Novynette: effetti collaterali e controindicazioni

Novynette: effetti collaterali e controindicazioni

Novynette compresse rivestite con film 150 mcg/20 mcg (Desogestrel + Etinilestradiolo) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Contraccezione orale.

Novynette compresse rivestite con film 150 mcg/20 mcg: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, però, anche Novynette compresse rivestite con film 150 mcg/20 mcg ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Novynette compresse rivestite con film 150 mcg/20 mcg, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Novynette compresse rivestite con film 150 mcg/20 mcg: controindicazioni

I contraccettivi orali di tipo combinato non devono essere usati in nessuno di questi casi. Interrompere immediatamente l’uso di contraccettivi orali, qualora uno di questi disturbi insorga per la prima volta durante l’assunzione.

Trombosi venosa in atto o in anamnesi (trombosi venosa profonda, embolia polmonare).

Trombosi arteriosa in atto o in anamnesi (ad es. accidente cerebrovascolare, infarto miocardico) oppure sintomi prodomici (ad es. angina pectoris, ischemia cerebrale transitoria).

Presenza di molteplici fattori di rischio gravi di trombosi venosa o arteriosa (vedere paragrafo 4.4):

diabete mellito con sintomi vascolari

grave ipertensione

grave dislipoproteinemia

Fattori di predisposizione congenita o acquisita alla trombosi venosa o arteriosa, quali resistenza alla proteina C attivata, deficit di antitrombina III, deficit di proteina C, deficit di proteina S, iperomocisteinemia e anticorpi antifosfolipidi (anticorpi anticardiolipina, lupus anticoagulante).

Malattia epatica in atto o in anamnesi, fino a che i valori della funzionalità epatica non sono tornati normali.

Neoplasie epatiche in atto o in anamnesi (benigni o maligni).

Neoplasia mammaria, accertata, pregressa o sospetta.

Neoplasie maligne, accertate o sospette degli organi genitali steroido-dipendenti (per es. degli organi genitali o delle mammelle).

Iperplasia endometriale.

Sanguinamento vaginale non diagnosticato.

Gravidanza accertata o sospetta.

Pancreatite in atto o in anamnesi, se associata a grave ipertrigliceridemia.

Grave emicrania recente o storia di emicrania ricorrente, entrambe associate a sintomi neurologici focali (vedere paragrafo 4.4).

Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Novynette compresse rivestite con film 150 mcg/20 mcg: effetti collaterali

Come per tutti i contraccettivi orali combinati, possono verificarsi alterazioni del sanguinamento vaginale, in particolare nei primi mesi di utilizzo. Questo può comprendere alterazioni della frequenza di sanguinamento (assente, meno frequente, più frequente o continuo), della sua intensità (ridotta o aumentata) o della sua durata.

Per informazioni sugli eventi avversi gravi dei contraccettivi orali, vedere paragrafo 4.4.

Tutte le donne che assumono un contraccettivo orale combinato sono soggette ad un rischio maggiore di tromboembolia venosa. Per informazioni sulle differenze di rischio tra i contraccettivi orali, vedere paragrafo 4.4.

Gli effetti indesiderati possibilmente correlati che sono stati segnalati nelle utilizzatrici di contraccettivi orali combinati contenenti 150 microgrammi di desogestrel e 20 microgrammi di etinilestradiolo (come Novynette), o nelle utilizzatrici di contraccezione orale combinata in generale, sono riportati nella tabella seguente1. Tutte le reazioni avverse al farmaco (ADR) sono elencate per sistemi e organi e per frequenza: molto comune (?1/10), comune (?1/100, < 1/10), non comune (?1/1.000, <1/100) e raro (<1/1.000).

Classificazione per sistemi e organi Molto comune >1/10 Comune >1/100, <1/10 Non comune >1/1.000, <1/100 Raro <1/1.000
Disturbi del sistema immunitario ipersensibilità
Disturbi del metabolismo e della nutrizione ritenzione di liquidi
Disturbi psichiatrici umore depresso, umore alterato riduzione della libido aumento della libido
Patologie endocrine sanguinamento irregolare amenorrea, dismenorrea, sindrome premestruale
Patologie del sistema nervoso cefalea, vertigini, irascibilità emicrania
Patologie dell’occhio intolleranza alle lenti a contatto
Patologie dell’orecchio e del labirinto otosclerosi
Patologie vascolari ipertensione tromboembolia
Patologie gastrointestinali nausea, dolore addominale vomito, diarrea
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo acne rash, orticaria eritema nodoso, eritema multiforme
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella dolore al seno, ipersensibilità del seno ingrossamento del seno perdite vaginali, perdite mammarie
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione aumento ponderale calo ponderale

1Si elenca il termine MedDRA più indicato per descrivere una determinata reazione avversa. Sinonimi o condizioni correlate non vengono elencati, ma devono essere comunque presi in considerazione.

Nelle donne che assumono una contraccezione orale combinata sono stati osservati i seguenti effetti indesiderati gravi, discussi nel paragrafo 4.4:

-Tromboembolia venosa

-Tromboembolia arteriosa

-Ipertensione

-Tumori ormone-dipendenti (per es. tumori epatici, carcinoma mammario);

-L’esordio o il peggioramento di tali condizioni conseguenti l’assunzione della contraccezione orale non sono stati confermati per: morbo di Crohn, colite ulcerosa, epilessia emicrania, endometriosi, mioma uterino, porfiria, lupus eritematoso sistemico, herpes gestationis, corea di Sydenham, sindrome uremico-emolitica, ittero da colestasi

-Cloasma.

Novynette compresse rivestite con film 150 mcg/20 mcg: avvertenze per l’uso

Avvertenze

In presenza di una delle patologie o dei fattori di rischio sotto elencati, soppesare individualmente i vantaggi dell’uso di una contraccezione orale contro i possibili rischi e discutere con la paziente, prima che decida di sottoporsi ad una terapia contraccettiva orale. In caso di peggioramento dei fattori di rischio, l’interessata dovrà contattare il proprio medico, il quale deciderà se è opportuno sospendere l’assunzione della pillola.

Disturbi circolatori

Gli studi epidemiologici indicano una connessione tra l’assunzione di contraccettivi orali e un maggiore rischio di trombosi arteriosa e la patologia tromboemobolica arteriosa, quali infarto miocardico, ischemia cerebrale transitoria, trombosi venosa profonda e embolia polmonare.

L’uso di qualsiasi contraccettivo orale di tipo combinato comporta un aumento del rischio di tromboembolia venosa (TEV), rispetto al non uso. L’incidenza di TEV è considerata pari a 5-10 casi per 100.000 anni/donna nelle non utilizzatrici di contraccettivi orali. L’eccesso di rischio di TEV raggiunge l’apice durante il primo anno di assunzione. Tale incremento di rischio è inferiore rispetto al rischio di TEV associato alla gravidanza, che secondo le stime equivale a 60 casi per 100.000 gravidanze. La TEV risulta fatale nell’1-2% dei casi.

Numerosi studi epidemiologici evidenziano che le donne che utilizzano contraccettivi orali di tipo combinato contenenti etinilestradiolo, per lo più al dosaggio di 30 mg, ed un progestinico come desogestrel, presentano un rischio maggiore di TEV rispetto alle donne che usano contraccettivi orali combinati contenenti meno di 50 mg di etinilestradiolo e il progestinico levonorgestrel.

Per i contraccettivi orali contenenti 30 mg di etinilestradiolo in combinazione con desogestrel e gestodene si calcola un rischio relativo complessivo per la TEV tra 1,5 e 2,0 rispetto ai contraccettivi orali contenenti meno di 50 mg di etinilestradiolo e levonorgestrel. L’incidenza di TEV per contraccettivi orali combinati contenenti levonorgestrel con meno di 50 mg di etinilestradiolo è di circa 20 casi su 100.000 donne-anni di impiego. Per Novynette l’incidenza è di circa 30-40 casi per 100.000 donne-anni di uso, vale a dire ulteriori 10-20 casi per 100.000 donne-anno di utilizzo. L’impatto del rischio relativo sul numero di casi aggiuntivi è massimo nel primo anno di assunzione di un contraccettivo orale di tipo combinato, ovvero quando il rischio di TEV è massimo per tutti i contraccettivi orali combinati.

I dati epidemiologici non suggeriscono un minor rischio di TEV per i contraccettivi orali combinati con desogestrel o gestodene contenenti 20 mg di etinilestradiolo rispetto a quelli contenenti 30 mg di etinilestradiolo.

Tutte queste informazioni devono essere valutate al momento di prescrivere il contraccettivo orale di tipo combinato. Si devono considerare tutte le suddette informazioni al momento della valutazione nella scelta del(i) metodo(i) contraccettivo(i).

Si sono riferiti casi molto rari di trombosi a carico di altri vasi, quali arterie o vene epatiche, mesenteriche, renali o retiniche nelle donne che assumono la pillola anticoncezionale. Non vi è consenso circa l’associazione di questi casi all’impiego di contraccettivi orali.

La sintomatologia della trombosi venosa o arteriosa può includere:

dolore e/o gonfiore insolito di un solo arto inferiore

improvviso dolore acuto al petto, che si irradi o meno al braccio sinistro

improvvisa mancanza di respiro

improvviso esordio della tosse

cefalea insolita, forte e prolungata

improvvisa perdita parziale o completa della vista

diplopia

articolazione indistinta delle parole o afasia

vertigini

collasso con o senza convulsioni focali

debolezza o pronunciato intorpidimento che colpisca improvvisamente un lato o una parte del corpo

disturbi motori

addome acuto.

Il rischio di complicazioni tromboemboliche venose in coloro che assumono una contraccezione orale combinata aumenta con:

l’avanzare dell’età

anamnesi familiare positiva (tromboembolia venosa in fratelli/sorelle o nei genitori in età relativamente giovane). Se si sospetta una predisposizione ereditaria, il medico deve suggerire una consultazione con lo specialista prima di decidere di usare un qualsiasi contraccettivo ormonale

prolungata degenza, serio intervento chirurgico, qualsiasi procedura chirurgica agli arti inferiori

o un grave trauma. In queste circostanze si consiglia di sospendere l’assunzione della pillola (in caso di chirurgia elettiva, almeno quattro settimane prima dell’intervento) e non ricominciarla fino a due settimane dopo la completa deambulazione. Si dovrà considerare una terapia antitrombotica

obesità (indice di massa corporea maggiore di 30 kg/m²)

e possibilmente anche con tromboflebite superficiale e vene varicose. Non vi è consenso sul possibile ruolo delle vene varicose e delle tromboflebiti superficiali nell’esordio o nell’avanzamento della trombosi venosa.

In generale, l’uso della contraccezione orale combinata è stato associato ad un maggior rischio di

infarto acuto del miocardio o di ictus, tale rischio è fortemente influenzato dalla presenza di altri fattori di rischio (per es. fumo, ipertensione ed età) (vedere anche dì seguìto). Questi eventi si verificano raramente. Non è stato studiato come Novynette modifichi il rischio di infarto acuto del miocardio.

Il rischio di complicazioni tromboemboliche arteriose nelle donne che assumono una contraccezione orale combinata aumenta con:

l’avanzare dell’età

abitudine al fumo (più si fuma e più il rischio aumenta ulteriormente; si deve fortemente raccomandare alle donne con più di 35 anni di non fumare, se desiderano utilizzare una contraccezione orale di tipo combinato)

dislipoproteinemia

obesità (indice di massa corporea superiore a 30 kg/m2)

ipertensione

emicrania

valvulopatia

fibrillazione atriale

anamnesi familiare positiva (ossia trombosi arteriosa mai insorta in un fratello o sorella, o in un genitore, in età relativamente giovane). Se si sospetta una predisposizione ereditaria, la donna si deve rivolgere a uno specialista per un consulto, prima di decidere sull’eventuale uso di una contraccezione ormonale.

In casi estremamente rari è stata segnalata trombosi in altri vasi sanguigni, per es. vene e arterie epatiche, mesenteriche, renali o retiniche, fra le utilizzatrici di contraccezione orale combinata. Non vi è consenso sul fatto che l’esordio di questi eventi sia associato all’uso di contraccettivi orali combinati.

I sintomi di trombosi venosa o arteriosa possono includere: dolore e/o gonfiore inferiore della gamba; improvviso dolore toracico intenso, con o senza irradiazione al braccio sinistro; improvvisa mancanza di respiro; esordio improvviso di tosse; qualsiasi cefalea insolita, grave, prolungata; improvvisa perdita totale o parziale della vista; diplopia; difficoltà di eloquio o afasia; vertigini; collasso, con o senza convulsioni focali; debolezza o insensibilità molto marcata che colpisce all’improvviso un lato o una parte del corpo; disturbi motori; addome “acuto”. L’esordio di uno o più di questi sintomi può costituire una ragione per la sospensione immediata dell’uso di Nyvonette.

La presenza di un grave fattore di rischio o di più fattori di rischio di una patologia rispettivamente venosa o arteriosa può rappresentare una controindicazione. Si deve anche tenere in considerazione la possibilità di una terapia anticoagulante. In presenza di possibili sintomi di trombosi, le donne che assumono un contraccettivo orale combinato devono specificatamente contattare il proprio medico. In caso di trombosi, sospetta o accertata, si deve interrompere l’assunzione del contraccettivo orale di tipo combinato e iniziare un tipo di contraccezione alternativa, data la teratogenicità della terapia anticoagulante (cumarine).

Nel periodo puerperale, considerare il maggiore rischio di tromboembolia (per ulteriori informazioni su “Gravidanza e allattamento”, vedere paragrafo 4.6).

Altre condizioni mediche associate ai disturbi circolatori comprendono: diabete mellito, lupus eritematoso sistemico, sindrome uremico-emolitica, malattia infiammatoria cronica dell’intestino (morbo di Crohn o colite ulcerosa) e anemia a cellule falciformi.

Dinanzi a un aumento della frequenza o della gravità dell’emicrania durante l’uso della pillola (forse prodromo di una condizione cerebrovascolare) è necessario considerare se interrompere immediatamente l’assunzione del contraccettivo orale.

I fattori biochimici potenzialmente indicativi di predisposizione ereditaria o acquisita per la trombosi venosa o arteriosa includono resistenza alla proteina C attivata (APC), iperomocisteinemia, deficit di antitrombina- III, deficit di proteina C, deficit di proteina S, anticorpi antifosfolipidi (anticorpi anticardiolipina, lupus anticoagulante).

Al momento di considerare il rapporto rischio/beneficio, il medico deve considerare che il trattamento adeguato di una condizione può ridurre il rischio associato di trombosi, e che il rischio associato alla gravidanza è più alto di quello associato all’uso della contraccezione orale combinata.

Tumori

Alcuni studi epidemiologici indicano un maggiore rischio di cancro della cervice uterina nelle donne che assumono la pillola a lungo termine, tuttavia non è stato ancora chiarito a sufficienza in quale misura questo risultato sia ascrivibile agli effetti del comportamento sessuale (per es. differenze del numero di partner sessuali o dell’uso di contraccettivi a barriera) e ad altri fattori, quali il virus da papilloma virus (HPV).

Una meta-analisi di 54 studi epidemiologici mostra che le donne che assumono attualmente contraccettivi orali corrono un rischio lievemente maggiore di cancro della mammella (RR=1,24). Tale eccesso di rischio scompare gradualmente nel corso dei 10 anni successivi all’interruzione del trattamento. Poiché nelle donne al di sotto dei 40 anni, il cancro al seno insorge raramente, l’aumento di casi diagnosticati nelle donne che assumono o hanno assunto la pillola, è basso rispetto al rischio di cancro mammario nell’arco dell’intera vita. Questi studi non forniscono alcuna prova di questo rapporto causale. L’incremento di rischio osservato può essere riconducibile ad una diagnosi più precoce di cancro mammario nelle donne che assumono contraccettivi orali, agli effetti biologici degli stessi o ad una combinazione di entrambi i fattori. Il cancro mammario diagnosticato in coloro che assumono un contraccettivo orale tende ad essere clinicamente meno avanzato rispetto a quello diagnosticato nelle donne che non usano un contraccettivo orale.

Nelle donne che assumono contraccettivi orali sono stati riportati raramente tumori epatici benigni e, ancor più

raramente, tumori epatici maligni. In casi isolati, queste neoplasie hanno provocato un’emorragia intraddominale con esito potenzialmente fatale. Nelle donne che assumono un contraccettivo orale, si deve considerare la possibilità di tumore epatico in presenza di un dolore acuto nella parte alta dell’addome, di epatomegalia o dinanzi a segni indicativi di emorragia intraddominale.

Disturbi di altro tipo

Le donne con ipertrigliceridemia o predisposizione ereditaria a questa condizione possono presentare un maggior rischio di pancreatite durante l’assunzione di contraccettivi orali.

Sebbene in molte donne che prendono contraccettivi orali sia stato riscontrato un lieve innalzamento della pressione arteriosa, un aumento rilevante dal punto di vista clinico è un evento raro. Solo in questi rari casi, si convalida un’interruzione immediata della pillola. Non è stata stabilita una relazione sistematica tra impiego di contraccettivi orali e l’ipertensione clinica. Tuttavia, se durante l’uso di un contraccettivo orale in una condizione di ipertensione preesistente, i valori pressori costantemente elevati o un’ipertensione significativa non rispondono adeguatamente al trattamento antiipertensivo, è necessaria la sospensione della terapia con contraccettivo orale. Una volta ottenuti i valori pressori normali con la terapia antiipertensiva, sarà possibile ricominciare la contraccezione orale.

Sia durante la gravidanza che con l’uso della pillola è stata riportata la possibilità dei seguenti disturbi o il loro aggravamento, tuttavia una correlazione tra dette condizioni e i contraccettivi orali rimane inconclusiva: ittero e/o prurito da colestasi, formazione di calcoli biliari, porfiria, lupus eritematoso sistemico, sindrome uremico-emolitica, corea di Sydenham, herpes gestationis, perdita dell’udito da otosclerosi, angioedema (ereditario).

In caso di disturbi acuti o cronici della funzionalità epatica, interrompere la contraccezione orale finché i parametri della funzione epatica non siano tornati normali. La ricomparsa di ittero e/o prurito da colestasi già manifestatosi in gravidanza o durante l’impiego precedente di ormoni sessuali richiede la sospensione della pillola.

Sebbene i contraccettivi orali possano influenzare la resistenza periferica all’insulina e la tolleranza al glucosio, non vi è prova della necessità di un aggiustamento del regime terapeutico nelle pazienti diabetiche che usano contraccettivi orali. Tuttavia, durante l’assunzione del contraccettivo orale combinato, queste pazienti debbono essere seguite accuratamente.

Il morbo di Crohn, la depressione endogena, l’epilessia e la colite ulcerosa sono stati associati all’uso di contraccettivi orali del tipo combinato.

Occasionalmente può comparire cloasma, soprattutto nelle donne con anamnesi di cloasma in gravidanza. Durante l’uso della pillola, le pazienti con tendenza al cloasma debbono evitare l’esposizione al sole o alle radiazioni ultraviolette.

Novynette contiene 67,66 mg di lattosio per compressa. Le pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit di Lapp-lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio che seguono una dieta priva di lattosio devono prendere in considerazione questa quantità.

Al momento di fornire una consulenza circa la scelta del metodo (o metodi) di contraccezione, devono essere prese in considerazione tutte le informazioni di cui sopra.

Esame/consulto medico

Prima di iniziare o di ricominciare il trattamento con Novynette si deve ottenere una completa anamnesi medica, inclusa quella della famiglia, ed escludere che vi sia una gravidanza in corso, misurare i valori pressori e procedere ad un esame fisico, seguendo quanto indicato nelle “Controindicazioni” (paragrafo 4.3) e “Avvertenze” (paragrafo 4.4). Alla paziente deve essere inoltre raccomandato di leggere attentamente il foglio illustrativo e di attenersi ai consigli ricevuti. La frequenza e il tipo di queste valutazioni devono corrispondere alle linee guida stabilite ed adattati alle singole pazienti.

Le donne debbono essere avvisate che i contraccettivi orali non proteggono contro le infezioni da HIV (AIDS), né dalle infezioni sessualmente trasmesse (IST).

Compromissione dell’efficacia

L’efficacia dei contraccettivi orali può diminuire in caso si dimentichi di assumere compresse (paragrafo 4.2.3), in

caso di vomito o di forte diarrea (paragrafo 4.2.4) oppure di assunzione concomitante di altri medicinali (paragrafo 4.5.1).

Non fare uso di preparati contenenti erba di San Giovanni (Hypericum perforatum) in concomitanza con l’assunzione delle compresse di Novynette, per via del rischio di una riduzione delle concentrazioni plasmatiche e della riduzione degli effetti clinici di Novynette (vedere paragrafo 4.5).

Riduzione del controllo del ciclo

Durante l’assunzione di qualsiasi contraccettivo orale, si può verificare un sanguinamento irregolare (spotting ed emorragia da rottura), in particolare nei primi mesi di trattamento. Pertanto, la valutazione di un eventuale sanguinamento vaginale irregolare ha significato solo dopo una fase di adattamento di circa 3 cicli.

Se le emorragie irregolari persistono o si verificano dopo i cicli precedenti regolari, si deve considerare la possibilità di cause non ormonali e, per escludere neoplasie maligne o una gravidanza, adottare delle misure diagnostiche adeguate, che possono comprendere il raschiamento.

Alcune donne non presentano un’emorragia mestruale durante l’intervallo di non assunzione. Tuttavia, se il contraccettivo orale è stato assunto secondo le istruzioni riportare nel paragrafo 4.2 è improbabile che si sia instaurata una gravidanza. Se invece prima della mancata emorragia mestruale, il contraccettivo orale non è stato assunto in modo corretto oppure se si saltano due emorragie mestruali, si deve escludere una gravidanza prima di continuare ad assumere la pillola.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco