL, studio multicentrico, randomizzato, in doppio cieco, in controllo attivo, ha valutato tramite ecocardiografia lโ€™effetto dellโ€™associazione perindopril/indapamide sullโ€™ipertrofia ventricolare sinistra (IVS) rispetto alla monoterapia con enalapril.

Nello studio PICXEL, i pazienti ipertesi con IVS (definita come indice di massa ventricolare sinistra (IMVS) > 120 g/m2 nellโ€™uomo e > 100 g/m2 nella donna) sono stati randomizzati a perindopril erbumina 2 mg (equivalente a 2,5 mg di perindopril arginina)/indapamide 0,625 mg, o a enalapril 10 mg, una volta al giorno per un anno di trattamento. La dose รจ stata adattata sulla base dei valori pressori, fino a perindopril erbumina 8 mg (equivalente a 10 mg di perindopril arginina) e indapamide 2,5 mg o enalapril 40 mg una volta al giorno. Solo il 34% dei soggetti รจ rimasto in trattamento con perindopril erbumina 2 mg (equivalente a 2,5 mg di perindopril arginina)/indapamide 0,625 mg (contro 20% con enalapril 10 mg).

Al termine del trattamento, l’indice di massa ventricolare sinistra (IMVS) รจ diminuito in modo significativo nel gruppo perindopril/indapamide (-10,1 g/m2) rispetto al gruppo enalapril (-1,1 g/m2) nellโ€™intera popolazione dei pazienti randomizzati. La differenza tra i gruppi sulla variazione dell’indice di massa ventricolare sinistra (IMVS) รจ stata di -8,3 (95% CI (-11,5,-5,0), p<0,0001).

Un effetto migliore sull’indice di massa ventricolare sinistra (IMVS) รจ stato raggiunto con dosi di perindopril/indapamide maggiori rispetto alle dosi autorizzate di perindopril/indapamide 2,5 mg/0,625 mg e perindopril/indapamide 5 mg/1,25 mg.

Per quanto riguarda la pressione arteriosa, le differenze medie stimate tra i gruppi nella popolazione randomizzata sono state rispettivamente -5,8 mmHg (95% CI (-7,9, -3,7), p<0,0001) per la pressione arteriosa sistolica e -2,3 mmHg (95% CI (-3,6, -0,9), p=0,0004) per la pressione arteriosa sistolica, a favore del gruppo perindopril/indapamide.

Correlate ad amlodipina

Amlodipina non รจ associata ad eventi metabolici avversi nรฉ a modificazioni dei livelli dei lipidi plasmatici, ed รจ idonea allโ€™uso nei pazienti con asma, diabete e gotta.

 

05.2 Proprietร  farmacocinetiche

Indice

rispetto ai farmaci assunti separatamente.

Assorbimento e biodisponibilitร  perindopril Dopo assunzione orale lโ€™assorbimento di perindopril รจ rapido e si raggiunge il picco di concentrazione entro unโ€™ora (perindopril รจ un profarmaco e il perindoprilato il metabolita attivo). Lโ€™emivita plasmatica di perindopril รจ di 1 ora.
Poichรฉ lโ€™assunzione di cibo riduce la conversione a perindoprilato, e dunque la biodisponibilitร , perindopril erbutamina deve essere somministrato per via orale in unโ€™unica dose giornaliera al mattino prima del pasto.
indapamide Indapamide รจ rapidamente e totalmente assorbita dal tratto digestivo.
Il picco plasmatico massimo รจ raggiunto nell’uomo approssimativamente un’ora dopo l’assunzione orale del farmaco.
amlodipina Dopo assunzione orale di dosi terapeutiche, amlodipina viene ben assorbita, con livelli di picco plasmatico entro le 6-12 ore dalla somministrazione. La biodisponibilitร  assoluta รจ stata stimata tra il 64 e lโ€™80%.
Lโ€™assunzione di cibo non altera la biodisponibitร  di amlodipina.
Distribuzione perindopril Il volume di distribuzione di perindoprilato libero รจ di circa 0,2 l/kg. Il legame di perindoprilato alle proteine plasmatiche รจ del 20%, principalmente allโ€™enzima di
conversione dellโ€™angiotensina, ma รจ concentrazione- dipendente.
indapamide La percentuale di legame con le proteine plasmatiche รจ del 79%.
amlodipina Il volume di distribuzione รจ di circa 21 l/kg. Studi in vitro hanno dimostrato che lโ€™amlodipina circolante si lega alle proteine plasmatiche per circa il 97,5%.
Biotrasformazione e eliminazione perindopril Perindopril รจ un profarmaco. Il ventisette per cento della dose di perindopril somministrata raggiunge il flusso sanguigno come perindoprilato, metabolita attivo. In aggiunta al perindoprilato attivo, perindopril produce cinque metaboliti, tutti inattivi. Il picco di concentrazione plasmatica di perindoprilato viene raggiunto in 3-4 ore.
Il perindoprilato รจ eliminato con le urine e lโ€™emivita finale della frazione libera รจ di circa 17 ore, con il raggiungimento dello stato stazionario entro 4 giorni.
indapamide L’emivita di eliminazione รจ compresa tra le 14 e le 24 ore (in media 18 ore). Le somministrazioni ripetute non provocano accumulo. L’eliminazione avviene essenzialmente per via urinaria (70% della dose) e fecale (22%) sotto forma di metaboliti inattivi.
amlodipina Amlodipina viene ampiamente metabolizzata dal fegato in composti inattivi; il 10% viene eliminato con le urine come molecola base e il 60% con le urine in forma metabolizzata.
Lโ€™emivita di eliminazione plasmatica terminale รจ di circa 35-50 ore, il che giustifica la monosomministrazione giornaliera.
Linearitร /Non linearitร  perindopril รˆ stata dimostrata una correlazione lineare tra la dose di perindopril assunta e la relativa esposizione plasmatica.

Popolazioni speciali

Popolazione speciale Componente medicinale Proprietร  farmacocinetiche
Anziani Perindopril Lโ€™eliminazione di perindoprilato รจ ridotta negli anziani, come pure nei pazienti con insufficienza cardiaca o renale.
amlodipine Il tempo necessario per raggiungere il picco di concentrazione plasmatica di amlodipina in soggetti anziani e in soggetti piรน giovani รจ simile. Nei pazienti anziani la clearance di amlodipina tende a diminuire causando aumenti dellโ€™AUC e dellโ€™emivita di eliminazione del farmaco. Nei pazienti con insufficienza cardiaca congestizia sono stati rilevati aumenti dellโ€™AUC e dellโ€™emivita di eliminazione come previsto per
questa popolazione di pazienti presa in esame.
Funzionalitร  renale compromessa Perindopril Nellโ€™insufficienza renale รจ auspicabile un aggiustamento della posologia in funzione del grado della compromissione (clearance della creatinina). La
clearance di perindoprilato รจ di 70 ml/min.
Indapamide I parametri farmacocinetici non si modificano nei pazienti con
insufficienza renale.
Funzionalitร  epatica compromessa Perindopril Nei pazienti cirrotici, la cinetica di perindopril viene modificata: la clearance epatica della molecola madre รจ ridotta della metร . Tuttavia, la quantitร  di perindoprilato formatasi non viene ridotta e non รจ quindi necessario un aggiustamento della posologia (vedere paragrafi 4.2 e 4.4).
Amlodipina Sono disponibili dati clinici molto limitati relativi alla somministrazione di amlodipina in pazienti con compromissione epatica. I pazienti con insufficienza epatica hanno una minor clearance di amlodipina che risulta in una emivita piรน lunga e in un aumento dellโ€™AUC di circa il 40-60%.

 

05.3 Dati preclinici di sicurezza

Indice

Correlati a perindopril

Negli studi di tossicitร  cronica (condotti su ratti e scimmie) lโ€™organo bersaglio รจ il rene, con danno reversibile. Non รจ stata osservata mutagenicitร  negli studi eseguiti in vitro o in vivo.

Negli studi di tossicitร  riproduttiva (ratti, topi, conigli e scimmie) non sono stati evidenziati segni di embriotossicitร  o teratogenicitร . Tuttavia, la classe degli inibitori dellโ€™enzima di conversione dellโ€™angiotensina ha dimostrato di provocare effetti indesiderati sullo sviluppo tardivo del feto, che hanno condotto alla morte del feto e a difetti congeniti nei roditori e nei conigli: sono state osservate lesioni renali e un aumento della mortalitร  peri- e post-natale. Negli studi a lungo termine in ratti e topi non รจ stata osservata carcinogenicitร .

Correlati ad indapamide

Dosi molto elevate somministrate per via orale a differenti specie animali (da 40 a 8.000 volte la dose terapeutica) hanno dimostrato un’esacerbazione delle proprietร  diuretiche dell’indapamide.

Gli studi di tossicitร  acuta hanno evidenziato che i principali sintomi di avvelenamento in seguito a somministrazione endovenosa o intraperitoneale di indapamide sono correlati alla sua azione farmacologica, p.e. bradipnea e vasodilatazione periferica

Lโ€™indapamide รจ stata testata con esito negativo per proprietร  mutagene e carcinogeniche.

Correlati a perindopril/indapamide

Lโ€™associazione perindopril/indapamide ha una tossicitร  leggermente superiore a quella dei suoi componenti. Le manifestazioni renali non sembrano potenziate nel ratto. Tuttavia l’associazione ha evidenziato una tossicitร  a carico dell’apparato gastrointestinale nel cane ed effetti tossici sulla madre maggiori nel ratto (rispetto a perindopril).

Ciรฒ nonostante, questi effetti avversi si sono manifestati a dosi elevate corrispondenti ad un notevolmente marcato margine di sicurezza rispetto alle dosi terapeutiche utilizzate.

Studi preclinici condotti separatamente con perindopril e indapamide non hanno evidenziato alcun potenziale genotossico, carcinogeno o teratogeno. Studi di tossicitร  riproduttiva non hanno dimostrato effetti embriotossici e teratogeni E la fertilitร  non รจ stata compromessa.

Correlati ad amlodipina Tossicitร  riproduttiva Studi sulla riproduzione in ratti e topi hanno mostrato parto ritardato, travaglio prolungato e ridotta sopravvivenza dei neonati a dosaggi circa 50 volte superiori rispetto alla dose massima raccomandata nellโ€™uomo in base al rapporto mg/kg.

Fertilitร  compromessa

Non รจ stato rilevato alcun effetto sulla fertilitร  dei ratti trattati con amlodipina (i maschi per 64 giorni e le femmine per 14 giorni prima dellโ€™accoppiamento) a dosi fino a 10 mg/kg/die (pari a 8 volte* la dose massima di 10 mg su base mg/m 2 raccomandata nellโ€™uomo). Un altro studio condotto su ratti maschi trattati con amlodipina besilato per 30 giorni ad una dose comparabile a quella somministrata nellโ€™uomo su base mg/kg ha mostrato una diminuzione di testosterone e dellโ€™ormone follicolo-stimolante nel plasma, cosi come diminuzioni di densitร  dello sperma e del numero di cellule spermatiche mature e cellule di Sertoli.

Carcinogenicitร , mutagenesi

Ratti e topi trattati per due anni con amlodipina nella dieta, a concentrazioni calcolate in modo da fornire livelli giornalieri di 0,5, 1,25 e 2,5 mg/kg/die, non hanno dimostrato alcuna evidenza di carcinogenicitร . La dose piรน alta (per i ratti pari a due volte* la dose clinica massima di 10 mg su base mg/m 2 raccomandata nellโ€™uomo e per i topi simile a tale dose massima raccomandata) era vicina alla massima dose tollerata dai topi ma non dai ratti.

Studi sulla mutagenesi non hanno rilevato effetti collegati al farmaco nรฉ a livello genetico nรฉ cromosomico.

*Calcolata su un paziente del peso di 50 kg.

 

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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Cellulosa microcristallina PH-112 Calcio idrogeno fosfato anidro Ossido di ferro rosso (E172) Croscarmellosa sodica Silice colloidale anidra Magnesio stearato

 

06.2 Incompatibilità

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Non pertinente.

 

06.3 Periodo di validità

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2 anni.

 

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Conservare nel blister originale per proteggere il medicinale dalla luce e dall’umiditร .

 

06.5 Natura e contenuto della confezione

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Blister OPA/Alu/PVC/Alu, scatola litografata. Confezioni: 30, 60, 90 compresse.

รˆ possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

 

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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Nessuna istruzione particolare.

 

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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Zentiva Italia S.r.l. Viale Bodio, 37/b 20158 Milano Italia

 

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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045549019 – "4 MG/1,25 MG/5 MG COMPRESSE" 30 COMPRESSE IN BLISTER OPA/AL/PVC/AL

045549021 – "4 MG/1,25 MG/5 MG COMPRESSE" 60 COMPRESSE IN BLISTER OPA/AL/PVC/AL

045549033 – "4 MG/1,25 MG/5 MG COMPRESSE" 90 COMPRESSE IN BLISTER OPA/AL/PVC/AL

045549045 – "4 MG/1,25 MG/10 MG COMPRESSE" 30 COMPRESSE IN BLISTER OPA/AL/PVC/AL

045549058 – "4 MG/1,25 MG/10 MG COMPRESSE" 60 COMPRESSE IN BLISTER OPA/AL/PVC/AL

045549060 – "4 MG/1,25 MG/10 MG COMPRESSE" 90 COMPRESSE IN BLISTER OPA/AL/PVC/AL

045549072 – "8 MG/2,5 MG/5 MG COMPRESSE" 30 COMPRESSE IN BLISTER OPA/AL/PVC/AL

045549084 – "8 MG/2,5 MG/5 MG COMPRESSE" 60 COMPRESSE IN BLISTER OPA/AL/PVC/AL

045549096 – "8 MG/2,5 MG/5 MG COMPRESSE" 90 COMPRESSE IN BLISTER OPA/AL/PVC/AL

045549108 – "8 MG/2,5 MG/10 MG COMPRESSE" 30 COMPRESSE IN BLISTER OPA/AL/PVC/AL

045549110 – "8 MG/2,5 MG/10 MG COMPRESSE" 60 COMPRESSE IN BLISTER OPA/AL/PVC/AL

045549122 – "8 MG/2,5 MG/10 MG COMPRESSE" 90 COMPRESSE IN BLISTER OPA/AL/PVC/AL

 

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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Data della prima autorizzazione: 26.06.2018

 

10.0 Data di revisione del testo

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Documento messo a disposizione da A.I.FA. in data: 12/08/2023

 


 

PRESCRIVIBILITÀ ED INFORMAZIONI PARTICOLARI

Informazioni aggiornate al: 24/01/2024
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Lopridam – 30 cp rivest 8+2,5+10 mg (Perindopril Erbumina+indapamide+amlodipina Besilato)
Classe A: Rimborsabile dal SSN (gratuito o con ticket per il paziente) Nota AIFA: Nessuna   Ricetta: Ricetta Ripetibile Tipo: Etico Info: Nessuna ATC: C09BX01 AIC: 045549108 Prezzo: 7,49 Ditta: Zentiva Italia Srl


Lopridam – 30 cp rivest 4+1,25+10 mg (Perindopril Erbumina+indapamide+amlodipina Besilato)
Classe A: Rimborsabile dal SSN (gratuito o con ticket per il paziente) Nota AIFA: Nessuna   Ricetta: Ricetta Ripetibile Tipo: Etico Info: Nessuna ATC: C09BX01 AIC: 045549045 Prezzo: 7,06 Ditta: Zentiva Italia Srl


Lopridam – 30 cp rivest 4+1,25+5 mg (Perindopril Erbumina+indapamide+amlodipina Besilato)
Classe A: Rimborsabile dal SSN (gratuito o con ticket per il paziente) Nota AIFA: Nessuna   Ricetta: Ricetta Ripetibile Tipo: Etico Info: Nessuna ATC: C09BX01 AIC: 045549019 Prezzo: 7,06 Ditta: Zentiva Italia Srl


Lopridam – 30 cp rivest 8+2,5+5 mg (Perindopril Erbumina+indapamide+amlodipina Besilato)
Classe A: Rimborsabile dal SSN (gratuito o con ticket per il paziente) Nota AIFA: Nessuna   Ricetta: Ricetta Ripetibile Tipo: Etico Info: Nessuna ATC: C09BX01 AIC: 045549072 Prezzo: 6,76 Ditta: Zentiva Italia Srl