Trydonis: effetti collaterali e controindicazioni

Trydonis: effetti collaterali e controindicazioni

Trydonis (Beclometasone Dipropionato + Formoterolo Fumarato Diidrato + Glicopirronio Bromuro) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Terapia di mantenimento in pazienti adulti affetti da broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) da moderata a severa per i quali l’associazione di un corticosteroide inalatorio e un beta2-agonista a lunga durata d’azione o l’associazione di un beta2-agonista a lunga durata d’azione e un antagonista muscarinico a lunga durata d’azione non costituiscano un trattamento adeguato (per gli effetti sul controllo dei sintomi e la prevenzione delle riacutizzazioni, vedere paragrafo 5.1).

Trydonis: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Trydonis ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Trydonis, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Trydonis: controindicazioni

IpersensibilitĂ  ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Trydonis: effetti collaterali

Riassunto del profilo di sicurezza

Le reazioni avverse segnalate piĂ¹ frequentemente con Trydonis sono state candidiasi orale (manifestatasi nello 0,8% dei soggetti esposti), che è normalmente associata ai corticosteroidi inalatori, spasmi muscolari (0,4%) attribuibili al beta2-agonista a lunga durata d’azione, e bocca secca (0,4%), un tipico effetto anticolinergico.

Tabella delle reazioni avverse

Il programma di sviluppo clinico di Trydonis è stato condotto in pazienti affetti da BPCO moderata, severa o molto severa. Un totale di 3.346 pazienti è stato trattato con beclometasone dipropionato/formoterolo fumarato diidrato/glicopirronio

87 microgrammi/5 microgrammi/9 microgrammi al regime posologico target (due inalazioni due volte al giorno) in studi a dosi multiple.

La frequenza delle reazioni avverse è definita secondo la convenzione seguente: molto comune (?1/10), comune (?1/100, <1/10), non comune (?1/1.000, <1/100), raro (?1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000) e non nota (la frequenza non puĂ² essere definita sulla base dei dati disponibili).

Classificazione per sistemi e organi secondo
MedDRA
Reazione avversa Frequenza
Infezioni ed infestazioni Polmonite (in pazienti con BPCO), faringite, candidiasi orale, infezione delle vie urinarie1, rinofaringite1 Comune
Influenza1, infezione micotica della bocca, candidiasi
orofaringea, candidiasi esofagea1, sinusite1, rinite1, gastroenterite1, candidiasi vulvovaginale1
Non comune
Infezione micotica delle vie respiratorie inferiori Raro
Patologie del sistema emolinfopoietico Granulocitopenia1 Non comune
Trombocitopenia1 Molto raro
Disturbi del sistema immunitario Dermatite allergica1 Non comune
Reazioni di ipersensibilitĂ  comprendenti eritema, edema
delle labbra, edema della faccia, edema oculare e edema della faringe
Raro
Patologie endocrine Soppressione surrenalica1 Molto raro
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Ipokaliemia, iperglicemia Non comune
Appetito ridotto Raro
Disturbi psichiatrici Irrequietezza1 Non comune
IperattivitĂ  psicomotoria1, disturbo del sonno1, ansia, depressione1, aggressione1, comportamento anormale (prevalentemente nei bambini)1 Frequenza non nota
Insonnia Raro
Patologie del sistema nervoso Cefalea Comune
Tremore, capogiro, disgeusia1, ipoestesia1 Non comune
Ipersonnia Raro
Patologie dell’occhio Visione, offuscata1 (vedere anche il paragrafo 4.4) Frequenza
non nota
Glaucoma1, cataratta1 Molto raro
Patologie dell’orecchio e del labirinto Otosalpingite1 Non comune
Patologie cardiache Fibrillazione atriale, QT dell’elettrocardiogramma prolungato, tachicardia, tachiaritmia1, palpitazioni Non comune
Angina pectoris (stabile1 e instabile), extrasistoli ventricolari1, ritmo nodale, bradicardia sinusale Raro
Patologie vascolari Iperemia1, rossore1, ipertensione Non comune
Stravaso di sangue Raro
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Disfonia Comune
Tosse, tosse produttiva1, irritazione della gola, epistassi1 Non comune
Broncospasmo paradosso1, dolore orofaringeo, eritema
della faringe, infiammazione faringea, gola secca
Raro
Dispnea1 Molto raro
Patologie gastrointestinali Diarrea1, bocca secca, disfagia1, nausea, dispepsia1, sensazione di bruciore alle labbra1, carie dentaria1,
stomatite (aftosa)
Non comune
Classificazione per
sistemi e organi secondo MedDRA
Reazione avversa Frequenza
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Eruzione cutanea1, orticaria1, prurito, iperidrosi1 Non comune
Angioedema1 Raro
Patologie del sistema
muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Spasmi muscolari, mialgia, dolore agli arti1, dolore
toracico muscoloscheletrico1
Non comune
Ritardo della crescita1 Molto raro
Patologie renali e urinarie Disuria, ritenzione urinaria, nefrite1 Raro
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Affaticamento1 Non comune
Astenia Raro
Edema periferico1 Molto raro
Esami diagnostici Proteina C-reattiva aumentata1, conta delle piastrine
aumentata1, acidi grassi liberi aumentati1, insulina ematica aumentata1, corpi chetonici ematici aumentati1, cortisolo diminuito1
Non comune
Pressione arteriosa aumentata1, pressione arteriosa
ridotta1
Raro
DensitĂ  ossea ridotta1 Molto raro

1 Reazioni avverse segnalate nell’RCP di almeno uno dei singoli componenti, ma non osservate come reazioni avverse nello

sviluppo clinico di Trydonis

Tra le reazioni avverse osservate, le seguenti sono tipicamente associate a:

Beclometasone dipropionato: polmonite, infezioni micotiche orali, infezione micotica delle vie respiratorie inferiori, disfonia, irritazione della gola, iperglicemia, disturbi psichiatrici, cortisolo diminuito, visione offuscata.

Formoterolo: ipokaliemia, iperglicemia, tremore, palpitazioni, spasmi muscolari, QT dell’elettrocardiogramma prolungato, pressione arteriosa aumentata, pressione arteriosa ridotta, fibrillazione atriale, tachicardia, tachiaritmia, angina pectoris (stabile e instabile), extrasistoli ventricolari, ritmo nodale.

Glicopirronio: glaucoma, fibrillazione atriale, tachicardia, palpitazioni, bocca secca, carie dentaria, disuria, ritenzione urinaria, infezione delle vie urinarie.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il

sistema nazionale di segnalazione riportato nell’allegato V.

Trydonis: avvertenze per l’uso

Non destinato all’uso in situazioni acute

Trydonis non è indicato per il trattamento degli episodi acuti di broncospasmo o di un peggioramento acuto della BPCO (cioè come terapia di emergenza).

IpersensibilitĂ 

Sono state segnalate reazioni di ipersensibilità immediata dopo la somministrazione di Trydonis. Se si manifestano segni indicativi di una reazione allergica, in particolare angioedema (comprendente difficoltà a respirare o a deglutire, gonfiore della lingua, delle labbra e del viso), orticaria o eruzione cutanea, l’uso di Trydonis deve essere interrotto immediatamente e deve essere avviata una terapia alternativa.

Broncospasmo paradosso

Dopo la somministrazione puĂ² manifestarsi un broncospasmo paradosso, con aumento immediato del respiro sibilante e della dispnea. Questo fenomeno deve essere trattato immediatamente con un broncodilatatore inalatorio ad azione rapida (sintomatico). Il trattamento con Trydonis deve essere

interrotto immediatamente, il paziente deve essere visitato e, se necessario, deve essere avviata una terapia alternativa.

Peggioramento della malattia

Si raccomanda di non interrompere improvvisamente il trattamento con Trydonis. Se il paziente ritiene che il trattamento sia inefficace, deve proseguire la terapia ma rivolgersi al medico. Un uso piĂ¹ frequente di broncodilatatori sintomatici indica un peggioramento della malattia di base e impone una nuova valutazione della terapia. Un improvviso e progressivo deterioramento dei sintomi della BPCO è potenzialmente pericoloso per la vita e il paziente necessita di un controllo medico urgente.

Effetti cardiovascolari

Trydonis deve essere usato con cautela in pazienti affetti da aritmie cardiache, in particolare blocco atrioventricolare di terzo grado e tachiaritmie (battito cardiaco accelerato e/o irregolare), stenosi aortica sottovalvolare idiopatica, cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva, cardiopatia severa (in particolare infarto miocardico acuto, cardiopatia ischemica, insufficienza cardiaca congestizia), patologie vascolari occlusive (in particolare arteriosclerosi), ipertensione arteriosa e aneurisma.

Usare cautela anche nel trattamento di pazienti con prolungamento noto o sospetto dell’intervallo QTc (QTc > 450 millisecondi negli uomini o > 470 millisecondi nelle donne), sia congenito, sia indotto da medicinali, perché questi pazienti sono stati esclusi dagli studi clinici condotti con Trydonis.

Se è prevista un’anestesia con anestetici alogenati, bisogna assicurarsi che Trydonis non venga usato per almeno 12 ore prima dell’inizio dell’anestesia, perché esiste il rischio di aritmie cardiache.

Ăˆ necessaria cautela anche quando Trydonis è utilizzato in pazienti affetti da tireotossicosi, diabete mellito, feocromocitoma e ipokaliemia non trattata.

Polmonite nei pazienti con BPCO

Un aumento della incidenza di polmonite, tra cui polmonite che richiede il ricovero in ospedale, è stata osservata in pazienti con BPCO in trattamento con corticosteroidi per via inalatoria. Vi è qualche evidenza di un aumentato rischio di polmonite con l’aumento della dose di steroidi ma questo non è stato dimostrato in maniera conclusiva dagli studi.

Non c’è evidenza clinica conclusiva di differenze all’interno della classe circa l’entità del rischio di polmonite tra i corticosteroidi inalatori.

I medici devono rimanere vigili per il possibile sviluppo di polmonite nei pazienti con BPCO poiché le manifestazioni cliniche di questo tipo di infezioni si sovrappongono ai sintomi delle riacutizzazioni di BPCO.

I fattori di rischio della polmonite in pazienti con BPCO comprendono il fumo, l’età avanzata, il basso indice di massa corporea (BMI) e la BPCO severa.

Effetti sistemici dei corticosteroidi

Con qualsiasi corticosteroide inalatorio possono manifestarsi effetti sistemici, in particolare in caso di dosi elevate prescritte per periodi prolungati. La dose giornaliera di Trydonis corrisponde a una dose media di corticosteroidi inalatori; inoltre, tali effetti sono molto meno probabili che in caso di somministrazione di corticosteroidi orali. I possibili effetti sistemici comprendono la sindrome di Cushing, manifestazioni cushingoidi, soppressione surrenale, ritardo della crescita, riduzione della densitĂ  minerale ossea, cataratta, glaucoma e, piĂ¹ raramente, una serie di effetti psicologici o comportamentali comprendenti iperattivitĂ  psicomotoria, disturbo del sonno, ansia, depressione o aggressione (in particolare nei bambini). Ăˆ quindi importante che il paziente venga controllato a intervalli regolari.

Trydonis deve essere somministrato con prudenza nei pazienti con tubercolosi polmonare attiva o quiescente e infezioni micotiche e virali delle vie respiratorie.

Ipokaliemia

La terapia con beta2-agonisti puĂ² indurre un’ipokaliemia potenzialmente grave, da cui possono derivare effetti avversi cardiovascolari. Si raccomanda particolare cautela nella BPCO severa, perchĂ© questo effetto puĂ² essere potenziato dall’ipossia. L’ipokaliemia puĂ² essere potenziata anche da un trattamento concomitante con altri medicinali in grado di indurre ipokaliemia, come i derivati xantinici, gli steroidi e i diuretici (vedere paragrafo 4.5).

Si raccomanda cautela anche qualora si utilizzino diversi broncodilatatori sintomatici. In queste situazioni si raccomanda il monitoraggio dei livelli sierici di potassio.

Iperglicemia

L’inalazione di formoterolo puĂ² far aumentare i livelli glicemici. Pertanto, nei pazienti diabetici, la glicemia deve essere monitorata durante il trattamento come previsto dalle linee guida approvate.

Effetto anticolinergico

Il glicopirronio deve essere usato con cautela nei pazienti con glaucoma ad angolo chiuso, iperplasia prostatica o ritenzione urinaria. I pazienti devono essere informati in merito ai segni e sintomi del glaucoma acuto ad angolo chiuso e istruiti a interrompere l’uso di Trydonis e a rivolgersi immediatamente al medico qualora si manifesti uno qualsiasi di questi segni e sintomi.

Inoltre, a causa dell’effetto anticolinergico del glicopirronio, la co-somministrazione a lungo termine di Trydonis con altri medicinali contenenti anticolinergici non è raccomandata (vedere paragrafo 4.5).

Pazienti con compromissione renale severa

Nei pazienti con compromissione renale severa, compresi quelli con nefropatia in stadio terminale che richiede la dialisi, in particolare se associata a una riduzione significativa del peso corporeo, Trydonis deve essere usato soltanto se il beneficio atteso supera il potenziale rischio (vedere paragrafo 5.2).

Questi pazienti devono essere monitorati in merito a potenziali reazioni avverse. Pazienti con compromissione epatica severa

Nei pazienti con compromissione epatica severa, Trydonis deve essere usato soltanto se il beneficio atteso supera il potenziale rischio (vedere paragrafo 5.2). Questi pazienti devono essere monitorati in merito a potenziali reazioni avverse.

Uso con un distanziatore

I dati di farmacocinetica a dose singola (vedere paragrafo 5.2) hanno dimostrato che, rispetto all’uso di routine senza distanziatore, l’uso di Trydonis con il distanziatore AeroChamber Plus ha aumentato l’esposizione sistemica totale (AUC0-t) al glicopirronio. Tuttavia, i dati disponibili sulla sicurezza ottenuti in studi clinici a lungo termine non hanno evidenziato alcun significativo problema di sicurezza (vedere paragrafo 5.1).

Prevenzione delle infezioni orofaringee

Per ridurre il rischio di infezioni orofaringee da Candida, i pazienti vanno istruiti a sciacquarsi la bocca, fare gargarismi con acqua senza deglutirla o lavarsi i denti dopo l’inalazione della dose prescritta.

Disturbi visivi

Con l’uso di corticosteroidi sistemici e topici possono essere riferiti disturbi visivi. Se un paziente si presenta con sintomi come visione offuscata o altri disturbi visivi, è necessario considerare il rinvio a un oculista per la valutazione delle possibili cause che possono includere cataratta, glaucoma o malattie rare come la corioretinopatia sierosa centrale (CSCR), che sono state segnalate dopo l’uso di corticosteroidi sistemici e topici.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco